Killer in viaggio

Voto:

Tina (Alice Lowe) è una donna fragilizzata da una mamma oppressiva. Chris (Steve Oram) è un frustrato con grandi idee mai realizzate. Fra i due è amore a prima vista e grande passione. Tina e Chris si consentono una vacanza in camper nella campagna inglese ma la combinazione dei loro squilibri mentali rende l’esplorazione del mondo un massacro.

LA RECE

Sembra una dramedy tipicamente british ma l'evoluzione degli eventi ci narra di un sinistro quadro psicopatologico. Consigliato, soprattutto a chi si interessa di psicologia e psycho.

Dopo il plumbeo Kill list (2011) e prima dell’arty High-Rise: la rivolta (2015), Wheatley torna a frequentare il ceto medio-basso britannico per raccontare una storia che, sulla carta, dovrebbe distinguersi per il black humor graffiante tipico della Terra d’Albione; in realtà, Killer in viaggio ne esce, nella progressione, come una pellicola di strisciante disagio. Psicopatia che al cor’ folle, ratto s’apprende: i due disgraziati protagonisti si (ri)trovano, si amano e magnificano l’uno nell’altra i tratti peggiori, così come vuole la logica delle relazioni affettive tossiche. La loro vacanza dei sogni è una mesta escursione per zone neppure troppo belle dell’outback inglese, sempre fangoso e piovoso. Come da manuale psichiatrico, i due che nuotano a bracciate nell’organizzazione borderline fra antisocialità, paranoia, narcisismo ed altro, hanno una bassissima tolleranza alla frustrazione, ed ogni sgarro, vero o presunto, deve essere vendicato, non diversamente dalle coltellate di Patrick Bateman di merican psycho (2000) dopo l’umiliazione del biglietto da visita. Fra uno scompenso e l’altro, qualche risata ci scappa (e qualche concessione al sesso) ma sempre a denti stretti e con il sentore che la follie à deux non potrà che avere esiti nefasti. Im-peccabile la recitazione molto british, valido lo score musicale, grotteschi i siparietti con concessioni al sangue, Killer in viaggio sa trasmettere un disagio che ad altri film, più patinati e/o più violenti, non è riuscito. Finale nero per il quale si potrebbe scrivere una tesi dal titolo: "Topping from the bottom in sadomasochistic relationships". Da guardare in double bill con Alleluia (2014).

TRIVIA

⟡ Nessun dato, per ora.

Titolo originale

Sightseers

Regista:

Ben Wheatley

Durata, fotografia

88', colore

Paese:

USA

Anno

2012

Scritto da Exxagon nell'anno 2018; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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