Licantropia evolution
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Voto:
Ginger (Katharine Isabelle) e Brigitte (Emily Perkins) sono due sorelle molto unite che hanno persino stipulato il patto di morire assieme. Proprio la notte in cui Ginger ha il menarca, le due ragazze vengono aggredite da un licantropo, e Ginger viene ferita. In pochi giorni, la ragazza inizia a cambiare fisicamente e psicologicamente, passando dall'essere timida all'essere promiscua. Brigitte la vuole aiutare e, con l'aiuto del giovane pusher Sam (Kris Lemche), distilla l'essenza di aconito, un fiore che sembra avere qualche effetto sulla maledizione.
LA RECE
Licantropia come metafora del diventare grandi, l'istinto che esplode e si fa cannibalico, il sangue per altro sangue, etc. Furbo film di donne (scritto da una donna: Karen Walton) ma non solo per donne. Interessante.
Benché il filone horror del dramma puberale femminile non sia cosa nuova (In compagnia dei lupi, 1984; Carrie - lo sguardo di Satana, 1976), la metafora fra licantropia e passaggio all'età adulta viene trattato da Ginger snaps con una certa classe. La medesima metafora, sempre in ambiente licantropico, fu usata, a ben vedere, anche in un Lupo mannaro americano a Londra (1981), film nel quale due amici fraterni vengono "separati" dall'attacco di un lupo mannaro, e il protagonista si trova a combattere contro il contagio. Nulla di originale, dunque, nonostante in molte recensioni si sia parlato di Licantropia evolution come di qualcosa d’incredibilmente innovativo. Ciò che esce davvero a testa alta dal film è l'interpretazione delle due attrici, soprattutto quella della giovane Emily Perkins capace di trasformarsi in una slavata adolescente introversa quando, lei stessa, ha ammesso di condividere ben poco con il personaggio interpretato, e che la cosa più difficile fu proprio togliersi il sorriso dagli occhi dal momento che, a partecipare al film, si divertì un mondo. La furbizia della pellicola sta proprio nell’aver creato due protagoniste caratterizzate in modo che molto del pubblico dark-goth-emo-Emil Cioran potesse rispecchiarsi nei loro turbamenti giovanili, nella loro passione per l'horror e per una malinconia di stampo romantico alla quale le due giovani donne si abbandonano con trasporto, e ben prima di Twilight (2005 il romanzo, 2008 il film). Un rapporto saldo fra sorelle, metafora di un'infanzia felice per quanto dark, dalla quale le due non intendono uscire. La natura, qui, nei panni della licantropia, ovviamente fa il suo corso e, con l'avvento del primo ciclo mestruale di Ginger, le cose cambiano. Il raggiungimento dell'età matura sembra, però, esplicitarsi solo tramite un abnorme desiderio sessuale che accompagna la metamorfosi in lupo, mentre altre dinamiche vengono trascurate se non insensatamente invertite; ad esempio, il rapporto con la madre, in un film teen in cui le figure adulte vengono marginalizzate, migliora a mano a mano che il dramma monta. Ad ogni modo, il film non si fossilizza sulla dimensione intimista ma dispensa un buon tasso di splatter e violenza, in modo che anche il gorehound riceva soddisfazione. Per limiti di budget, gli effetti speciali e la protesica non sono ai massimi livelli. La drammatica interpretazione delle attrici, la sceneggiatura che non cede mai alle facilonerie tipiche del teen-movie, momenti di humor-nero e la regia che suggerisce più che mostrare, lo "studio" della femminilità ai suoi vari livelli, rendono Ginger snaps un film valido, anche se l'assunto base è capzioso: far credere che la pubertà debba per forza essere un momento difficile è un mezzuccio risaputo che fa gioco con la volontà dell'adolescente di sentirsi diverso e incompreso nella propria originalità. La distribuzione italiana, che si è accorta con abissale ritardo del successo del film all'estero, ha importato la pellicola dandole un titolo che ha confuso l’ordine della trilogia che vede come successivi Licantropia apocalypse (2003) e Licantropia (2004).
TRIVIA
John Fawcett (1968) dixit: “In genere, il cinema horror realizza una di queste due cose: o è tradizionale o è B-movie. Di solito non si tratta di horror intelligente o scaltro. Certamente non negli ultimi 15 anni. Il film, in un certo senso, è nato dal desiderio di essere il più diverso possibile. A livello superficiale, volevo che fosse d’intrattenimento per lo spettatore che vuole vedere un mostro e vedere belle donne. Doveva funzionare proprio su questo livello di base. Volevo anche che avesse diversi altri livelli. Volevo che fosse più ampio, ma volevo anche che piacesse a me” (bbc.co.uk).
⟡ Nessun dato, per ora.
Titolo originale
Ginger Snaps
Regista:
John Fawcett
Durata, fotografia
110', colore
Paese:
Canada, USA
2000
Scritto da Exxagon nell'anno 2006; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0
