Mangiati vivi!

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Voto:

Sheila Morris (Janet Agren) scopre che sua sorella Diana (Paola Senatore) è finita in una setta, e il santone, tale Jonas (Ivan Rassimov), si è trasferito in Guinea. Decisa a recuperare la sorella, Sheila, insieme a Mark (Robert Kerman), aderirà alla setta. All'inizio, Jonas non sembra poi tanto male ma con il passare dei giorni si rivela quel sadico stupratore e narcotrafficante che è in realtà.

LA RECE

Cannibal ma con un tocco di esotico-erotico in più e meno sangue del solito. Non fatevi, però, ingannare: la pellicola alberga scene crude; occhio i più sensibili.

Segnalato anche come Mangiati vivi dai cannibali, il film di Lenzi pre annibal fero (1981) è, rispetto a quest'ultimo, meno splatter ma più erotico e con qualche spunto di critica sociale o, sarebbe meglio dire, di cronaca. Lenzi sfrutta l’eco di ciò che accadde il 18 novembre del 1978 nella setta di Jim Jones che si ritirò in Guyana e creò un villaggio, Jonestown, di pace e amore; l'avventura si concluse con un suicidio di massa ordito e ordinato da Jones in cui morirono 913 persone fra cui 276 bambini; si suicidò pure Jones. Insomma, Lenzi mischia cannibal-movie a fatto di cronaca e crea un villaggio dominato da un sadico capo spirituale che sfrutta e combatte i cannibali autoctoni. Non mancano momenti di grassa ilarità e alcuni tocchi erotici: la Agren nuda, drogata e dipinta d'oro come Ursula Andres in 007, verrà penetrata con un grosso fallo lubrificato con sangue di serpente. Accidenti. Pessime le bottiglie di J&B un po' dovunque, trash la “Toccata e Fuga” di Bach suonata in mezzo alla giungla. Solito cattivo gusto, poi, per le scene di violenza sugli animali: insostenibile lo sguardo della scimmietta mangiata dall’anaconda. Se non fosse per il basso profilo e per lo sguardo inutilmente magnetico di Rassimov, il film risulterebbe anche abbastanza accattivante a livello di plot; l'inizio alle cascate del Niagara sembra avere velleità da film serio. I soldi, tuttavia, erano pochi, così, Lenzi pensò di riciclare scene da altri film: la morte di una ragazza del villaggio è presa da il Paese del sesso selvaggio (1972), le scene della grotta dei Rarami è presa da la Montagna del dio cannibale (1978) e quella dell'uccisione di Me Me Lai da Ultimo mondo cannibale (1976). Poco male. Il film risulta scorrevole, divertente - be', sì, per quanto possa esserlo un cannibal - e con quel tocco splatter che i fan del genere si aspettano, sempre che non stiate a questionare sui dialoghi e sulle qualità strettamente tecniche.

TRIVIA

⟡ Robert Kerman è anche noto con il nome Richard Bolla nell’ambiente porno dove ha recitato in moltissimi film. Il finto cognome Bolla lo trasse dalla pubblicità di una marca di vini.

Regista:

Umberto Lenzi

Durata, fotografia

92', colore

Paese:

Italia

Anno

1980

Scritto da Exxagon nell'anno 2008; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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