Cannibal ferox

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Voto:

A New York, un gruppo di poliziotti capeggiati da Rizzo (Robert Kerman) si mette sulle tracce dello spacciatore Mike (Giovanni Lombardo Radice). Intanto, Gloria (Lorraine De Selle), che studia antropologia, si avventura in Sud America per dare riscontro alla sua tesi: il cannibalismo non esiste, è solo un mito. Accompagnata da Rudy (Danilo Mattei) e Pat (Zora Kerova), Gloria si trova subito nei guai quando la sua jeep si impantana nella foresta. In quel frangente, il gruppo incontra Mike e il suo amico di scorribande che stanno fuggendo dai cannibali. La mattina dopo, Mike convince Pat a torturare e stuprare una nativa. Gli autoctoni non gradiscono.

LA RECE

Lenzi ci va giù pesante con lo splatter, però si dimentica la sceneggiatura e gli attori non fanno un bellissimo lavoro. Il gore-hound sarà soddisfatto.

Film bandito in 31 paesi. È già qualcosa. Ultimo della trilogia lenziana sui cannibali che vede come primo esponente il Paese del sesso selvaggio (1972), peraltro primo cannibal-movie, quindi Mangiati vivi! (1980). Cannibal ferox repelle e diverte per l'iperbolica violenza e per la nostalgia che sollecita verso un cinema che non c'è più. A dirla tutta, Lenzi, qui, ci va giù davvero pesante e, come al solito, non mancano le ingiustificabili violenze sugli animali che portano il film, di per sé una simpatica fiera ultra-gore, in un territorio molto più malsano. Per una minima disamina della violenza sugli animali nei film di genere si legga la recensione di Cannibal holocaust. A differenza quest'ultimo, però, in Cannibal ferox il livello recitativo è basso e i dialoghi sono davvero risibili. Lenzi si trova forse più a suo agio con il giallo (Spasmo, 1974; Gatti rossi in un labirinto di vetro, 1975) mentre qui cavalca un'onda da lui stesso creata che ha, come unica giustificazione, l'exploitation nelle sue forme più estreme e criticabili. Ma perché il ban in così tanti paesi? A Giovanni Lombardo Radice viene reciso il pene, poi gli viene tagliata la calotta cranica e rimane col cervello al vento; a Pat vengono attaccati degli uncini al seno e la cosa fa male solo a guardare; poi ci sono budella, stupri, i soliti poveri animali uccisi e altro ancora. Mentre alcuni attori del film hanno, nel tempo, preso le distanze dalla pellicola (Radice si è detto disgustato da quell'operazione cinematografica), Lenzi, invece, ne parlava sempre con grande soddisfazione: "Quando si fanno questi film bisogna anche accettare cose al limite della sicurezza e un certo sacrificio. Sennò uno fa il Bagaglino e non rischia nulla" (Giusti, 2004); e infatti la successiva fatica di Lenzi si intitolò Cicciobomba (1982). Insomma, roba tosta per gli appassionati di splatter che con Cannibal ferox troveranno più di quanto avrebbero voluto vedere; roba scarsa per gli amanti del cannibal che qui troveranno meno di quanto si sarebbero aspettati di vedere, almeno a livello di trama e recitazione. D'altronde, tutto il film si basa sul brillante assunto dell'antropologa, la quale ritiene che: "Il cannibalismo è un invenzione del colonialismo bianco". Materiale instabile come nitroglicerina, guardare con cautela.

TRIVIA

⟡ A New York, il film incassò, nella prima settimana, 400.000 dollari a monte di un budget di 350.000 milioni di lire. Il film si era già stra- ripagato. 

⟡ Come detto, il film è stato bandito in 31 paesi. In UK è ancora diffusa la versione censurata. In Italia, invece, il film passò con un divieto ai minori di 14 anni.

⟡ Radice rilasciò un'intervista su Fangoria in cui affermò di essere sempre stato critico con Lenzi e la produzione. L'attore raccontò di essersi rifiutato di girare una scena in cui avrebbe dovuto uccidere un maiale. Lenzi gli disse: "Robert DeNiro lo farebbe", al che Radice rispose: "DeNiro ti rispedirebbe a Roma a calci in culo".

⟡ La scena in cui Pat viene attaccata per i seni con gli uncini ha ricordato a tutti la famosa sequenza in cui Richard Harris subiva lo stesso trattamento in un Uomo chiamato cavallo (1970). La cosa strana è che lo pseudonimo di Radice in questo film è John Morghen, nome simile a quello del personaggio che Harris impersonava nel film del 1970 (John Morgan). 

⟡ La messa in scena poveristica è sottolineata dal fatto che sia la musica, sia parte del cast, sia parte degli effetti speciali sono stati presi pari-pari dalla produzione cannibal precedente, cioè Mangiati vivi!

⟡ Nel 1998 fu distribuito un laserdisc del film che, in allegato, aveva un sacchetto per il vomito.

Regista:

Umberto Lenzi

Durata, fotografia

81', colore

Paese:

Italia

Anno

1981

Scritto da Exxagon nell'anno 2005; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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