Mondo di notte oggi
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Voto:
Il film propone alcuni dei canti più incisivi dell'Inferno di Dante.
LA RECE
Prosegue il genere mondo, sottogenere "di notte" o "sexy-mondo", che trasforma il proibito in spettacolo ma sempre con l'alibi dell'indagine sociale". Gradevoli sciocchezze.
“Cogito ergo boom!”. Come dirlo meglio?! Parola di Coccinelle, famosissimo transessuale degli anni '60 e '70, una delle perle mostrate da questo film al quale Oreste Lionello presta la voce per fare il narratore fuoricampo insieme a Gian Carlo Fusco. Mondo di notte oggi nasce, almeno a livello di titolo, come ennesimo mondo movie facente parte della schiera dei "mondo di notte" nata nel 1958 con Europa di notte di Blasetti prima dello stranoto e seminale Mondo cane (1962). A differenza dei mondos con velleità antropologiche strabordanti di indigeni e riti propiziatori, la serie "di notte", o sexy-mondo, puntava sulla ses-sualità che, a volerci credere, proprio di notte trova la sua dimensione più esplosiva. Mondo di notte oggi è un pezzo divertente di vera-falsa documentaristica esaltato dalla narrazione di Lionello che, con cipiglio da Cinegiornale, piazza lì battute per (quasi) tutta la famiglia ma anche grassissime volgarità. Si passa, infatti, dal: "Ha dei grossi vantaggi la masturbazione: primo, l'indomani mattina non ti telefona, secondo non hai l'obbligo di far godere la mano", al greve: "Sub-puttane specializzate in boccagli". A parte questi non indifferenti scivoloni, il film regge bene fra una puntatina a Las Vegas e un’altra a New York City, quando la sua multietnicità sembrava qualcosa di arcano e temibile alle italiche genti. Gay feticisti del cuoio che organizzano aste di schiavi, il Moulin Rouge, massaggi orientali, spettacolini osé: c'è un po' di tutto in Mondo di notte oggi ma nulla che travalichi il buon gusto, a parte la voce di Lionello che mette il pervert anche dove non c'è; così, un delfino e la sua istruttrice diventano spunto per una potenziale relazione zoofila. Imperdibile l'intervista a un emigrato italiano in Germania che, grazie alle sue notevoli prestazioni sessuali, trova ingaggio come porno performer e molla il duro lavoro di operaio; chissà che non abbia ispirato il primo episodio del film Quelle strane occasioni (1976) in cui Paolo Villaggio, ad Amsterdam, di giorno vende castagnaccio e di notte fa spettacoli hard. Nel complesso, un mondo movie colorato e divertente le cui spavalderie sessuali, oggi, fanno tenerezza. Si può perdonare qualche lentezza di troppo e una comicità che passa dall'infantile al cameratesco. A chi ama i mondos piace così.
TRIVIA
⟡ I film della serie mondo di notte sono: il Mondo di notte (1959); il Mondo di notte n.2 (1961); Mondo caldo di notte (1962); Mondo sexy di notte (1962); il Mondo di notte n. 3 (1963) e questo Mondo di notte oggi.
⟡ Il regista Proia dirigerà altri quattro film, tutti di genere mondo: il Mondo di notte n.2, il Mondo di notte n.3, Realtà romanzesca (1969), Siamo fatti così: Aiuto! (1980).
⟡ Coccinelle, al secolo Charles Dufresnoy (1931-2006), è da considerarsi un pioniere della transessualità. Debuttò nel 1953 a Chez Madame Arthur, un celebre cabaret francese in cui si esibivano i travestiti. Nel 1958, a Casablanca, Charles si sottopose all'operazione di riassegnazione sessuale e prese nome Jaqueline-Charlotte Dufresnoy. Divenne una star di notevole bellezza nonché la prima attrazione de Le Carouselle di Parigi. Apparve in alcune pellicole nei panni di se stessa ma recitò solo in due film come attrice nei panni di un diverso personaggio: Días de viejo color (1968) e los Viciosos (1962)
⟡ Ecco la trascrizione completa e letterale di un memorabile emigrante italiano; tutti gli errori e le imprecisioni sono farina del suo sacco: "Io vivo in Germania. Viene a lavorare in una fabbrica: Mercedes, Volkswagen… Così, andavo una sera per bar per poter vedere un qualchecosa di bello, una donna nuda, e allora me viene un italiano e me dice: “Ma vuoi chiavare?”, “Ma io non c'ho soldi, non posso pagare” “Come non puoi pagare? Ma noi ti paghiamo a te!”, e ho detto: “Subbito andiamo subbito, no?! A chiavare andiamo subbito!”. La prima sera amo fatto cinque chiavate. Spetto la mattina per pagare, mi paga e così continuo a lavorare ogni sera. [...] Non ho fatto mai cilecca in vita mia, cinque anni che chiavo, sempre parato, sempre duro. Però c'è una cosa: che un giorno ho fatto cilecca [...] perché io, essendo nella scena, mi ricordo che io alla prima fila ero sicuro che era mio padre. Allora, mentre era duro, mi si è abbassato piano piano. E io vado nella sala e mi dice a me: “Tu che fai, figlio di puttana, qua?”, “Come tu che fai? Sai che siamo di razza, tu hai sempre chiavato con mia madre! Tu hai sedici figli, hai fatto pure a me!” [...] Normalmente durante l'anno io risparmio, mi vado in ferie. Però solo mangiare e sole, bello sole, solo sole, solo ferie nella bella Calabria, solo sole, niente donne, solo solo. Così, dopo finito le ferie, io mi torno in Germania, Amburgo, e una sera a lavorare nel camerino trovo una donna. Apro il camerino, trovo una donna nuda, bellissima sudamericana che tutti dicevano che nessuno se la poteva chiavare. Ma io, essendo un cazzo duro, me la chiavai di forza, subito! Così adesso sono con lei. Sono cinque mesi che sono con lei, attualmente, e non si sa se continuo a stare con lei".
Regista:
Gianni Proia
Durata, fotografia
99', colore
Paese:
Italia
1976
Scritto da Exxagon nell'anno 2008; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0
