Nightmare

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Voto:

Con un passato traumatico e violento, George Tatum (Baird Stafford) rimane per anni nelle mani dei medici che, su di lui, sperimentano farmaci utili alla CIA per manipolare le menti. Psichicamente sconvolto, George vaga per una città che offre molti spunti di scompenso sessuale. L’uomo deciderà di puntare verso Cocoa Beach in Florida dove risiedono l’ex moglie Susan (Sharon Smith) e l’insopportabile figlio C.J. (C.J. Cooke).

LA RECE

Tra slasher americano e approccio visivo e psicologico che deve molto più alla tradizione europea, anche allo spaghetti giallo. In più, eruzioni di violenza exploitation.

Video nasty del regista fiumano Scavolini che, trasferitosi negli USA a metà degli anni Settanta, abbracciò gli stilemi del cinema di genere di quegli anni e di quella nazione producendo una pellicola sporca, rozza ma di innegabile impatto viscerale. Scavolini, anche alla sceneggiatura, non riesce ad orchestrare con ordine le suggestioni provenienti da the Driller killer (1979) di Ferrara e Maniac (1980) di Lustig, ma l’idea sebra la medesima: comporre un’opera che riporti ad una società notturna, ipogea e lasciva, substrato accogliente e, al contempo, rifiutante un folle uomo. Nella fattispecie, un pazzo che da bambino staccò a colpi di scure la testa dell’amante del padre che praticava giochi sadomaso, ed ora è sconvolto da incubi splatter, il primo dei quali viene collocato in incipit a determinare mezzi e toni di tutta la pellicola. Pur patendo un cast blando (nessun attore presente avrà un futuro), una messa in scena spartana, un soggetto che si dirama inutilmente verso lidi politico-complottistici, Nightmare arriva alla vista come una piacevole estremizzazione della lezione fulciana. All’apice, il lavoro effettistico che sintetizza, tramite efficacissime soluzioni gore, la morbosa logica di un film abitato da gente disturbata, lasciva, isterica, amorale. Riguardo l’effettistica, Scavolini tese un trappolone nel quale cascarono in molti: per sfruttare il nome di richiamo di Tom Savini, chiamò l’artista in veste di consulente senza che questi dovesse mettere mano a nulla e desse, piuttosto, validi consigli agli effettisti materiali (Leslie Larraine ed Ed French); poi, senza autorizzazione, nei credits, Scavolini appaiò al nome Tom Savini la dicitura “Special Effects Director” foraggiando l’idea che i riusciti effetti speciali fossero tutte sue creazioni. Pur con il falso prestigio dell’effettistica di Savini, George Tatum non ha la forza né il lerciume di un Frank Zito, né Scavolini riesce a puntare un dito davvero teso verso una questionabile società occidentale. Tuttavia, più per singole sequenze che per lavoro di sintesi, Nightmare riesce a funzionare con tutto quel sangue, quegli incubi, quelle grida e quella bava alla bocca. Finale che ammicca ad Halloween - la notte delle stregh (1978) e Shining (1980) con il killer che cerca di buttare giù la porta a colpi di martello. Nightmare è, insieme a un Bianco vestito per Marialè (1972), il film di Scavolini che vale la pena recuperare, anche perché in Italia non fu mai distribuito.

TRIVIA

⟡ Il film attirò l’attenzione della censura britannica per una serie di gimmick finalizzati ad allettare il pubblico nelle sale: il solito sacchetto per il vomito e un contest in cui si doveva indovinare il peso di un cervello tenuto in un contenitore. Rilevata la brutalità delle scene, la censura inglese bandì il film; un distributore che aveva rilasciato una versione del film fu condannato a ben 18 mesi di carcere. 

⟡ Circa la diatriba sull’attribuzione degli effetti speciali del film, Savini stesso ha ribadito di essere stato solo un consulente, di aver visitato il set ma di non aver messo mano a protesi o altri effetti, limitandosi a qualche suggerimento “but none of the effects work in the film is my own”. Questo è stato confermato dall’effettista Ed French. Nella versione Blu Ray del film (U.S. "35th Anniversary Edition") il nome di Tom Savini è stato escluso dai credits. 

⟡ In una prima fase di lavorazione, il montaggio fu affidato a Joel Coen, regista poi pluripremiato all’Oscar, che però perse l’ingaggio per licenziamento. 

⟡ Il supervisore di produzione di Nightmare fu Simon Nuchtern, colui che diresse la leggendaria scena d’omicidio del film Snuff (1975).

Regista:

Romano Scavolini

Durata, fotografia

98', colore

Paese:

USA

Anno

1981

Scritto da Exxagon nell'anno 2014; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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