Piscina infinita
-
Voto:
In un lussuoso resort sull'isola tropicale di Li Tolqa, il romanziere James Foster (Alexander Skarsgård), lì in vacanza con la moglie Em (Cleopatra Coleman), incontra Gabi (Mia Goth), una sua fan che lo seduce e stuzzica sessualmente. Organizzata con lei un’uscita a coppie, di ritorno al resort usando l’automobile, James investe ed uccide un autoctono, cosa che gli farà scoprire il bizzarro sistema legale del posto. Condannato ad essere ucciso da un familiare dell’investito, secondo una brutale legge del taglione, a James viene data una possibilità: a sue spese, clonandolo tramite una bizzarra procedura, può essere ucciso il suo doppio in sua vece.

LA RECE
Cosa accadrebbe se la nostra natura animale riemergesse e noi potessimo evitare le conseguenze delle nostre azioni? Film visivamente intrigante e disturbante, con anche un'eccellente e provocante Mia Goth, che funziona meglio nei dettagli che nell'insieme, confermando Cronenberg Jr. come regista per un pubblico in cerca di visioni forti e non convenzionali.
Questa l’annosa questione: cosa faresti se sapessi che non pagherai mai pegno per le tue malefatte? Cosa ne sarebbe della tua morale e della tua etica? Ma anche, cosa ne sarebbe della tua identità se privata della tua etica? Il figlio di David Cronenberg prova a rispondere da par suo, cioè, come in Possessor (2020), in modo letteralmente viscerale, in ciò similmente al padre, ma Brandon con quote di stranezze e non linearità maggiorate. Le questioni poste dal regista, però, non sembrano essere estese a tutti ma, con spirito un po' bunueliano (l’Angelo sterminatore, 1962), ne fanno le spese i benestanti, annoiati, viziosi e ricchi al punto da pagarsi lo sconto di pena che, secondo un principio “cannibalico” (non a caso si autodefiniscono “zombi”), risparmia loro la vita per lasciare che venga divorato un loro doppio colpevole che si affaccia solo temporaneamente su questa Terra per sparire velocemente, così da non lasciare traccia. Grazie a questo meccanismo di candeggio del peccato, la borghesia può continuare a fare sempre più schifo, con anche incontri sessuali che mischiano le carni e la percezione come le folli orge viste in Society (1989) di Yuzna. Ma il tema della “depravabilità” può essere esteso all’umanità in senso più ampio, con la persona media che, homo homini lupus, reprime i propri impulsi istintivi in nome del vivere civile; tuttavia, si tratta di una natura viscerale che può riemergere facilmente in determinati contesti. In effetti, dietro strati di bizzarrie ed una marcata sessualizzazione della narrativa - con tanto di pene che eiacula e nudi integrali - non è che ciò che abbia da dire il regista sia qualcosa di inusitata originalità. Questo il limite principale del film che, dopo un inizio intrigante, si arena in diversi quadretti che reiterano (clonano!) il tema alla base della narrazione, con questo protagonista bolso, vittima e carnefice al contempo. Nondimeno, lo stile con cui Cronenberg rappresenta “l’ovvio” è indubbiamente intrigante e disturbante, suggerendo più di quanto si veda (un’analisi frame by frame dell’orgia nella quale paiono vedersi cose hard, rivela solo immagini fintamente sessuali), e beandosi della presenza di un’eccellente Mia Goth, ormai eleggibile scream queen del decennio, che veicola, come suo solito, una torbida mescolanza di sensualità e femminilità pericolosa, cioè la neo-femme fatale o, per dirla diversamente, la femme fatale neo-noir. Infinity pool, quindi, funziona soprattutto nei particolari più che nel complesso che, forse, poteva anche giovarsi di una sforbiciata. Comunque, spettacolo interessante che piacerà a coloro che sono in cerca di visioni diverse e forti; Brandon Cronenberg, per concetti e modi, si conferma un regista inadatto al pubblico della domenica.
TRIVIA
Brandon Cronenberg (1980) dixit: “"Quando sei libero da responsabilità, è allora che questi impulsi e quel lato dell'umanità possono riemergere. Questo non avviene solo nel contesto di un grande agio economico. Lo si vede continuamente nel contesto della guerra, per esempio. Quando le regole sociali convenzionali crollano, le persone possono diventare incredibilmente brutali. Il contrasto interessante, per me, è quello di inserire la brutalità in un contesto in cui non è così evidente". (Inverse.com).
⟡ Le riprese del film si sono svolte in Ungheria e Croazia, motivo per cui la pellicola si è potuta giovare di architetture brutaliste. Il resort è l’Amadraia Park a Sebenico, costruito in periodo comunista, mentre il quartier generale della polizia dove si svolge la procedura di raddoppio è stato creato in una centrale elettrica presso Budapest.
⟡ L’influenza letteraria per il soggetto del film deriva dai libri del romanziere di fantascienza inglese J.G. Ballard, in particolare “Cocaine Nights” e “Super-Cannes”. Lo stesso romanziere fu ispirazione per il padre del regista, nella realizzazione di Crash (1996).
⟡ Lo spunto iniziale di questo film emerse 20 anni fa, quando Brandon finì in un resort nella Repubblica Domenicana che isolava i turisti dalla povertà sociale circostante offrendo loro una vita di agi perimetrati.
⟡ Anche i credits finali, ovvero i nomi degli attori, sono stati moltiplicati!
⟡ Uno degli strumenti suonati nella band al resort verso l'inizio del film è uno strumento popolare tradizionale svedese chiamato "nyckelharpa". Alexander Skarsgård è un attore svedese.
Fast rating
Titolo originale
Infinity pool
Regista:
Brandon Cronenberg
Durata, fotografia
89', colore
Paese:
Canada
2022
Scritto da Exxagon nel settembre 2025 + TR; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0