Psycho IV

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Voto:

Norman Bates (Anthony Perkins) telefona a una trasmissione radiofonica e si mette a raccontare retrospettivamente la sua vita con la mamma malata di mente. L'attuale preoccupazione di Norman è che la sua partner, incinta, possa dare alla luce un folle psicopatico.

LA RECE

Rovesciamento temporale che trasforma il film in un'intrigante archeologia psicoanalitica delle origini del trauma fino alla scena primaria della patologia di Norman. Psicologicamente interessante, come film meno.

Mentre, nel 1987, era uscito l’apocrifo e poco stimato Motel della paura, da alcuni considerato una sorta di Psycho 5, la vera saga continua e termina con questo terzo sequel prodotto direttamente per la tivù, prima della riproposizione della storia originaria ad opera del copycat remake Psycho (1998). Psycho IV è un prequel che spiega come Norman sia diventato il folle assassino delle docce, mostrandoci flashback narrati da Perkins stesso che illustrano la traumatica infanzia del futuro killer. Norma Bates, interpretata da una splendida e brava Olivia Hussey (Romeo e Giulietta, 1968; Gesù di Nazareth, 1977) che incarna quella che la femminista e studiosa di cinema Barbara Creed, nel suo "The Monstrous-Feminine" (1993), identifica come "l'archetipo della madre divorante nella sua forma più pura: simultaneamente seducente e castrante", un monstrum di ampia fortuna cinematografica (si guardi Splatters - gli Schizzacervelli, 1992, per una piena e tragicomica espressione del soggetto). Norman verrà interpretato da un Henry Thomas (E.T. - l'Extraterrestre, 1982) che poco c'entra fisicamente con Perkins. Il dispositivo metanarrativo della trasmissione radiofonica in diretta, attraverso cui Norman racconta la propria storia, introduce un elemento di modernità autoreferenziale che trasforma la confessione psicologica in spettacolo mediatico, riflettendo l'evoluzione culturale dalla privatizzazione della patologia mentale alla sua esposizione come intrattenimento pubblico, qualcosa che anticipa inconsapevolmente l'attuale fenomeno della "trauma performance" sulle piattaforme social attuali. Quindi, per chi studia psicologia sarà una festa ma, per i meno interessati alla materia, tutta la storia del piccolo Norman potrebbe risultare noiosa, anche se molte spiegazioni ad hoc riescono a ordinare il puzzle della famiglia Bates al quale ogni film della serie aggiungeva un pezzo. Però, una volta chiarita la dinamica patologica della famiglia, il film s’incarta; il finale con Perkins che cerca di fare piazza pulita della sua progenie pare una chiusa forzata e gratuita. Poco sangue, comunque. Lo score composto da Bernard Herrmann, riproposto anche in questo quarto capitolo, ci ricorda i fasti dei bei tempi andati.

TRIVIA

Mick Alan Garris (1951) dixit: “Ho iniziato a scrivere per il giornale del liceo, facendo interviste. La mia prima intervista è stata con i Moody Blues. Sai, ero molto appassionato di musica. Dai 18 anni sono stato in una band per sette anni. Un gruppo rock progressive. Ero il cantante solista e cantautore (non molto bravo). […] per quanto riguarda la scrittura, ho fatto giornalismo per il giornale underground locale: The San Diego Door, che era il giornale per il quale Cameron Crowe scriveva e per il quale era diventato quasi famoso. E abbiamo entrambi finito per fare film in seguito. Il primo ad assumermi come sceneggiatore è stato Steven Spielberg per Storie incredibili. Anni dopo, mi sono reso conto che ero la prima persona a cui era stato chiesto di scrivere una sceneggiatura per quel serial. Poi ne scrissi un'altra e mi chiesero di entrare nello staff. Questa è la mia personale storia incredibile” (slashfilm.com).

⟡ Questo è stato il primo film a essere stato realizzato agli Universal Studios in Florida.

⟡ Quando Norman chiama per la prima volta la stazione radio, dice che il suo nome è Ed. Come noto, le imprese di Norman Bates si basano vagamente sulla vita del serial killer necrofilo Ed Gein (Deranged, 1974; Ed Gein, 2000).

⟡ Anthony Perkins morirà due anni dopo, il 12 settembre 1992, per una polmonite causata dall'AIDS.

Titolo originale

Psycho IV: The Beginning

Regista:

Mick Garris

Durata, fotografia

96', colore

Paese:

USA

Anno

1990

Scritto da Exxagon nell'anno 2005 + TR; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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