Resident Evil: Apocalypse

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Il Virus-T è uscito dall'Alveare e si è diffuso a Raccoon City che adesso è piena di zombi. La Umbrella Corporation decide di chiudere le vie di fuga della città per impedire la diffusione del virus condannando i sani a morire all'interno delle mura. Alice (Milla Jovovich), svegliatasi in un ospedale deserto, si unisce a un gruppo di superstiti con il fine di fuggire da Raccoon City. Il dottor Ashford (Jared Harris), creatore del Virus-T, garantisce al team una via di fuga se recupereranno sua figlia Angela (Sophie Vavasseur). Intanto, Major Cain (Thomas Kretschmann), che gestisce le mosse della Umbrella, attiva il progetto Nemesis: un mutante gigantesco armato di tutto punto.

LA RECE

Film da un videogioco che copia i film. Gamvie la cui trama è un pretesto per legare scene d'azione sempre più esagerate, mentre i personaggi paiono tratti da un manuale di stereotipi del cinema d'azione. Per l'intrattenimento può essere ok ma non per altro.

Nonostante Resident evil (2002) fosse stato un horror mainstream criticato da più parti e non risparmiato dai puristi del videogioco del quale è adattamento, nondimeno dimostrò di funzionare al botteghino quel tanto da convincere la produzione al sequel. Ritorna Milla Jovovich nei panni della letale Alice. Non torna, invece, alla regia Paul W.S. Anderson impegnato a girare Alien vs. Predator (2004) trovando, però, il tempo di scrivere la sceneggiatura e produrre. Dietro la cinepresa esordisce Alexander Witt dopo una notevole gavetta come regista di seconda unità per blockbuster quali: Speed (1994), il Gladiatore (2000), the Bourne identity (2002), xXx (2002). I limiti che facevano di Resident evil un action routinario più che un horror sono ancora presenti e l'ispirazione presa dai film di Romero è giusto una lontana eco. Di buono c'è che Witt costruisce scene di maggior tenore adrenalinico: Carlos Olivera fa bungee jumping da un elicottero per salvare una donna inseguita dagli zombi; Alice scende di corsa da un grattacielo, schiva le sventagliate di mitra sparate da un elicottero ed evita i razzi lanciati dal Nemesis, una specie di Chatterer uscito da Hellraiser (1987) con gli scarponi e la camminata da Mostro di Frankenstein, il grembiule da Leatherface e le armi pesanti da Predator. Il Nemesis, nonostante il brutto aspetto, ha un cuore d'oro e avrà occasione di dimostrarlo. Tolta l’azione e gli effetti speciali, però, resta poco, e la sceneggiatura di Anderson risulta davvero povera e costruita su protagonisti che incarnano stereotipi bidimensionali. Il finale del film, partendo dai presupposti della Umbrella come multinazionale onnipotente, è una beffa. Ma ogni tassello, ivi comprese le gravi leggerezze, è in funzione di puro intrattenimento mainstream; nulla di davvero coraggioso, nulla di davvero originale. Però, se ci si vuole scofanare dei popcorn davanti allo schermo senza troppo riflettere, direi che può essere anche ok. Seguirà Resident evil: Extinction (2007).

TRIVIA

Alexander Witt (1952) dixit: “Ho iniziato a dirigere alla fine degli anni '80 e a fare pubblicità all'inizio degli anni '90. E poi, lentamente, mi sono appassionato al lavoro con la seconda unità di ripresa […] Chi mi ha influenzato è Jan de Bont e Ridley Scott. Le immagini di quest’ultimo sono fantastiche, e si può imparare molto su come usare l'inquadratura. E Jan, in un certo senso, è un maestro dell'azione, ed ho imparato molto da lui” (ign.com).

⟡ Per dare un'idea di quanto il lavoro di doppiaggio possa distorcere il significato originario di alcuni momenti di un film, basta citare la scena nella quale un personaggio investe un poliziotto zombi. Nella versione italiana, l’uomo dice: "Crepa in pace, figlio di puttana! Oh sì, 10 punti!", mentre nella versione originale la frase è "GTA, motherfucker! 10 points!"; si cita Grand Theft Auto, videogioco in cui si guadagnano punti e soldi compiendo atti criminosi. La Capcom, sviluppatrice del videogame Resident Evil, è la distributrice di GTA per il Giappone.

⟡ Benché si dica che Raccoon City sia in USA, in diverse riprese si vede il palazzo della CIBC (Canadian Imperial Bank of Commerce) e il logo della Bank of Montreal.

⟡ La Umbrella Corporation insabbia la notizia di un'esplosione nucleare manipolando i mezzi d'informazione che fanno sapere che ci sarebbe stato un incidente in una centrale nucleare. Tuttavia, una centrale nucleare, per quanto disastrata, non può generare un'esplosione atomica come fosse una bomba. Per la stessa ragione, non si può confondere l'entità delle morti causate da un incidente in una centrale nucleare con quelle causate da una bomba atomica. Secondo le stime delle Nazioni Unite, nell'incidente di Chernobyl morirono 56 persone e altre 4000 perirono in seguito all'azione delle radiazioni. L'esplosione della bomba che spazzò via Hiroshima, invece, causò, nell'immediato, la morte di circa 75.000 persone, e si trattava di una bomba di soli 12,5 Kilotoni.

⟡ Il film doveva intitolarsi Resident Evil: Nemesis seguendo l'uscita del terzo videogioco della serie con un plot simile. Il titolo fu cambiato in seguito all'uscita nelle sale di Star Trek: nemesis (2002) che si rivelò un flop.

⟡ Nel film compare sovente il termine biohazard. È un riferimento alla versione giapponese del gioco che nasce e continua a chiamarsi Biohazard.

⟡ “Stars” è l'unica parola pronunciata dal mostro Nemesis, così come accadeva nel gioco “Resident Evil 3: Nemesis”.

⟡ Il dottor Ashford prende il nome dalla famiglia Ashford presente nella serie di videogiochi nei quali, tuttavia, gli Ashford sono personaggi negativi.

⟡ Quando Jill, Alice, Carlos e LJ hanno preso Angela, e Alice parla al telefono col dottor Ashford, Jill si tiene il busto come se fosse in “caution”, termine derivante dal gioco relativo allo stato di salute del personaggio (fine, yellow caution, red caution, danger).

⟡ Nello scontro finale, si sente pronunciare l'ordine "Finiscilo", citazione del film Mortal kombat (1995) diretto da Paul W.S. Anderson.

⟡ Il lanciarazzi usato dal Nemesis è un M134 General Electric modificato appositamente per il film.

⟡ Gli esterni del quartier generale della Umbrella, come si vedono alla fine del film, sono quelli dell'Exhibition Palace di Toronto.

⟡ Il make-up del Nemesis fu prodotto esattamente su misura per l'attore Matthew G. Taylor, alto 198 cm, facendo uno stampo integrale del suo corpo e modellando una tuta su quello. In pratica nessun'altra persona potrebbe indossare quel costume. Oltretutto, quella tuta pesava 14 kg e il mitragliatore che doveva essere tenuto con un solo braccio ne pesava 30.

⟡ Un elicottero porta il nome Lt. Gen D. Carmody. Esso deriva dal nome di un produttore del film: Don Carmody.

⟡ Milla Jovovich fece da sola l'ultima parte della corsa giù dal palazzo, mentre la sua controfigura fece la prima parte a 60 metri d'altezza.

⟡ Fu della Jovovich l'idea che Raccoon City stesse attraversando un'ondata di caldo, così che le due protagoniste potessero indossare vestiti corti e mostrare le grazie. Peccato che il film fu girato a Toronto nel mese di novembre.

⟡ Nel commento del DVD di Resident evil (2002), la Jovovich fa notare che il fatto di aver acconsentito a mostrare un capezzolo è la prova di quanto credesse nel progetto. Il regista e futuro marito Anderson, però, replicava dicendole che se davvero avesse creduto nel progetto avrebbe mostrato entrambi i capezzoli. In questo sequel, Milla li mostra tutti e due quando è nella vasca d'acqua verde, tuttavia la cosa è poco visibile. Ad ogni modo, nella sequenza finale del film del 2002, ovvero quando Alice si sveglia nello stanzonebianco vestita solo con un camisce striminzito, l'attrice offre un nudo integrale che non ha bisogno neppure di troppi fermoimmagine per essere colto.

Titolo originale

Id.

Regista:

Alexander Witt

Durata, fotografia

97', colore

Paese:

UK, Canada

Anno

2004

Scritto da Exxagon nell'anno 2011 + TR; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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