the Ring 2
-
Voto:
Rachel Keller (Naomi Watts) cambia casa con il figlio Aidan (David Dorfman) e va ad Astoria, Washington. Lì, la donna scopre che Samara, tramite la cassetta maledetta, sta mietendo ancora vittime. Questa volta non basta fare copie o distruggere i nastri perché Samara vuole prendere il posto di Aidan.
LA RECE
Affidare la regia di questo primo sequel al regista fautore dell'originale nipponico non è bastato a farne un buon film. Il pubblico, però, gradì. Buono per una serata di disimpegno.
Sequel di un remake di immane successo. Il record d’incassi realizzato da he Ring (2002) fu discretamente meritato in quanto il regista Verbinski e lo sceneggiatore Ehren Kruger avevano compensato le diverse pochezze tecniche di Ringu (1998) esaltando gli elementi avvincenti del racconto. Pur storcendo il naso verso i sequel, e ancor più per i seguiti dei remake, il pubblico di appassionati nutriva ragionevoli speranze per the Ring 2 la cui regia passava a Nakata, cineasta del film originale. Speranze frustrate poiché questo sequel fa peggio sia rispetto al prodotto americano, sia a quello nipponico. Prologo a parte, qui si perde tutto il potenziale rappresentato dal filmato maledetto, il vero media veicolo di inquietudini e, tra l'altro, pivot tematico relativo alla circolarità (l’anello) del passaggio del VHS da un soggetto ad un altro. Decade il simbolismo decisamente inquietante delle immagini arcane e degli indizi da indagare, piatto forte nel primo capitolo. Rimane una ghost story di possessione che vorrebbe la piccola Samara non una semplice bimba vittima di sfortunati eventi e sventurati genitori ma un vero e proprio demone delle acque che si incarna in giovinetti, idea forse piaciuta a quelli di Case 39 (2007). Chiaramente, qualcosa funziona e alcuni spaventi centrano il bersaglio ma siamo nel campo dell'horror prosaico che manca di cure speciali, come la fotografia che così tanto aveva contato nel precedente film. La narrativa e Nakata si adattano al gusto occidentale più ritrito; tuttavia, il film piacque molto nelle sale e l’incasso di 140 milioni di dollari convinse a un secondo sequel, the Ring 3 (2017), però non accolto con lo stesso entusiasmo.
TRIVIA
⟡ Nel film si fa riferimento a un tale dottor Koji, riferimento a Kôji Suzuki, scrittore che ha inventato la storia di Ringu. E non stupisca la ricorsività del tema delle acque fra questo film e Dark water (2002) con il quale si hanno anche altre similitudini: Sia Ringu che Dark water sono l’adattamento del racconto “Floating Water” dello scrittore Suzuki.
⟡ Quando Rachel prende le pillole, le sbriciola e le mette nel sandwich di Aidan, sulla boccettina del farmaco si legge il nome Tony ...entura (Tony Bonaventura), che altri non sarebbe se non il nome del detentore dei diritti del film.
⟡ Bizzarri incidenti accaddero durante la produzione. Il settimo giorno, l'ufficio di produzione fu trovato allagato a causa di un tubo dell'acqua che si ruppe: il regista Nakata chiese a un prete scintoista di compiere un rito di purificazione degli ambienti. Gli incidenti, però, non si fermarono. In un'altra occasione, uno sciame di api attaccò la crew per poi andarsene improvvisamente. Inoltre, senza apparente ragione, un contenitore d'acqua da 5 galloni si aprì nelle cucine della produzione, allagando le stesse stanze che si erano allagate in precedenza per la rottura del tubo. Per ultimo, un costumista appena uscito con la sua auto dal parcheggio della Universal fu caricato sulla strada da un cervo che correva in senso contrario verso l'automobile, esattamente come si può vedere nel film.
⟡ Per applicare il make-up di Samara all'attrice Kelly Stables occorrevano fino a cinque ore e tre truccatrici.
Titolo originale
Id.
Regista:
Hideo Nakata
Durata, fotografia
110', colore
Paese:
USA
2005
Scritto da Exxagon nell'anno 2008 + TR; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0
