Severance - tagli al personale
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Voto:
Ai tempi, titolo che riscosse un certo successo, almeno a parole, per quella sua voglia di accumunare splatter a ironia british come era già successo con l'Alba dei morti dementi (2004). Il plauso, tuttavia, arrivò più dalla critica che dal pubblico, dato che gli incassi globali arrivarono solo ad eguagliare il budget (5 milioni di sterline). Dal regista che ha piazzato subito dopo Triangle (2009) e, soprattutto, Black death - un viaggio all'inferno (2010), si perdona un film che, forse, voleva essere molto originale ma, in realtà, gioca, come fanno in troppi, con il topos dei paesi dell'est coacervo di folli sanguinari e che, a dispetto di decisi tocchi splatter e violenti, funziona molto di più sul registro comico e nella scrittura dei personaggi. L'oretta e mezza scorre con diletto a ridacchiare per il contrappasso patito da questo gruppo di impiegati di un'azienda che vende armi, la quale che va in ritiro nei boschi per fare team-building e finisce nelle mire di un team di pazzi. Come un The Office (2001) che incontra un Tranquillo weekend di paura (1972), il film bilancia bene commedia nera e tensione horror, trasformando i cliché del cinema slasher e splatter in una critica feroce al capitalismo moderno. Non siamo affatto nella sfera della memorabilità ma dell'intrattenimento non superficiale. Godibile.

Titolo originale
Severance
Regista:
Christopher Smith
Durata, fotografia
96', colore
Paese:
UK, Germania, Ungheria
2006
Scritto da Exxagon nell'anno 2010; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0