Sexual Parasite - Killer Pussy
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Voto:
Sayoko (Yumi Yoshiyuki) è impegnata in una spedizione in Amazzonia; qui viene infestata da un parassita che, entrato dalla vagina, la correda di denti. Un anno dopo, alcuni ragazzi sballati finiscono in un posto in cui è contenuto il corpo di Sayoko mantenuto in criostàsi. I giovani risvegliano il corpo e il parassita si scatena.
LA RECE
Tripudio di cattivo gusto che trasforma il mito della vagina dentata in una scusa per mostrare nudità orientali e sangue finto; come se Brain Damage avesse incontrato Cronenberg in un porno soft girato in cantina. Non lo sconsiglio perché grottesco e brutto in modo grottesco!
Un film che ha come titolo Figa Assassina non può che trovare un posto di rilievo in questo sito che tratta di pellicole al limite, soprattutto se il limite è quello del buon gusto. Nakano si cimenta col mito della vagina dentata ma senza mezze misure, senza tecnica e senza elementi di riflessione come sarà per Denti (2007) dell'americano Lichtenstein. Killer pussy, distribuito all'estero semplicemente come Sexual parasite per evitare imbarazzi, arrivò dopo una decina di film diretti da Nakano che non lasciano dubbi circa il suo stile e, soprattutto, i suoi gusti: ha diretto due serie erotic-horror (Play girl ed ExorSister) più un film dall'eloquente titolo Sumo vixens (1996). La ricetta di questi film è la medesima di Killer pussy: sesso, volgarità, splatter, demenzialità che, a sapere ciò che si sta per guardare, ci si potrebbe anche divertire. Come Splatters - gli schizzacervelli (1992) di Peter Jackson, Sexual parasite si apre con una spedizione che si rivela essere luogo di contagio. A differenza del film del 1992, però, la malattia non è veicolata dal morso di una scimmia-ratto ma da un parassita vermiforme e dentato che si insedia nella vagina della sfortunata esploratrice: una commistione fra l'Aymler di Brain damage (1987) e il Demone sotto la pelle (1975) di Cronenberg ma senza nessuna velleità intellettuale. Killer pussy è, nella prima parte, un tripudio di nudità e primi piani di mammelle: una sorta di porno-soft con attori cani che si atteggiano a giovinastri sballati in cerca di un cantuccio isolato per bere e fare sesso. Siccome siamo in un horror, i protagonisti non trovano di meglio che andare a bivaccare in uno scantinato vicino a una donna congelata con un parassita in mezzo alle gambe, un luogo tetro e sinistro che qualsiasi persona sana di mente avrebbe evitato; la cosa, tuttavia, è soprattutto utile per contenere i costi di produzione. Già dall'inizio, quindi, fra fresconi, tettone ed effetti speciali digitali davvero scadenti, si capisce come Killer pussy sia una buona scusa per mostrare delle orientali svestite e, poi, innaffiare il tutto con qualche litro di sangue finto. Quest'ultimo arriva nella seconda parte con strangolamenti intestinali e tutto l'inventario di protesica accessibile a un regista che gira film in cantina: terribile la pezza di plastica posta sul pube per rendere il parassita dentato che spunta fra le gambe. Gli scarsi effetti digitali vengono inframezzati da effetti speciali vecchia maniera quali pupazzi mossi a mano. Non occorre sottolineare il fatto la sceneggiatura è ininfluente, quindi, anche se vi capitasse di trovare il film in lingua originale, non fatevi scrupoli e guardatelo così com'è; ciò che Killer pussy ha da offrire è solo di natura grafica. Per gli appassionati dell'estremamente brutto.
TRIVIA
⟡ Nessun dato, per ora.
Titolo originale
Kiseichuu: Kiraa Pusshii
Regista:
Takao Nakano
Durata, fotografia
60', colore
Paese:
Giappone
2004
Scritto da Exxagon nell'anno 2011 + TR; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0
