Sharon's baby

Voto:

L'ex ballerina Lucy (loan Collins) ha messo al mondo un figlio maledetto; questo non sarebbe successo se Lucy non avesse umiliato il nano Hercules (George Claydon) innamorato di lei. A dare una mano a Lucy alle prese con il Male, suor Albana (Eileen Atkins).

LA RECE

Maldestra mescola di cinema esorcistico e con bimbo malvagio. Ralph Bates recita l'italiano stereotipato, Joan Collins urla senza motivo e un nano demoniaco in tutina terrorizza dal lettino. Nonostante un cast non povero con Donald Pleasence relegato ai margini, la regia di Sasdy trasforma il potenziale trash in 95 minuti di pura noia.

Filmaccio ingiustamente trascurato dagli amanti del trash che avrebbero di che divertirsi. Sharon's baby riesce, in 95 interminabili minuti, ad accatastare una serie di tristezze da antologia. In primis, il protagonista maschile, Ralph Bates, viene fatto passare come l'italiano Gino Carlesi; ne deriva che gli inglesi possono scatenarsi nella fiera degli stereotipi dell'italiano minchione. In secondo luogo, il film tenta un improbabile, ma forse possibile, mix fra Rosemary's baby (1968), l'Esorcista (1973) e Baby killer (1974) con un nano iettatore; una non velata equazione fra deformità fisica e malvagità che lascia trasparire una sensibilità medioevale. Quindi, con non comune maestria, si relega in un ruolo marginale il bravo Donald Pleasence che, ovviamente, qui non pare neppure bravo. Tutto il fattore recitativo viene messo nelle mani e nel make-up di Joan Collins (l'Impero delle termiti giganti, 1977); non una scelta saggia. Ogni donna che compare nel film urla come una matta, e ciò avviene il più delle volte perché il bambino nella culla, il figlio del Diavolo, ogni tot trasfigura nel nano di cui sopra mostrandosi con ghigno nanesco e... una tutina. Sasdy, che già aveva dato prova di farraginosità con il Cervello dei morti viventi (1972), non riesce a maneggiare l'argomento possessione e applica su esso lo stile britannico asciutto e lento che altrove funziona ma non qui. Il cast non è povero ma i ruoli non sono dati con accortezza, e tutto il baraccone pare ruotare intorno alla Collins che ha fascino ma non ha lo spessore per il ruolo assegnatole: quando si mette a gridare, e lo fa spesso, l'impressione è che lo faccia perché ha finito il rimmel e non perché suo figlio è una sorta di demone. Terribili, poi, le scene, e sono molte, nelle quali qualcuno si avvicina alla culla per sollazzare il pargolo e si becca uno sberlone o una zampata stile cartone animato. Come atteso, il tentativo di sostituire padre Merrin e padre Karras de l'Esorcista con sorella Albana, che sfodera la croce ed esorcizza tutta sudata, non è il massimo. Cosa peggiore, il potenziale trash del film viene rovinato da una tediosità ammorbante. Qua e là spunti per riderci sopra ma, nel complesso, noioso horror britannico da evitare.

TRIVIA

⟡ Nessun dato, per ora.

Titolo originale

Don't Want To Be Born

Regista:

Peter Sasdy

Durata, fotografia

95', colore

Paese:

UK

Anno

1975

Scritto da Exxagon nell'anno 2012 + TR; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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