Sotto il vestito niente 2

-

Voto:

Una modella viene trovata morta; la sera prima era scappata da una casa nella quale si facevano giochi sessuali ai quali lei non voleva partecipare. Le altre modelle coinvolte nella storia iniziano a cadere sotto i colpi di un killer che sembra voler vendicare la donna uccisa.

LA RECE

Naturale il desiderio di replicare il successo dell'originale vanziniano, sintesi di giallo e pop-80, ma, per farlo, occorrono ingredienti che Piana, Manzotti e Mancini non avevano per le mani in scrittura e per budget. E non aiuta che fosse una produzione Reteitalia.

Tentativo poco riuscito, e poco visto, di doppiare il successo di Sotto il vestito niente (1985) ad opera di Dario Piana, qui al suo primo lungometraggio, e che, poi, ritroveremo diciannove anni dopo, dietro la cinepresa, con le Morti di Jan Stone (2007). Sotto il vestito niente II non è un sequel, piuttosto un remake che ripropone, a numero di giri più basso, i medesimi ingredienti del cult di Vanzina: l'ambientazione cool, la moda, le modelle e qualche nudo non troppo pruriginoso. La storia vuole ancora che una giovane modella, interpretata da Gioia Maria Scola, finisca in un giro di festini sessuali. La soluzione dell'enigma non sarà scontatissima, anche se si fa affidamento alla spiegazione psicopatologica più improbabile con rimandi all'era argentiana; tuttavia, qui, ahimè, la patina è televisiva. Improbabile anche l'arma usata dal killer: molto bella da appendere nella propria armeria privata ma assolutamente scomoda da usare per un omicidio ma, si sa, nel mondo della moda ciò che conta è l'apparenza. Gli eventi un po' noiosetti ruotano intorno alla giovane e ancora sconosciuta Rand Ingerman, la quale dimostra, nella solita scena del bagnetto, che definire un bel seno non è materia da punti di vista. Alcuni inseriti acuti si perdono nella fiacchezza generale: in effetti, la modella Lauren che alla tivù guarda Freaks (1932) è un bell'ossimoro, oppure una stringatissima sintesi degli estremi del mondo dell'immagine. Al film, che già parte come copia di un modello non privo di errori, mancano gli attori, la suspense, il sangue e l'originalità, risultando uno spottone riuscito male. Parecchi anni dopo arriverà il momento, mai atteso da nessuno, di Sotto il vestito niente: l'ultima sfilata (2011).

TRIVIA

Dario Piana dixit: "Non è facile fare un film americano, soprattutto se non sei americano, ma essere un noto regista commerciale internazionale mi ha aiutato a farmi largo nel mondo del cinema; quindi, ho lavorato sodo per trovare il progetto giusto da cui partire. Tutti vorrebbero iniziare una carriera con un capolavoro come ha fatto Orson Welles ma si potrebbe morire in attesa della più grande sceneggiatura del mondo" ( eyeforfilm.co.uk).

⟡ Nessun dato, per ora.

Regista:

Dario Piana

Durata, fotografia

95', colore

Paese:

Italia

Anno

1988

Scritto da Exxagon nell'anno 2007 + TR; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

commercial