the Toxic Avenger - il Vendicatore tossico

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Voto:

La città di Tromaville è una vera e propria discarica di sostanze tossiche a cielo aperto. L’impacciato Melvin Ferd (Mark Torgl) è l'addetto alle pulizie della palestra cittadina e il folle Bozo (Gary Schneider) impazzisce di rabbia al solo vederlo. Bozo e la sua ragazza decidono di fare uno scherzo a Melvin: lo fanno vestire con un tutù e lo umiliano di fronte a tutti gli avventori della palestra. Disperato, Melvin si getta dalla finestra e finisce in un fusto di rifiuti tossici; le sostanze chimiche lo muteranno in un essere forzuto, e terribilmente deforme, votato a combattere il crimine: il Vendicatore Tossico.

LA RECE

Toxie, l'icona tromiana, il primo supereroe splatter... del New Jersey. Film di eccessi ironici e coglionaggini assortite secondo il modello artistico di Kaufman che vede il cattivo gusto come motore primo di ogni sua creazione. Nonostante il reparto tecnico scadente e lo splatter meno marcato rispetto ai sequel, resta uno dei pochi prodotti Troma degni di nota.

Icona della Troma, casa produttrice e distributrice di B e Z-movie fondata da Lloyd Kaufman a New York City ed emersa negli anni '80 come una piccola compagnia di produzione di pellicole low-budget con il cattivo gusto come regola artistica. The Toxic avenger e il coevo Class of Nuke'em High (1986) furono i pilastri horror-trash sui quali si costruì la fortuna di un approccio in cui, per citare Roger Corman a proposito di Kaufman, l’anarchia incontra il ridicolo come il quadro di Duchamp della Monna Lisa coi baffi. Kaufman ebbe la prima idea per questo film a partire dalla sua esperienza come attore nel film Rocky (1976) in cui aveva recitato nel ruolo di un ubriaco; chiamato l'amico Michael Herz, gli disse che avrebbe voluto fare un film che si svolgeva in una palestra. Contemporaneamente, Kaufman lesse su una rivista l'inquietante titolo "Il cinema horror è morto" e, così, reattivamente, decise che il suo film in palestra sarebbe stato un horror; quello che si sarebbe dovuto intitolare Health Club finì per chiamarsi, in maniera più originale, the Toxic avenger. La fortuna dell’antieroe Toxie, primo supereroe splatter del cinema, risponde in parte all’emergente sensibilità circa le problematiche ecologiste ma, guardando il film, risulta anche un po’ casuale, dato che la pellicola non sembra mostrare la premeditazione di far assurgere Toxie a bislacca icona horror. The Toxic avenger è, infatti, la summa di situazioni slegate di tono slapstick o estremamente irriverenti: pestaggi ai danni di anziani, masturbazioni, violenze demenziali inframezzate da quadretti di vecchio stile comico in cui, ad esempio, un istruttore della palestra si contorce e tutta la classe lo copia nei movimenti inconsulti. In pratica, il film, più che un horror, pare una sarabanda di eccessi (non estremi) tenuti insieme da una sottile trama. Lo splatter non è così marcato come ci si potrebbe aspettare o, almeno, non è incisivo come nei successivi capitoli. Il reparto tecnico è prevedibilmente scadente e, nella versione italiana, occorre sopportare anche i regionalismi dei doppiatori; tuttavia, l’approssimazione generale è, come di consueto per i prodotti Troma, il valore aggiunto. Kaufman, d’altro canto, ha architettato un film programmaticamente brutto e di cattivo gusto i cui tre pilastri sono rappresentati da sesso, violenza e demenzialità; nessuno dei tre elementi è così estremizzato da rendere difficile la visione delle pellicole Troma, in quanto il quarto fattore jolly, il trash, disarma ciò che di forte viene mostrato. Fra i molti film prodotti e i moltissimi distribuiti sotto marchio Troma, The Toxic avenger è uno dei pochi sui quali valga la pena soffermarsi. Oltre ai sequel (the Toxic Avenger part II, 1989; the Toxic Avenger part III - the last temptation of Toxie, 1989; Citizen Toxie - the Toxic Avenger IV, 2001), il personaggio del Vendicatore Tossico diverrà anche protagonista di una serie di cartoni animati: Toxic crusaders (1991-1993) e, nel 2025, esce il remake: The Toxic avenger con protagonista Peter Dinklage.

TRIVIA

Stanley Lloyd Kaufman jr. (1945) dixit: “Sono degli anni '60 ma nessuno mi ha mai accusato di essere un hippy. Non ho mai avuto molto interesse per quelli di Woodstock che hanno fatto festa per cambiare il mondo mentre la gente vera stava morendo di fame in Africa. Non mi sono mai piaciuti Peter Paul & Mary o i Carpenters e, pur essendo l'era dell'amore libero, io ho dovuto comunque pagare per quello” (IMDb.com).

⟡ Nel film compare la deliziosa Marisa Tomei, futuro (inspiegabile) premio Oscar.

⟡ La testa schiacciata del ragazzino fu realizzata iniettando in un melone dello sciroppo di mais e del colorante rosso. Fu piazzata una parrucca sul melone e questo fu messo su un manichino. La scena venne in mente a Kaufman ripensando a una volta in cui uscì con la macchina dal garage e investì accidentalmente la sua giovane sorella. Nessuno si ferì, però Kaufman rimase impressionato dalla cosa.

⟡ La scena che subì più critiche fu quella che riguardava la violenza sul cane guida.

⟡ Patrick Kilpatrick, che interpretava Leroy il criminale del ristorante con il viso pitturato, lasciò il set dopo che il copione lo aveva obbligato a recitare puntando un fucile contro un bambino.

⟡ Il rapinatore del ristorante a cui il Vendicatore Tossico strappa il braccio, in effetti, non aveva il braccio; si capisce che quella che indossava è una protesi perché non la muove mai.

⟡ Mark Torgl si ustionò per essere stato toccato dal poliziotto a cui bruciavano le mani. Nel film si vede, in effetti, che una goccia di fuoco cade dalle mani del poliziotto e finisce addosso a Mark.

⟡ Mentre si girava nel quartiere di Shinbone Alley, un senzatetto rubò una pistola di scena e si mise a minacciare la crew.

⟡ A Mitch Cohen occorrevano quattro ore di trucco per diventare il Vendicatore Tossico. Una volta completato il make-up, l’attore poteva nutrirsi solo con una cannuccia.

⟡ Le budella del cane erano fatte con spaghetti colorati di vernice grigia.

⟡ La pecora che Mark Torgl era obbligato ad abbracciare risultò infestata da zecche ma la cosa si capì solo dopo che la scena venne girata.

⟡ Il ragazzo vicino di casa di Sara che si becca in faccia il toast lanciato da Toxie dalla finestra è Mitch Cohen, cioè l'attore che interpreta il Vendicatore Tossico, ma senza trucco.

Titolo originale

The Toxic Avenger

Regista:

Michael Herz, Lloyd Kaufman

Durata, fotografia

87', colore

Paese:

USA

Anno

1984

Scritto da Exxagon nell'anno 2007 + TR; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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