Yorga il vampiro

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Voto:

Nel momento in cui il mondano e misterioso conte Yorga (Robert Quarry) seduce due delle loro compagne, un gruppo di amici comprende che il Conte è un vampiro e si organizza per eliminarlo.

LA RECE

Pensato come film erotico, diventa un apripista per quel genere di vampire-movies che vedono il vecchio mostro classico alle prese con il nuovo ecosistema sociale. Insomma, prodotti che giocavano con il genere in modo quasi meta-cinematografico. Il risultato, però, è modesto.

Doveva essere un porno-soft con titolo the Loves of count Iorga, vampire! in cui la parola “love” e il punto esclamativo avrebbero dovuto suggerire molto del tono generale della pellicola. La produzione, poi, decise di limitare il progetto a un horror con un titolo meno stuzzicante che, nelle distribuzioni avvenute dopo il '90, risulta con un posticcio "vampire" che appare a pieno schermo subito dopo the Loves of count Iorga, rigorosamente con la "I" e non con la "Y". Ad ogni modo, decaduto il progetto pruriginoso, seguì, comunque, una diatriba durante la riunione dell’MPAA per assegnare il rating: i votanti si divisero fra X-rating, che avrebbe affossato il film nelle sale, e il rating-R. La casa di produzione AIP insistette perché si assegnasse un GP, quello che poi sarebbe divenuto PG, Parental Guidance Suggested. Ci vollero ben sei riunioni per decidere di dare un GP, ma non prima che la AIP eseguisse tagli per limitare sangue e sesso, nonché cambiasse lo score musicale in modo che le scene violente risultassero meno d’impatto. Nonostante i prodromi difficoltosi, Yorga il vampiro ottenne un più che discreto successo, tanto da inaugurare un sub-genere in voga negli anni ’70. Il film di Bob Kelljan, in effetti, fu capace di integrare il mito del vampiro nell'era moderna in maniera migliore di successive pellicole che tentarono di sfruttare il successo di questo nuovo approccio (1972: Dracula colpisce ancora, 1972; Blacula, 1972) non solo inserendo il vampiro in un moderno tessuto sociale ma giocando con gli scetticismi anti-superstiziosi dell’era moderna, per poi, ovviamente, metterli in crisi. Si tratta, dunque, di una visione post-moderna quasi pari a quella compiuta da Scream (1996) in ambito slasher, film che giocava con un genere e le sue regole: notare, infatti, il modo sprezzante con cui, durante l’iniziale seduta spiritica, tòpos del gotico, uno dei protagonisti sbeffeggia il Vampiro facendo finta di addormentarsi. Nonostante il film sia chiaramente un low-budget, nondimeno risulta convincente sia in diverse sequenze, sia per gli interpreti: l’aiutante con i denti incasinati e, soprattutto, quel Robert Quarry capace di interpretare un conte Yorga di grande raffinatezza e, al contempo, arroganza, non poco influenzato dall'aristocratico modello inaugurato da Christopher Lee. Scene culto: Judit Lang che si mangia un gatto crudo, e i protagonisti maschili che cercano di trattenere il vampiro fino all’alba. Il ritmo del film non è sempre avvincente ma l’atmosfera freakettona, che vede il paludato Conte al fianco di personaggi che indossano gli stretti panta-orchite tipicamente Seventy, ha un suo innegabile fascino. Il successo della pellicola portò a un seguito immediato: Vampire story (The Return of Count Yorga, 1971) ancora diretto da Kelljan.

TRIVIA

⟡ La scena di Erica che mangia il gatto fu realizzata sedando l’animale e cospargendolo di canned-lasagne, quelle questionabili soluzioni commerciali estere per le quali i piatti della cucina tradizionale italiana vengono infilati dentro una lattina.

⟡ Ai tempi fu sviluppato il progetto di rendere Yorga un rivale del dottor Phibes per il film Frustrazione (1972). L’idea venne scartata. Tuttavia, nel film del ‘72, l’attore Quarry compare come Darrus Biederbeck; inoltre partecipò con Price e Cushing a Madhouse (1974).

Fast rating

etichetta di valutazione veloce del sito exxagon per i film giudicati di medio livello

Titolo originale

Count Yorga, Vampire

Regista:

Bob Kelljan

Durata, fotografia

90', colore

Paese:

USA

Anno

1970

Scritto da Exxagon nell'anno 2012 + TR; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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