Zombie ass: the Toilet of the dead

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Voto:

Un gruppo di giovani ambosessi va fuoriporta per procurarsi, attraverso pesce contaminato, un’infestazione parassitaria da tenia: Maki (Asana Mamoru) vuole ingurgitarla per arrivare alla taglia Zero, così da lavorare come modella. Assunta la tenia, Maki sarà preda di terribili dolori di pancia: in lei si sta sviluppando un Nekurogedoro, orribile parassita, forse alieno, che fa capolino dall'ano dopo aver obbligato l’ospite a terribili flatulenze. Il gruppo di giovani viene preso d’assalto da una torma di parassitatati che albergano nei loro ventri mostri vermiformi. Il dottore Tanaka può offrire conforto ma ad essere davvero risolutiva sarà la timida Megumi (Arisa Nakamura).

LA RECE

Bizzarria di eccessi e gas intestinale che andrebbe vista sapendo, prima, chi sia il regista Iguchi. Cinema per pochi ma a proprio agio in questo mio territorio di bizzarrie filmiche. Inoltre, a ben vedere, un certo senso sociologico c'è pure. Certo, da rintracciare fra sexplotation e fissazioni anali.

Si tratta di un film di Noboru Iguchi, quindi poco stupore per le assurdità in sinossi. Iguchi emerse negli anni ’90 come regista di porno, per poi svoltare con il gonzo-horror e bizzarrie quali the Machine girl (2008) e Dead sushi (2012) nonché il cortissimo Fart contenuto in the ABCs of Death (2012) che con Zombie ass condivide una peculiare attenzione per il retto e i gas intestinali. Iguchi si fa interprete di un certo immaginario scatologico nipponico o, forse, di un suo peculiare gusto, detto fuori dai denti, per i culi sporchi, e accatasta con questa pellicola tutta una serie di trivialità diarroiche e classicità horror quali morti viventi, parassiti alieni e mad doctor, con anche un inchino, in colonna sonora, a Zombi 2 (1979) di Fulci. Il disordine regna sovrano e la bizzarrissima trama finisce al servizio di situazioni irriverenti e anche erotiche, sebbene non troppo spinte. Nel fondo del cassetto, anche il tema della persona frustrata nel proprio ruolo socialmente ineccepibile che trova nella scoreggia un atto liberatorio. Megumi, obbligata da alcune bulle ad emettere peti per umiliarsi, venne salvata dall'onta per opera della sorella che emise gas al suo posto per poi suicidarsi. Megumi, ora eroicamente chiamata a difendere il mondo dai parassiti alieni, imparerà a trasformare il suo deretano in un jet-pack (sic) emettendo peti così potenti, lunghi e liberatori da poterle permettere di volare e affrontare il mega boss finale che avrebbe fatto la gioia di Roger Corman. Tutti d’accordo, a questo punto, circa il fatto che Zombie ass non sia un horror di raffinatezze kubrickiane. Però, può valere la visione proprio per le assurdità proposte, per lo splatter, per la bellezza da classica collegiale hentai della Nakamura e per la carnosità prorompente della Mamoru che deve recitare una pazzesca scena in una schifosa latrina. Non uno di quei 1001 film da vedere prima di morire ma, certo, qui non si muore dalla noia. Film decisamente particolare, approcciare con attenzione.

TRIVIA

Noboru Iguchi (1969) dixit: “Amavo la letteratura sadomaso di Junichiro Tanizaki e Yukio Mishima, ma a causa di una malattia escretrice e dell'anoressia quando ero più giovane, ho sentito un forte legame con il mondo di Georges Bataille, che esprime in modo perverso gli atti del mangiare e dell'escrezione. In questo stesso senso, sono anche fortemente ispirato dal mondo dei romanzi immorali giapponesi come "Yapoo, il bestiame umano" di Shozo Numa e i romanzi di Oniroku Dan.” (AsianMoviePulse).

⟡ Nessun dato, per ora.

Fast rating

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Titolo originale

Zonbi Asu

Regista:

Noboru Iguchi

Durata, fotografia

85', colore

Paese:

Giappone

Anno

2011

Scritto da Exxagon nell'anno 2015 + TR; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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