Alta tensione

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Voto:

Alexia (Maïwenn Le Besco) porta l'amica Marie (Cécile De France) in campagna, a casa dai propri genitori per un weekend di studio. La notte stessa dell'arrivo, Marie è testimone del massacro dei familiari dell'amica compiuto da un sadico omicida (Philippe Nahon) che va in giro con un furgone. Alexia viene rapita dal bruto e Marie si lancia all'inseguimento nel tentativo di salvare la vita della cara amica.

LA RECE

Piacerà a coloro che dell'horror amano il vigore e la brutalità, scuoterà i troppo sensibili e farà sorridere i logici.

Slasher intenso con sorpresa finale del francese Aja che, dopo questa prova di crudezza, si è guadagnato un biglietto diretto ad Hollywood per dirigere il remake le Colline hanno gli occhi (2006). In un'ambientazione rurale che ha quel sapore di Non aprite quella porta (1974) e con una brutalità che rivaleggia con i moderni torture-porn, la pellicola di Aja si lascia il buon gusto alle spalle già in una delle prime scene che vede il killer (Nahon, già pazzo in Calvaire, 2004), che “si fa fare” una fellatio dalla testa di una vittima per poi dare spettacolo con il massacro di un’intera famiglia compreso cane e pargoletto. Di certo, al film non manca quell’alta tensione del titolo e nemmeno una grande energia realizzativa. Quello che manca è, piuttosto, l'originalità e la sottigliezza d'esecuzione, oltre a una certa coerenza che avrebbe evitato grandi interrogativi post rivelazione finale, e che mi guardo bene dallo spoilerare anche perché di alta tensione ne rimarrebbe ben poca. La tentazione di discutere del finale, tuttavia, è molta, in quanto la sorpresa conclusiva contraddice a vari livelli ciò che si è visto nella parte che la precede. Viene da pensare che questo finale shock forzato si sarebbe potuto evitare mantenendo Alta tensione nei margini di uno slasher comunque discreto. La protagonista Cécile De Franco convince con il suo fare da eroina androgina ma la Ripley di Alien (1979) è lassù, irraggiungibile. Lo slasher post-moderno del regista francese classe 1978 piacerà a coloro che dell'horror amano il vigore e la brutalità, scuoterà i troppo sensibili e farà sorridere i logici. Il film, comunque, ha il suo vero picco quando le due protagoniste, in macchina, cantano "Sarà perché ti amo" dei Ricchi e Poveri. Da non confondere, o forse sì, con il divertente Alta tensione (1977) di Mel Brooks. Voto, forse, un filo severo per una pellicola che, forse non ve ne eravate accorti, è stata attaccata da una (limitata) frangia LGBTQ+ perché avrebbe trivializzato la cifra omoerotica a vantaggio di un plot più accattivante. Sarà.

TRIVIA

Alexandre Jouan Arcady “Aja” (1978) dixit: “In Europa […] è molto difficile fare uno slasher o un film cruento. Non c'è un pubblico per questo. Penso che la differenza principale tra l'Europa e gli Stati Uniti sia che c'è una sorta di libertà. Non abbiamo questo problema del puritanesimo. Non abbiamo questo stupido, sciocco problema della nudità. D'altra parte, abbiamo questo problema con la violenza. È molto difficile spingere la visione un po’ più in là!” (IMDb.com).

⟡ La scena in cui Marie è chiusa nell'armadio e vede l'omicidio della madre di Alexia, riprende una scena simile di Velluto blu (1978); altri ci hanno visto una citazione da Halloween (1978). 

⟡ L'attrice che interpreta Marie si è sottoposta a una serie di allenamenti di thai-box per acquistare la forma fisica che le occorreva per il ruolo. 

⟡ La tuta che indossa il killer riporta sulla schiena la scritta "Aja & Freres”, richiamo al cognome del regista. 

⟡ Gli auricolari con cui Marie sente la musica quando si masturba a letto sono Headphones A8 Bang & Olufsen.

Titolo originale

Haute Tension

Regista:

Alexandre Aja

Durata, fotografia

91', colore

Paese:

Francia

Anno

2003

Scritto da Exxagon nell'anno 2007; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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