Ballata Macabra

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Voto:

I coniugi Rolf (Karen Black e Oliver Reed), il figlio (Lee Montgomery) e zia Elizabeth (Bette Davis) decidono di prendere in affitto una grande casa per le vacanze. Allettati dal prezzo irrisorio e dalle lusinghe dei proprietari, i Rolf accettano di passare lì l'estate. I proprietari, i fratelli Roz (Eileen Heckart) e Arnold Allardyce (Burgess Meredith) lasciano loro la casa chiedendo in cambio di curare la loro vecchia madre. Presto, i rapporti della famiglia Rolf inizieranno a incrinarsi: la moglie Marian inizia a sembrare sempre più assorbita dalle attenzioni prestate alla vecchia Allardyce, figura misteriosa che non esce mai dalla propria camera all'ultimo piano dell'inquietante casa.

LA RECE

Pellicola che fa sentire i suoi anni ma alla quale non si può negare la capacità di dipingere un quadro inquietante con pochi ma validi attimi di tensione. Fotografia piacevole.

Curtis, regista del memorabile portmanteau Trilogia del terrore (1975) gira con Burnt offerings una pellicola antesignana de la Casa (1981) e Amityville horror (1979) ma molto meno truculenta e con un cast di grandi stelle; fa piacere vedere Bette Davis anche se non più così in forma come in Che fine ha fatto Baby Jane? (1962). Senza versare una goccia di sangue, e puntando allo sviluppo psicologico dei protagonisti alle prese con qualcosa di maligno che materializza le paure più nascoste, Ballata macabra, più thriller che horror, si fa anche lento e ripetitivo nel cercare di veicolare un messaggio che, dopo una buona mezz'ora, è ormai stato afferrato. Si aspetta, così, il finale, cercando d’intuire chi possa realmente essere nascosto nella stanza della signora Allardyce, cosa che si riesce comunque a intuire prima del tempo. Senza spoilerare, la soluzione dell’enigma è in debito con Psycho (1960) per la scena finale più che nel concetto ma probabilmente Curtis ha compiuto un consapevole tributo. In ogni caso, a Ballata Macabra non si nega la capacità di essere riuscito a dipingere un quadro inquietante con pochi ma validi attimi di tensione. La fotografia è curata e morbida, con un ampio uso dell'effetto flou che dilata e illumina le tonalità chiare. Valido il lavoro degli attori, anche se molti di essi, soprattutto la Davis, sembrano un po' sprecati in questa produzione che avrebbe potuto valutarli ancor meglio. Da recuperare.

TRIVIA

Daniel “Dan” Mayer Cherkoss “Curtis” (1927-2006) dixit: “Abbiamo usato molti effetti speciali in quei primi tempi... Tutto quello che abbiamo ottenuto dagli effetti speciali sono state un sacco di risate perché molte volte le cose non funzionavano. Usavamo qualcosa chiamato chroma key […] Era tutto molto basilare e semplice. Occasionalmente avevamo un pipistrello appeso a un filo… un pipistrello di gomma e robette così” (YouTube; ch: Burntpinz; vid: Interview Dan Curtis 2).

⟡ Burgess Meredith fu protagonista del notissimo episodio di Ai Confini della Realtà: Tempo di leggere (1959). L’attore fu anche Mickey in Rocky (1976) ma, soprattutto, è stato il Pinguin nel Batman camp degli anni '60 con Adam West. 

⟡ Furono scartati 15 minuti di girato che si sarebbero dovuti vedere all'inizio del film. In questi vi era la famiglia a New York mentre leggeva sul giornale l'annuncio della casa in vendita, in più si sarebbe visto Ben che comprava un ticket per il parcheggio. Il regista tagliò il tutto perché risultava noioso. 

⟡ Karen Black era incinta di quattro mesi quando girò il film; la sua pancia fu camuffata con indumenti adatti.

Titolo originale

Burnt Offerings

Regista:

Dan Curtis

Durata, fotografia

116', colore

Paese:

USA

Anno

1976

Scritto da Exxagon nell'anno 2005; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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