Cloverfield

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Voto:

Un gruppo di amici s'incontra a casa di Rob Hawkins (Michael Stahl-David) per una festa a sorpresa come saluto per l'imminente partenza di quello per il Giappone. Hud (T.J. Miller) ha il compito di riprendere tutta la festa con una handycam. Si sta discutendo della passata storia d'amore fra Rob e Beth (O. Yustman), quando accade l'impensabile: l'isola di Manhattan viene attaccata da un gigantesco mostro che i militari proveranno a contrastare. Rob e alcuni amici, invece di scappare, vanno a recuperare Beth.

LA RECE

Operazione commerciale che inizia prima delle riprese e prosegue a spettacolo finito. Film di principi e stili post-moderni. Interessante. Come film in sé, buonissimo intrattenimento.

"Godzilla va a farsi un giro nel bosco della strega di Blair" oppure "Cloverfield sta al mostro come the Blair witch project sta alla strega"; due fra le miriadi di frasi riportate in rete a commento di Cloverfield, monster-movie sui generis prodotto dal furbo e capace J.J. Abrams. Paragonato, per stile e tema, al noto mostro giapponese e/o alla fiaba nera di Burkittsville, Cloverfield sa differenziarsi con accorgimenti che fanno di esso qualcosa di diverso e migliore. Cloverfield, come the the Blair witch project (1999), è un film che inizia ben prima della proiezione su schermo: è un'operazione commerciale, una strategia di marketing e un moderno modo di fare cinema. Durante la lavorazione si fece in modo di evitare fughe di notizie dal set; nemmeno il più piccolo cenno sul plot. All'apparire del trailer, il dubbio sul chi o cosa stesse distruggendo New York City non era ancora sciolto; non era neppure possibile determinare se si trattasse o meno di un monster-movie. Tutto questo mistero non fece che incuriosire ed eccitare il pubblico. A differenza di the Blair witch project che concentrava il suo valore più sulla pubblicizzazione che sulla qualità filmica in sé, Cloverfield risulta essere tecnicamente ben realizzato. Mentre scorre sullo schermo, produttivamente ricco come un blockbuster, il film continua a giocare con il pubblico così come aveva fatto prima di esordire: da una parte, la storia, dall'altra, nascosti fra i fotogrammi, riferimenti a cose del tutto esterne al film. Ecco che, senza alcun motivo e senza che razionalmente lo si percepisca, compare il simbolo del progetto Dharma di Lost (2004-2010) di cui era produttore J.J. Abrams, e altri riferimenti che appartengono a storici monster-movie. Per comprendere tutti i risvolti di ciò che accade nel film, si finisce per leggere ciò che altri sono riusciti a scovare mettendo ai raggi X la pellicola, quindi il gioco prosegue fuori dalla sala cinematografica. Cloverfield non è solo un film ma è, soprattutto, la sua "viral marketing campaign"; se si perde questa dimensione extracinematografica, allora il rischio è che le aspettative vengano deluse, trovandosi di fronte al solito monster-movie, per giunta realizzato con riprese che simulano l'amatorialità, quindi shaky-cam ad nauseam. Il regista dimostra di saper sfruttare al meglio lo stile "incerto" delle riprese, la suspense non manca e, in alcuni momenti, il film riesce anche a creare qualche sano momento di paura. Oltretutto, a differenza del consueto, la shaky-cam non è scusa per nascondere le magagne effettistiche: queste ultime sono di primo livello e non fanno che aggiungere verosimiglianza a un film che si vende come documento. In quanto monster-movie, la pellicola rispetta alcuni canoni del genere: distruzione di massa, evacuazione dei civili, soluzioni militari drastiche, uno o più protagonisti che corrono sulla lama del rasoio, creature orribili in posti poco luminosi, mutazioni e infezioni. Nulla di originale, se non che Cloverfield rimpasta i cliché addizionandoli con la ripresa in prima persona. A differenza, poi, del remake Godzilla (1998), che con il film in questione condivide mostro e devastazione di Manhattan, Cloverfield propone toni più attenti verso i sentimenti della popolazione. La pellicola del 1998 presentava la distruzione di NYC, per la gioia dei nostri occhi, senza mai tenere in conto quanto, a livello emotivo, questo evento potesse costare alle vittime. Dopo 1'11 settembre 2001, come si può evincere anche da film quali la Guerra dei mondi (2005) o Io sono leggenda (2007), Hollywood è molto più attenta al fattore emotivo connesso a un disastro urbano; non è più possibile mostrare un grattacielo che collassa e prenderla sul ridere, anche se ciò che ha causato il crollo è un mostro irreale. Quindi, nonostante il film di Reeves parta dalle medesime premesse di Godzilla, il focus non è sul come abbattere la minaccia ma, piuttosto, sul seguire gli sforzi di sopravvivenza e le vicissitudini emotive dei protagonisti. Monster-movie moderno che incorpora nuovi modelli stilistici e produttivi, Cloverfield è un film più intelligente di quanto possa sembrare benché giochi con il pubblico più di quanto molto pubblico probabilmente desideri; il rischio, allora, è di vedere in esso solo una summa di effetti speciali ripresi da una videocamera traballante, il che sarebbe riduttivo. Rivisto anni dopo proprio per sistemare questa recensione, mi accorgo che l'effetti shacky-cam è molto più marcato di quanto rammentassi; evidentemente la mia memoria aveva "stabilizzato" le inquadrature. Con due seguiti non direttamente connessi: 10 Cloverfield lane (2016), the Cloverfield paradox (2018).

TRIVIA

Matthew "Matt" George Reeves (1966) dixit: "Ero ossessionato dai film, e alla fine sono diventati lo strumento con cui potevo fare amicizia. Dal momento che ero profondamente timido in altre circostanze, dicevo: "Ehi, vuoi fare un film?" Ed è così che ho fatto amicizia, ed è stata anche la mia via di fuga" (IMDb.com).

⟡ Che significato ha il titolo Cloverfiled rispetto al senso del film? Cloverfield è il nome in codice assunto dall'operazione militare atta a distruggere il mostro, il che si evince dalla scritta all'inizio film "Multiple sightings of Case designate Cloverfield". L'idea di questo titolo venne a Drew Goddard, lo sceneggiatore, che aveva frainteso il nome del marchio di una corporation posseduta dalla Paramount (Cloverdale). 

⟡ Il film fu distribuito nei cinema USA col un falso titolo: Bertha. 

⟡ Nokia e Sephora sono due marchi che, nel film, risultano chiaramente evidenziati in alcune scene.

⟡ Ovviamente, il film non venne girato con la telecamera che tiene in mano per tutto il tempo uno dei protagonisti, una Panasonic HVX- 200; listino 2008, circa 4000 euro. Le riprese sono state effettuate con diverse telecamere, ma la più utilizzata fu una Sony CineAlta F23 da 150.000 euro. La Panasonic HVX-200 che viene fatta "recitare" nel film è stata venduta su eBay il 23 gennaio 2008 per 4605 dollari, il prezzo di partenza era 2.500 dollari. 

⟡ Sull'origine del mostro, il produttore J.J. Abrams ha semplicemente detto che si tratta di "un mostro gigante che viene dall'oceano". Alla fine del film, viene dato un indizio: nella parte terminale della registrazione della videocamera di Rob, quando i due fidanzati sono al luna park, Rob sposta l'inquadratura sul mare e, a quel punto, si vede un oggetto che dal cielo cade in acqua. La cosa nel film non viene spiegata più di tanto. Sembrerebbe, però, che J.J. Abrams abbia avuto l'idea del film in seguito a un viaggio in Giappone. Lì avrebbe notato il valore che la società nipponica attribuisce a Godzilla e, quindi, ha pensato di regalare agli USA un equivalente. Dal momento che l'origine di Godzilla è attribuita ai test nucleari statunitensi, Abrams ha ricambiato il favore attribuendo l'origine del mostro alla caduta di un satellite giapponese, il Chimpanz III, che l'avrebbe risvegliato. Ma anche questa è solo un'ipotesi. Nella virai marketing campaign del film si è parlato del sottomarino Tagurato che, a sei miglia di profondità, avrebbe disturbato il mostro. La campagna pubblicitaria ha anche tirato in ballo il "Bloop incident". Si tratta di un fatto vero: durante l'estate 1997, la U.S. National Oceanic and Atmospheric Administration registrò un infrasuono subacqueo potentissimo che si espanse nel raggio di 5000 km. L'origine del suono rimane sconosciuta ma la sua frequenza era tale da non poter essere emessa da nessun animale conosciuto.

⟡ I piccoli mostri portati da quello grosso non sono suoi figli ma parassiti. 

⟡ La variazione della dimensione del mostro principale sono solo apparenti e dipendenti da giochi di prospettive.

⟡ L'attacco avviene fra il 22 e 23 maggio 2008 ma, in una scena, Rob parla di "sabato 23 maggio" che, però, ha luogo nel 2009. 

⟡ li primo edificio a collassare è il Woolworth Building. 

⟡ li film mostra la testa della Statua della Libertà nelle sue corrette dimensioni: dal mento al cranio 5.26 metri; da orecchio a orecchio 3.05 metri.

⟡ La casa di Beth è un appartamento del Time Warner Center situato a Columbus Circle, sudovest di Central Park. 

⟡ La scena della morte di Hud non è particolarmente chiara; in ogni caso, il ragazzo, azzannato dal mostro, viene troncato in due. Occorre guardare il filmato al rallenty per rendersene conto.

⟡ Alla fine dei credits si sente una voce maschile che sospira una frase che suona come "Help us", aiutateci. Se sentita al contrario, invece, si capisce chiaramente che viene detto "lt's stili alive", è ancora vivo. La voce è quella del regista Reeves. 

⟡ Nel film non compaiono bambini. Queste le ragioni riportate dallo stesso regista: il film è girato di notte e le leggi sul lavoro minorile impediscono che i piccoli vengano fatti lavorare in tale momento della giornata; il film, durante il periodo pubblicitario, si basava sul segreto riguardo cosa o chi minacciasse New York City e i bambini non sono maestri nell'arte della riservatezza; quando si lavora con i bambini, le precauzioni da adottare per la loro sicurezza sono più del doppio rispetto a quelle adottate per gli adulti; i contratti per i minori richiedono più burocrazia, il che porta a ritardi produttivi; il pubblico non sempre reagisce bene ai film che mostrano bambini feriti o morti.

⟡ li filmato ritrovato è stato registrato su "Digitai SD Card", tuttavia, durante il film, vengono mostrati dei playback di filmati precedenti. Non è possibile, come accade con le pellicole o i nastri magnetici, che una ripresa registrata su SD Card possa interpolarsi con una ripresa precedente perché il settore di memoria della card è libero od occupato, e un nuovo filmato verrebbe filmato in un altro settore. 

⟡ Nel film si vede Jason (Mike Voge!) che indossa una maglietta della Slusho, un drink inventato da J.J. Abrams per il serial Alias (2001-2006). 

⟡ li film non ha score musicale. La musica nei credits finali inizia solo dopo un minuto e mezzo che sono partiti i titoli.

⟡ Per J.J. Abrarns il numero 4 7 ha evidentemente una certa importanza. In Alias tale numero assume una grande importanza nel manoscritto di Rambaldi. Non sorprende, quindi, che in Cloverfield il filmato dei ragazzi venga trovato nell'area US-447 e che, nella scena in cui i giovani si fanno tutti i piani a piedi per raggiungere l'appartamento di Beth, venga messo in evidenza il 47° piano.

⟡ La scena della sparatoria in strada, prima che i ragazzi scappino in metropolitana, fu realizzata nella Warner Brothers Street del quartiere di Burbank. Le comparse militari spararono dei colpi a salve durante le prime riprese poi, dopo le ore 22, secondo le leggi sul disturbo della quiete pubblica, furono usati dei flash luminosi che simulavano i colpi.

⟡ I primi momenti della festa furono filmati senza musica e gli ospiti sullo sfondo stavano in silenzio facendo finta di parlare fra loro. La musica fu aggiunta in postproduzione. 

⟡ Nel film sono nascosti tre fotogrammi di tre diversi film: al minuto 66 e 55" King Kong (1933), al minuto 45 e 27" il Risveglio del dinosauro (1953) e al minuto 24 e 06" Assalto alla Terra (1954). 

⟡ Dopo aver visto un premontato del film, Steven Spielberg suggerì di dare al pubblico qualche notizia riguardo le sorti del mostro verso la fine del film. Da tale suggerimento derivò l'idea della trasmissione radio udibile sull'elicottero militare, così come le sirene militari suonate prima dell'Hammer-down, il bombardamento pesante per radere al suolo l'isola di Manhattan.

Titolo originale

Id.

Regista:

Matt Reeves

Durata, fotografia

85', colore

Paese:

USA

Anno

2007

Scritto da Exxagon nell'anno 2011; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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