Cosa avete fatto a Solange?

Voto:

Il professor Rossini (Fabio Testi) se la sta spassando con la studentessa Elizabeth (Cristina Galbo) che nota il bagliore di una lama fra le frasche. Verrà scoperto il cadavere di una ragazza. Rossini, sospettato di omicidio, potrebbe scagionarsi ma ciò significherebbe confessare la tresca con la studentessa. Il prof mette da parte i suoi interessi e decide di collaborare con la polizia per catturare il killer che ha l'abitudine di aggirarsi vestito da prete e pugnalare le ragazze fra le gambe.

LA RECE

Sulla carta un krimi tedesco, nel cuore uno spaghetti giallo de noantri. Ottima sintesi di sexploitation e suggestioni argentiane.

Tardo krimi che la Rialto sbandierò come tratto da "The Clue of the New Pin" di Edgar Wallace, la cui opera ispirò diversi film tedeschi dal 1959 al 1972 (e pure Sette orchidee macchiate di rosso, 1972) ma che, in realtà, venne scritto da Dallamano e Bruno di Girolamo con un occhio lungo agli stilemi del giallo argentiano, primo su tutti il dettaglio visivo che sfugge. Il risultato non delude le aspettative e sorprende per la sintesi riuscita fra tematiche potenzialmente exploitation (la violenza sulle minorenni, la loro sessualità, la ferocia degli atti sui loro corpi) e l'evitamento visivo degli atti più brutali presentati off-screen, pugnalata fra le gambe in primis, summa di ogni aggressione fallica. Il soggetto è molto forte e ben strutturato, con una marcata dose di lolitismo collegiale che pare un riflesso giovanilistico del nunsploitation, là con le suore infoiate, qui con le studentesse annoiate che giocano con l'eros e, conseguenza classica, con thanatos. Di qualità l'inizio sottolineato dalle musiche di Morricone e da una fotografia virata seppia di un raffinato Massaccesi che, peraltro, compare nel film come poliziotto in borghese. Dallamano, ai tempi già noto per erotici come il Dio chiamato Dorian (1970) e Venere in pelliccia (1969), ed entrato nel genere con la Morte non ha sesso (1968), inizia, con questo film, la Trilogia delle Studentesse proseguita con la Polizia chiede aiuto (1974) e conclusasi con Enigma rosso (1978) diretto da Alberto Negrin ma con Dallamano al soggetto e sempre Fabio Testi come protagonista. Proprio quest'ultimo, attore di presenza fisica, uscirà dal circuito western per iniziare il suo percorso come regular in pellicole di questo genere. Da notare la presenza di Camille Keaton in ruolo catatonico sei anni prima di partecipare al cult Non violentate Jennifer (1978). Benché sotto tono circa splatter e violenza, se paragonato a consimili e contemporanei, Cosa avete fatto A Solange? privilegia l'ellissi e la suggestione e ci rimane in eredità come uno dei migliori giallos in circolazione, e il migliore krimi, ingiustamente misconosciuto forse a causa di quel titolo un po' così.

TRIVIA

⟡ La Rialto fu parecchio spudorata nell'attribuire il soggetto del film a Wallace e al suo "The Clue of the New Pin" (l'Enigma dello Spillo, 1923) dato che quel racconto è del tutto diverso da ciò che si vede nel film. La società di produzione tedesca, possedendo i diritti del romanzo, decise semplicemente di capitalizzare sul nome dello scrittore attribuendo una pellicola scritta da italiani alla penna di Wallace. Pur di inserirsi nel krimi, filone ai tempi lucroso, i produttori italiani Pescarolo e Lucisano lasciarono fare.

Regista:

Massimo Dallamano

Durata, fotografia

96', colore

Paese:

Italia, RFT

Anno

1972

Scritto da Exxagon nell'anno 2006; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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