Dolls - Bambole

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Voto:

David (Ian Patrick Williams), la sua nuova moglie Rosemary (Carolyn Purdy-Gordon) e la figlioletta di sette anni Judy (Carrie Loraine) vanno in vacanza in Inghilterra. Sorpresi da un temporale, trovano rifugio nella casa di due vecchi costruttori di bambole, Gabriel (Guy Rolfe) e Hilary (Hilary Mason). Alla compagnia si aggiunge un giovane e impacciato uomo e due autostoppiste poco oneste. Nella notte, le bambole puniranno coloro che, nell'animo, non sono più bambini.

LA RECE

Low budget coi suoi anni sul groppone, tuttavia ha ancora qualche cartuccia da sparare e, dopotutto, anticipò la più famosa bambola assassina.

Con Dolls, Gordon sfruttò una delle paure più diffuse fra gli appassionati di horror ma, soprattutto, precorse l'idea che portò al successo il meglio realizzato la Bambola assassina (1988). Il produttore del film, Charles Band, in seguito, si è dato parecchio da fare con la tematica delle bambole girando Puppet master - il burattinaio (1989) e relativi sequel, Dollman (1990), Giocattoli infernali (1992), Giocattoli assassini (1993), Blood dolls (1999) e Doll graveyard (2005). Ispirato a la Bambola del Diavolo (1936) di Browning, Dolls mostra in più momenti la sua natura low-budget ma, in alcuni frangenti, funziona molto bene, soprattutto se visto come una distorta fiaba in cui abbonda il sangue. Dolls è, infatti, una fiaba nera in cui un mago e una strega che abitano in una casetta isolata danno vita a bambole che uccidono coloro che hanno perso il fanciullino interiore. La dimensione fiabesca, ovvero il mondo visto dagli occhi della piccola Judy, non sempre si fonde in modo omogeneo con i momenti sanguinosi ai quali Gordon non rinuncia. Dolls, tuttavia, non presenta le esplosioni di violenza visiva alle quali il regista ci aveva abituati con i suoi film precedenti (Re-Animator, 1985) anche se alcune scene, comunque, impressionano: Carolyn Purdy-Gordon, nei panni dell'arcigna Rosemary, scosta le coperte per scoprire che un gruppo di bambole sta tentando di segarle gli arti; Bunty Bailey, trasformata in bambola, perde i bulbi oculari che dovrà raccattare in una pozza di sangue. I risultati migliori, però, si hanno quando gli occhietti delle bambole seguono i movimenti degli attori sulla scena, anche perché i movimenti delle bambole sono poco naturali e, a volte, lasciano intravedere i fili che le muovono. Interessante il tema musicale infantile che dà il meglio nei titoli di testa. Poco incisivi gli attori, fra i quali l'unico a distinguersi è il vecchio Rolfe in un'interpretazione che oscilla fra il sinistro e l'affettuoso. Dolls è palatabile, a patto di temere le bambole e di sorvolare su molte facilonerie.

TRIVIA

⟡ Il film è stato girato nei pressi di Roma. 

⟡ La pellicola, realizzata prima di From beyond: terrore dall'ignoto (1986) di Gordon, utilizzò gli stessi set: Dolls, tuttavia, venne distribuito quasi un anno dopo a causa degli effetti di post-produzione riguardanti le bambole. 

⟡ Guy Rolfe (1911-2003) si dovette tingere i capelli di bianco per il ruolo e non fu molto contento di questo, soprattutto perché, come risultato, ottenne capelli giallastri. Rolfe, più noto per il ruolo di Andre Toulon nella saga Puppet master, era il discendente di John Rolfe, colui che, nel 1614, sposò Pocahontas. 

⟡ I suoni inquietanti delle bambole furono realizzati da alcuni amici e familiari del regista, fra cui i suoi figli e sua moglie Carolyn Purdy-Gordon. 

⟡ Poiché la Empire Picture voleva che questo film assomigliasse al precedente film di Gordon (Re-Animator, 1985), furono aggiunte delle scene forti, soprattutto fu resa particolarmente grafica la morte di Rosemary che avrebbe visto una bambola che, con una forchetta, eviscerava la donna. La produzione, poi, eliminò questa sequenza in quanto riteneva che fosse eccessiva rispetto al tono generale del film.

Titolo originale

Dolls

Regista:

Stuart Gordon

Durata, fotografia

77', colore

Paese:

USA

Anno

1986

Scritto da Exxagon nell'anno 2008; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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