l'Etrusco uccide ancora

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Voto:

L'archeologo Jason (Alex Cord) si reca presso alcuni scavi etruschi. Il suo arrivo gli dà l'occasione di rivedere l'ex moglie Myra (Samantha Eggar) che ora è fidanzata col direttore d'orchestra Nikos Samarakis (John Marley). Gli scavi s’interrompono quando due giovani che amoreggiavano nei pressi vengono brutalmente assassinati e i loro corpi composti in modo da ricordare antichi riti sacrificali dedicati a Tuculca, dio etrusco della morte.

LA RECE

Etruscologico di Crispino che mischia giallo argentiano a una spolverata di paranormale. Nulla di memorabile ma l'intrattenimento e qualche nota sinistra si suona. Gli etruschi, però, come etnia inquietante, diciamocelo, non hanno mai funzionato granché...

Il primo giallo di Crispino che mischia thriller all'italiana con sottesi paranormali dati dalla suggestione dell'ambiente in cui si svolge la storia, ovvero gli scavi archeologici presso Spoleto. Siamo nel sottogenere etruscologico che avrà una certa risonanza anche a livello internazionale stimolando, ad esempio, la produzione di Perché il dio fenicio continua ad uccidere? (1972) di O’Connolly. Crispino stesso ci fa sapere che: "L'idea nacque durante un'occasionale visita alla Necropoli di Cerveteri e dalla suggestione che, appunto, provai in quella circostanza, tra quelle tombe, con presenze quasi impalpabili che aleggiavano tutto intorno" (Giusti, 2004). È anche la prima volta che, in fase produttiva, i distributori USA anticipano dei soldi. Benché meno esplicito di Macchie solari (1975), l’Etrusco uccide ancora condivide con esso un gruppo di protagonisti ambigui e spesso spiacevoli, un'aura soprannaturale e un melanconico finale. Il paranormale, comunque, lascia presto il posto agli stilemi argentiani: il primo duplice omicidio, ad esempio, ricorda una scena simile di 4 mosche di velluto grigio (1971). Alex Cord, dalle discutibili capacità recitative, secondo i canoni del genere riesce a rintracciare similitudini fra il modus operandi dell'assassino e gli affreschi presenti nelle catacombe etrusche. I brutali omicidi sono accompagnati dal Requiem di Verdi così come l’omicida doveva ascoltare la nenia in Profondo rosso (1975) per passare all’azione. Più sfiziosa l'interpretazione umorale di John Marley, attore USA che, come Cord, venne imposto dai distributori statunitensi. Bellina la Eggar vista anche in Brood - la covata malefica (1979) di Cronenberg. Nonostante non si tratti di uno dei migliori gialli dell'epoca, e benché Crispino non abbia tutta questa esperienza nel genere, il regista gioca bene le sue carte introducendo una certa originalità su una base alla quale il pubblico era ormai affezionato: sesso, ambiguità, J&B, investigazione, musiche accattivanti (Riz Ortolani). Finalone da Edipo non risolto.

TRIVIA

Armando Crispino (1924-2003) dixit: “Io non sono stato, penso di poter dire, seguace di Argento […] Però approfittai del successo di quel momento del thriller all’italiana per inventare un tipo di thriller che credo sia del tutto personale” (YouTube; ch: France-sco Crispino; vid: Armando Crispino parla del proprio cinema).

⟡ Nessun dato, per ora.

Regista:

Armando Crispino

Durata, fotografia

105', colore

Paese:

Italia, Jugoslavia, RFT

Anno

1972

Scritto da Exxagon nell'anno 2008; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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