Horror puppet
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Voto:
Quattro amici in viaggio vengono bloccati da un guasto meccanico alla jeep. Li aiuterà il vecchio Slausen (Chuck Connors) che, intanto, si prende il tempo di mostrar loro il suo piccolo museo fatto di manichini costruiti dal fratello Davey, ormai morto. Più i ragazzi ficcano il naso nella casa dell'uomo, più accadono cose strane; finché non sembra tornare dalla morte lo stesso Davey.
LA RECE
Horror di baracche e burattini, proto-slasher, un po' backwood brutality ma con influenze vintage. Non il film da portare sull'isola deserta ma ha il suo perché per l'appassionato.
Remake di the Spider will kill you (1976), corto di Schmoeller nato come progetto per la scuola di cinema che frequentava ai tempi. Horror puppet fu uno degli iniziali sforzi produttivi di Charles Band, prima della nascita della Empire e della Full Moon Productions, fucine di tantissime pellicole di serie-B prodotte da Charles e dal padre Albert. Il film in questione non avrebbe presentato grosse particolarità se fosse uscito negli anni '80 ma, per essere un prodotto di fine '70, risulta decisamente sui generis. Si trattò di un tentativo di posizionarsi sui binari del neonato genere slasher emerso con Halloween (1978), benché Horror puppet non sembri, in effetti, appartenere pienamente a tale corrente. Dello slasher sono presenti: la final-girl che affronta e vince la minaccia, i ragazzi che vagano per posti bui fino ad incappare nel maniaco, il killer stesso fortemente caratterizzato; la sua fredda e inespressiva maschera di gesso non è così diversa da quella di Michael Myers. Al medesimo tempo, la pellicola risente di influenze diverse dal semplice slasher: il museo con i manichini rammenta la Maschera di cera (1953), la cena del killer e della vittima richiama Non aprite quella porta (1974) e altri elementi non citabili per evitare lo spoling richiamano Psyco (1960). Con pochi mezzi disponibili e, fortunatamente, senza quell'attitudine ridanciana delle future produzioni dei Band, il regista Schmoeller riesce a creare a più riprese una genuina atmosfera inquietante fatta di telefoni che suonano con la spina staccata, manichini che ridacchiano. Il gioco, però, non dura a lungo. Buoni gli attori, fra i quali si distingue il veterano Connors e la bella Tanya Roberts, la Julie Rogers in Charlie’s angels (1976-1981). Buone anche le musiche di Pino Donaggio. Schmoeller tornerà diverse volte a lavorare per Band e, in diverse occasioni, recupererà elementi di Horror puppet come sarà per Crawlspace (1986) o Puppet Master - Il Burattinaio (1989). Nel complesso un horror godibile che avrà il suo migliore effetto sul pubblico particolarmente sensibile all'elemento orrorifico mediato da burattini e bambole.
TRIVIA
David Schmoeller (1947) dixit: “Il motivo per cui mi piacciono i film horror è che sono molto adatti al cinema, e mi piace pensare a me stesso come a un regista cinematografico. Altri generi non sono necessariamente così adatti; si può fare molto con l'horror” (IMDb.com).
⟡ La sequenza iniziale con gli oggetti che volano fuori dall'armadio fu realizzata con l'armadio inchiodato al soffitto e con alcuni membri della crew che lasciavano cadere da questo degli oggetti. Nel film si ha l'illusione che gli oggetti viaggino orizzontalmente.
⟡ Durante la lavorazione del film, la crew diede a Davey il soprannome di Plasterface.
⟡ Il gesso usato nella scena in cui una ragazza viene trasformata in manichino era, in realtà, pasta per il pane.
⟡ I genitori di Slausen furono interpretati dai veri genitori del regista, e il manichino che dà da bere alla protagonista femminile era la moglie di Schmoeller.
⟡ Tanya Roberts insistette perché fosse girata una scena di fuga nel bosco a piedi nudi, cosa che, secondo lei, avrebbe aggiunto un vero e proprio senso di dolore all'interpretazione. Il risultato recitativo fu buono ma i suoi piedi sanguinarono pesantemente.
⟡ Schmoeller rimase stupito quando il film ricevette un rating PG nonostante i toni decisamente horror. A parere del regista, il film avrebbe avuto un migliore successo se gli fosse stato attribuito un più severo rating R.
Titolo originale
Turist Trap
Regista:
David Schmoeller
Durata, fotografia
90', colore
Paese:
USA
1978
Scritto da Exxagon nell'anno 2009; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0
