Hostel: Part II
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Voto:
Tre ragazze americane, Beth (Lauren German), Lorna (Heather Matarazzo) e Whitney (Bijou Phillips), fanno il giro dell'Europa dell'Est e incontrano la bella Axelle (Vera Jordanova) che le porta in un ostello economico, lo stesso che fu luogo di orribili sevizie nel precedente film. Le ragazze verranno messe all'asta.
LA RECE
Come il primo ma più sul versante femminile. Si poteva sottolineare la grottesca dimensione di un mondo filmico in cui i bambini giocano con una testa, le ragazze fanno da esca perché altre ragazze vengano torturate, etc. Invece tutto si limita all'exploitation.
Primo sequel di Hostel (2005), ben noto torture-porn o gorn (gore + porn) rispondente al voyeurismo dello spettatore mai sopito, anzi cresciuto e pasciuto da dal web. La trama ripete sostanzialmente quella del primo film con qualche variazione. Si perde la vena umoristica che permeava la prima parte del film del 2005 e che faceva risultare, per contrasto, ancora più orrorifica la seconda. Hostel Part II, invece, si prende troppo sul serio e, in una corsa all'atrocità e all'accumulo, danneggia il pathos. Il film tende allo shock-exploitation (shocksploitation) ma non ha tensione, tutto è già (pre)visto, tutto viene presentato come ci si aspetterebbe. I personaggi non hanno spessore e sono talmente stereotipati che non è la loro morte il motivo di turbamento ma il modo in cui muoiono. L'unico vero spunto interessante è l'inversione dei ruoli rispetto ai due protagonisti maschili, non del tutto imprevedibile ma, comunque, sufficientemente originale. In Hostel Part II ci sono sostanzialmente solo belle donne, alcune più brutalizzate di altre. C’è però anche un cammeo di Ruggero Deodato (Cannibal holocaust, 1980) negli appropriati panni di un sadico cannibale, nonché una capatina di Luc Merenda (i Corpi presentano tracce di violenza carnale, 1973) che interruppe il suo ritiro dalle scene per vestire, qui, i panni del detective. Ultima, ma non per importanza, l’epifania di Edwige Fenech. Pur con tutti questi volti belli del cinema che fu, Hostel: part II non va oltre l'intrattenimento di circostanza. E, infatti, a distanza di tempo ce ne siamo dimenticati tutti.
TRIVIA
⟡ Alla fine dei credits si può sentire la voce del piccolo capo della Bubblegum Gang che dice "Puttane!".
⟡ L'ultima apparizione di Merenda risaliva al film televisivo l'Edera (1992) in cui partecipava anche Susanna Bequer, che in Hostel: part II ha il ruolo della traduttrice.
⟡ Eli Roth, grande fan della Fenech, la incontrò a Roma durante un tour per pubblicizzare Hostel. Roth le chiese se avesse intenzione di recitare ancora perché, come noto, dal 2002 la Fenech si dedica solo alla produzione. La Fenech disse che avrebbe recitato nuovamente giusto per lui, e così Roth scrisse una parte per l’attrice.
⟡ La testa mozzata del regista Eli Roth è visibile in mezzo alle altre nella stanza dei trofei.
⟡ Quando Beth è nella stanza di Axelle e si sta guardando intorno, vede una foto in cui la ragazza è insieme a Natalya e Svetlana, le due esche di Hostel.
⟡ Il regista filmò in Repubblica Ceca il falso trailer Thanksgiving, che venne inserito in Grindhouse (2007), proprio mentre girava Hostel: part II. E' per questo che molti attori di questo film si vedono anche in Thanksgiving. In quel trailer, Roth ideò la scena dei bambini che giocano a calcio con una testa, sequenza che, peraltro, richiama Fudoh: the new generation (1996). Il risultato piacque così tanto a regista che la scena fu replicata in Hostel: part II.
⟡ Durante una scena di tortura, Roger Bart dice "Sono Ercole". L'attore aveva dato la voce al giovane mito greco in Hercules (1997) della Walt Disney.
⟡ La scena del taglio del pene che poi viene gettato ai cani è ripresa da Caligola (1979) di Tinto Brass.
⟡ Le ragazze nell'ostello guardano Pulp fiction (1994).
⟡ Steward e la sua famiglia in tv guardano Chowdaheads (1999), una serie a cartoni animati girata da Roth.
Titolo originale
Id.
Regista:
Eli Roth
Durata, fotografia
93', colore
Paese:
USA
2007
Scritto da Exxagon nell'anno 2011; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0
