Mondo Cane n.2

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Voto:

Film documentaristico

LA RECE

Prosegue, con meno entusiasmo, lo show voyeuristico occidentale, lo sfruttamento dell'esotico, il confine tra documentazione e manipolazione. Interessante, comunque, non tanto per quel che mostra ma per quello che noi occidentali eravamo interessati a scorgere dallo spioncino.

Per Jacopetti, seguito non necessario e indegno, nato per “la libidine di denaro delle case cinematografiche, in questo caso la Cineriz”. Squadra che vince non si cambia ma, nello specifico, solo nominalmente, dato che, ad esempio, Jacopetti non mise mano al montaggio del film del tutto ricostruito con i cascami di Mondo cane (1962) rifiutati in editing dal regista. Ad ogni modo, un altro mix di immagini più o meno curiose, più o meno scioccanti, più o meno vere provenienti dai quattro angoli del mondo. Passato un incipit che si vendica dei censori britannici che avevano preso di mira il film del ’62, parte la fiera delle drag queen ante litteram, le tortillas ripiene di cimici vive da gustarsi in un sol boccone, riti tribali e il contrapunto di quelli religiosi italiani, discorsi pubblici berciati da sciroccati e ridoppiati secondo necessità, qualche tetta e qualche trovata comica. Tre le scene must: il provino cinematografico ai sempliciotti di provincia forse d’ispirazione al Tornatore de l'Uomo delle stelle (1995), il concerto finale a suon di schiaffi chiaramente finto ma spassoso e, dulcis in fundo, la notissima sequenza del bonzo tibetano che per protesta si dà fuoco e brucia vivo d'innanzi ai suoi confratelli; come ormai noto, quest’ultima torrida sequenza è un falso ben orchestrato, anche questo girato per Mondo cane e poi rifiutato in fase di montaggio. Il livello di suggestioni sessuali e immagini violente rimane limitato rispetto ai seguiti o ad altri mondos, ma lo stile ipocrita che ha portato alla fama il genere, cioè stimolare il voyeurismo criticando le stesse cose che vengono mostrate, rimane immutato e vincente. Il vero Mondo cane è un dittico che si conclude con questo secondo capitolo; i due seguiti Mondo cane oggi - l’orrore continua (1985) e Mondo cane 2000 - l’incredibile (1988) saranno realizzati da Stelvio Massi e Gabriele Crisanti, i quali si approprieranno del noto titolo ma produrranno pellicole più vicine allo shockumentary, piene di sesso e cadaveri. Chi volesse recuperare lo stile originale di Jacopetti e Prosperi è meglio che si rifaccia a Magia nuda (1975), a la Donna nel mondo (1963) o ad

TRIVIA

⟡ Nessun dato, per ora.