Patto di sangue
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Voto:
In una sorority abbiamo la sfacciata Jessica (Leah Pipes) e la coscienziosa Cassidy (Briana Evigan). Tutte le giovani, però, sono così poco sensate da fare uno scherzo che finisce accidentalmente con la morte di Megan (Audrina Patridge). Le ragazze insabbiano l'accaduto ma, otto mesi dopo, qualcuno che sa inizia a vendicarsi.
LA RECE
Slasher-dorm che cerca il recupero dello slasher in un'epoca di transizione che vede la necessità di reinventarsi per un pubblico post-post-Scream. Tentativo mediocre di monetizzare il patrimonio horror degli anni '80, prima dell'avvento della nuova ondata di "elevated horror" inaugurata da film come Babadook (2014) ed Hereditary (2018).
Ma questo è il remake di Non entrate in quel collegio (1982) o di So cosa hai fatto (1997)? Del film di Rosman dell’82 ci sarebbe l’ambientazione e il cast prettamente femminile ma non c’è la capacità di evitare la caduta nell’exploitation. Se qualcuno si chiedesse cos’abbia pensato Rosman di questo slasher derivativo che sfregia il suo lavoro, presto detto: Rosman partecipa a Sorority row come produttore esecutivo. Ebbene sì, non si salva nessuno dal formulaico slasher-dorm che ficca la telecamera sotto le gonnelline delle protagoniste tutte spasmodicamente antipatiche. La speranza è che il pubblico non noti le varie brutture distratto dalle bellone che, per la maggior parte del film, si aggirano con abiti più che suggestivi, un interessante campionario di archetipi femminili aggiornati per l'era post-Mean Girls, a complicare la dicotomia tradizionale tra final girl virtuosa e vittime sessualmente attive. Gli omicidi, benché non privi di qualche mordente, non sono abbastanza ingegnosi da marcare la memoria. Piuttosto, si fa un uso smodato di rumori per sollecitare spaventi: chiaro che, prova e riprova, qualche soprassalto si riesce a piazzarlo ma ciò non fa del film un horror di qualità. La migliore attrice che si aggira per il set è Carrie Fisher, la quale, nei panni della housemother della sorority, va a caccia del killer imbracciando un fucile al grido: "Please don't think I'm afraid of you. I run a house with fifty crazy bitches". La Fisher funziona sia come omaggio metatestuale che come commento sulla rappresentazione dell'autorità femminile nell'horror, creando un interessante - e più potenziale che reale - sottotesto sulla femminilità guerriera. La cosa buffa è che, sulla carta, le attrici ingaggiate hanno molta più esperienza davanti alla macchina da presa di quanta ne avessero quelle dirette da Rosman; quest’ultimo, tuttavia, fu capace di trasformare in vantaggio i limiti recitativi delle sue attrici, limiti che in Sorority row vengono invece aggirati tramite riprese ipercinetiche e altri accorgimenti di moda nell’odierno cinema giovanilistico. Tutta questa energia, insieme a un sacco di battute furbette e qualche uccisione cruda, potrebbero essere cose sufficienti per lo spettatore che non deve chiedere mai; gli altri potrebbero contestare. La cosa migliore resta la scena iniziale al rallenty che illustra un'inverosimile quanto selvaggia festa con le liceali vestite da conigliette.
TRIVIA
Stewart Hendler (1978) dixit: “Ci sono film che sono icone: Halloween, Venerdì 13 e Non aprite quella porta. Sono modelli pericolosi da toccare con un remake. Ma con Non entrate in quel collegio credo che siamo fortunati perché non è un film che ha fatto presa sulle masse. Non è che dobbiamo preoccuparci di rovinarlo agli occhi di qualcuno. Mark Rosman, il regista dell'originale, ci ha detto: “Quel film è quel che è, mi sono divertito molto a realizzarlo. Fai quello che vuoi. Non devi esserne schiavo". Abbiamo avuto la sua benedizione per usare il modello e prendere la nostra strada” (comingsoon.net).
⟡ Il film fu pensato per un rating-R ma, dopo gli incassi di Che la fine abbia inizio (2008), la Summit Entertainment pensò di accodarsi al PG-13. Poi cambiarono ancora idea, rimanendo sul rating-R.
⟡ Nell'agosto 2009, la BBFC inglese appioppò al film un vietato ai minori di 18, il che avrebbe affossato gli incassi in Inghilterra. La E1, distributrice inglese, chiese alla BBFC di rianalizzare il film e di essere più clemente: dopo una seconda visione la censura inglese vietò il film ai minori di 15 anni.
⟡ Il bastone a forma di volatile che Cassidy usa come arma è un omaggio al film del 1982.
⟡ Il nome del college è Rosman, in onore del regista della pellicola dell’82.
⟡ Molte delle musiche usate in background durante i dialoghi sono le stesse del videogioco Sims 3, quando lo stereo dei sims è settato su "Custom".
⟡ Il body count ammonta a dieci individui.
Titolo originale
Sorority Row
Regista:
Stewart Hendler
Durata, fotografia
101', colore
Paese:
USA
2009
Scritto da Exxagon nell'anno 2013; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0
