Pervert!
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Voto:
James ritorna alla casa del padre Hezekiah e scopre che il vecchio è diventato uno “scultore di carne" e che si accompagna con la procacissima Cheryl (Mary Carey). Quest’ultima seduce James ma poi sparisce, e altre donne vengono uccise in casa Andrew. Il killer è il pene di James che, per una maledizione voodoo, gli si stacca e va in giro a fare baldoria.
LA RECE
Estetica dell'eccesso che simultaneamente recupera e decostruisce le convenzioni dello sleaze cinema; un tributo parodistico al cinema di Russ Meyer e alla tradizione dell'exploitation erotica degli anni '70, con l'eccesso, l'iperbole e la parodia come strategia sovversiva rispetto alle narrative tradizionali.
Già dalla locandina di Pervert! si può intuire quanto Jonathan Yudis, regista, produttore tivù e anche maestro certificato di Yoga Kundalini, sia consapevolmente in debito con Russ Meyer (Vixen, 1968). La sana biondona che zompa è Mary Carey, pornostar con un curriculum fatto di pellicole quali Busty dildo lovers 4 e Lesbian big boob bangeroo 2, ma anche candidata repubblicana. Alla fine dei titoli di coda si cita una frase di Meyer: "Quello che il pubblico vuole sono grasse risate e grosse tette, e un sacco di queste due cose. Fortunatamente per me, questo è ciò che piace anche a me”. Yudis reinterpreta la medesima filosofia alla luce di una regia più pulita ma certamente non meno dissacrante. Il regista recupera molti degli elementi meyeriani, soprattutto da Supervixens (1975): generose mammelle, il modo di riprenderle, il deserto come location e l'uso molto vibrante del colore. Le influenze che vanno a comporre Pervert! non si fermano a Meyer ma recuperano lo stile delle produzioni Troma e la lezione di Sam Raimi (la Casa, 1982) circa la plastilina da movimentare in stop-motion. La plastilina in Pervert! ha la forma del pene di James, un pene corredato di testicoli e piedini con i quali va in giro a uccidere donne; un pene che ha la capacità di trasformarsi in un ipertrofico esserino con l'aspetto di un body-builder. Il film di Yudis è un racconto in costante movimento, pieno di gag stupide, di attrici lussuriose, di suoni che sottolineano beffardi alcune situazioni, di strane transizioni d’immagine e split-screen. Naturalmente, il tutto è stracolmo di tette e, solo verso la fine, di sangue ma si tratta di uno splatter contenuto e comunque sempre giocoso. A differenza di Meyer, Yudis sceglie un formato anamorfico e, soprattutto, un'immagine patinata; non mancano alcune riprese che dimostrano una più che discreta cura nella fotografia; in questo, Yudis abbandona le grossolanità di Meyer per approdare a uno stile glossy più simile ai filmati di Playboy. Per comprendere appieno Pervert!, è utile contestualizzarlo nel periodo della sua uscita: un momento in cui il cinema stava riscoprendo le possibilità sovversive dell'estetica grindhouse, come testimoniato da Kill Bill (2003) di Tarantino e, più tardi, dal progetto Grindhouse (2007) di Rodriguez e Tarantino stesso; la principale differenza è che mentre questi ultimi rappresentano omaggi ad alto budget, l'opera di Yudis mantiene l'autenticità dell'economia di mezzi propria del cinema exploitation originale. Combinazione di horror, sesso, violenza, abuso sui minori, incesto, nazismo e molte altre cose indecenti e bizzarre, Pervert! è un lungometraggio per amanti di uno stile cartoonesco di fare cinema, come un Psyco (1960) passato attraverso il filtro distorto di Pink Flamingos (1972) di John Waters, Pervert! si colloca nella tradizione del cinema trasgressivo che utilizza l'eccesso come mezzo di decostruzione culturale. Non per tutti, ovviamente, ma nulla che un adulto non abbia già visto altrove... Si spera.
TRIVIA
Jonathan Yudis (1971) dixit: “Mistico, regista, agente immobiliare, consulente, autore, artista, attore, ministro interreligioso, yogi siromani certificato e padre di famiglia devoto sono alcuni nomi che hanno riempito la linea temporale della vita di Jonathan Yudis. […] La missione di Jonathan è abbracciare, incarnare ed esprimere la Coscienza Divina attraverso la creatività, la spiritualità, le arti e l'essere amorevole e presente. Vive con un "atteggiamento di gratitudine" sull'isola di Maui con sua moglie e i suoi figli. (jonyudis.com).
⟡ Il regista compare nei panni del meccanico nazista.
⟡ Vita peculiare quella di Mary Carey, al secolo Mary Ellen Cook, pornostar dalla voce simile a quella della cantante Mariah Carey. Mary nacque nel 1980, a Cleveland, in una famiglia disfunzionale: entrambi i genitori avevano problemi mentali, la madre era schizofrenica. A tre mesi, Mary fu affidata ai nonni. Quando i genitori divorziarono, la madre tornò a vivere con i genitori e con Mary, ma quest’ultima venne legalmente adottata dai nonni all’età di 7 anni. Quando Mary ebbe 16 anni, il nonno scoprì di avere un tumore ai polmoni e morì in pochi mesi, la nonna risultò malata di Parkinson. Mary, che voleva fare la ballerina, dovette rinunciare quando il suo corpo iniziò a svilupparsi e a trasformarla in una bionda procace. Lo stato mentale della madre si deteriorò ulteriorment; così, per stare a galla, Mary si dovette trovare un lavoro: modella per un sito per adulti, quindi spogliarellista e poi porno attrice. La sfortunata Mary aveva trovato il modo di fare molti soldi e c’è riuscita bene: insieme a Jenna Jameson divenne una delle più note star dell’hard. Tuttavia, Mary ha continuato ad avere problemi, so-prattutto connessi ad abuso di ansiolitici ed alcol combinati. Nello stesso di produzione del film, la Carey è stata arrestata poiché in un sexy show performato a Lakewood, Washington, si era toccata sessualmente i genitali, violando un'ordinanza degli strip club della città che proibisce ai ballerini di toccarsi (ma chi ha sporto denuncia!?); per questo reato, Mary ha patteggiato e ha ricevuto una condanna a 19 mesi, sospesa a condizione che non fosse accusata di alcun altro reato entro un anno. Già lanciatasi in politica nel 2003 e con risultati non pessimi, nel 2021, la Carey ha adottato l'acronimo MILF, che lei ha contributo a rendere noto, per lanciare il messaggio: Moderates and Independents for Liberation and Freedom.
Titolo originale
Id.
Regista:
Jonathan Yudis
Durata, fotografia
81', colore
Paese:
USA
2005
Scritto da Exxagon nell'anno 2009; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0
