Survival of the dead - l'Isola dei sopravvissuti
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Voto:
Un gruppo di paramilitari capeggiati da Sarge (Alan Van Sprang), dopo una serie di traversie, si dirige verso l'isola di Plum nella quale sembra essere situato un rifugio libero dagli zombi. In realtà, quell'isola è teatro di una storica faida fra due famiglie, quella degli O'Flynn e quella dei Muldoon. Sarge e soci finiranno fra l'incudine e il martello, dovendosi difendere sia dai morti viventi, ormai emigrati sull'isola, sia dai due capofamiglia, Seamus (Richard Fitzpatrick) e Patrick (Kenneth Welsh), che si odiano vicendevolmente.
LA RECE
Canto del cigno di Romero, epilogo un po' malinconico che chiude il cerchio sulla parabola romeriana dei morti viventi; non il suo film più memorabile ma ancora capace di leggere gli zombi come metafora della contemporanea crisi sociale.
Il primo decennio del 2000 ha visto un forte recupero dello zombi-horror, forse specchio di timori millenaristici in chiave post-moderna. Romero, che come tanti bravi e fortunati registi dei decenni addietro s'era un po' perso, vede tornare in auge le proprie creature e trova i fondi per proseguire il discorso iniziato con la Notte dei morti viventi (1968), discorso, in effetti, mai sopito. Nonostante gli anni, e a dispetto dell'imbattibile fascino dei precedenti film, pare proprio che Romero abbia ancora frecce al proprio arco, aiutato da un gruppo di attori in palla, soprattutto Van Sprang nei panni di un personaggio che è stato scritto in maniera particolarmente sfaccettata. Il riferimento dichiarato è il Grande paese (1958) di William Wyler, western in tema faida familiare, sul quale Romero innesta la sua consueta critica sociale: riflessioni sulla guerra, sull'immigrazione e sull'omofobia: una soldatessa lesbica si masturba mentre critica una società che ha ridotto al lumicino il genere femminile. L'anziano regista, però, si ricorda dello splatter un tempo copiosamente distribuito nei suoi lavori? Certo che sì. Fra effetti speciali classici e digitali non si va per il sottile e sia esplosioni che smembramenti sono ottimi e abbondanti, rendendo questa pellicola non adatta ai più sensibili. Si riconosce una certa ironia ma, di base, lo sguardo del regista rimane negativo, così come permane una visione dell'umano come creatura disumana. Il Romero di riferimento sta altrove; tuttavia, questo suo ultimo film, prima della morte avvenuta il 16 luglio 2017, è un decoroso addio che, per la cronaca, corse per il Leone d'Oro alla LXVI Mostra del cinema di Venezia, cosa rara per un horror.
TRIVIA
⟡ Il percorso di Romero rispetto agli zombi si compone di: la Notte dei morti viventi (1968), Zombi (1978), il Giorno degli zombi (1985); la Terra dei morti viventi (2005); le Cronache dei morti viventi (2007).
⟡ Romero aveva pianificato di produrre altri due sequel dopo questo film; il successivo si sarebbe chiamato Road of the dead.
⟡ Questo è il film di Romero di minor successo economico fra quelli a tema morti viventi.
Titolo originale
Survival of the dead
Regista:
George Andrew Romero
Durata, fotografia
90', colore
Paese:
USA, Canada
2009
Scritto da Exxagon nell'anno 2012 + TR; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0
