Van Helsing

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Voto:

Il cacciatore di mostri Van Helsing (Hugh Jackman) e il suo fido assistente Carl (David Wenham) si recano in Transilvania per scontrarsi con Dracula (Richard Roxburgh), le sue mogli e i licantropi. Gli eroi saranno affiancati da Anna Valerious (Kate Beckinsale) interes-sata a sconfiggere il Conte dal momento che la morte di questo garantirebbe alla sua famiglia l'entrata in Paradiso. Van Helsing scoprirà che Dracula sta macchinando per far nascere miriadi di figli e, a questo fine, gli serve il segreto della vita nascosto nel corpo del Mostro di Frankenstein (Shuler Hensley).

LA RECE

Come The Avengers per i supereroi, questo film applica la formula "crossover spettacolare" ai mostri Universal, anticipando l'era dei cinematic universe. Trattasi di spettacoloso minestrone action-horror che riunisce tutti i mostri classici della Universal in un'orgia di effetti speciali digitali e sequenze ipertrofiche. Il film sacrifica narrativa e coerenza per presentare un greatest hits mostruoso con budget mostruoso.

Roboante e ostentato minestrone horror-action che non si vergogna di fare dell’eccesso uno spettacolo per gli occhi, partendo, tra l’altro, da premesse ambiziose: riunire, in un'unica pellicola, il gotha dei vecchi mostri della Universal, tranne l'Uomo Invisibile... oppure c'era ma, d'altronde... Ci si era già provato tempo addietro - Frankenstein contro l'uomo lupo (1943), Al di là del mistero (1944) - ma mai nessuno aveva osato piazzare sullo stesso set Dracula, l'Uomo Lupo, il Mostro di Frankenstein, Igor, Van Helsing e altre amenità, ivi compreso Mr. Hyde che, scorrazzando su Notre Dame, rammenta pure il noto Gobbo. Insomma, un greatest hits della Universal. Il segreto per sopportare l’operazione un filo irrispettosa sta nel recuperare una logica anabolica e trattarla da scult pionieristico circa l’uso e l’abuso di SFX digitali, che poi si farà regola per i cinefumetti prossimi a venire. Sommers, che sa il fatto suo quando si tratta di intrattenimento, accetta una sceneggiatura fatta di frasi ad effetto che facciano da ponte tra una sequenza ipertrofica e l’altra, con attori di primo piano vestiti in costume (la Beckinsale bella per ballare il can-can) e presentazioni di armi efficaci come nei film di 007. Non si tratta del film che la Universal produce per farne una pietra miliare dell’horror ma come un maxi-rastrello per acchiappare i soldi da un pubblico critico ma divertito, visto che approcciarsi a Van Helsing con l’attesa di vedere un horror spaventoso o d’essai, o anche semplicemente di qualità, è un atteggiamento sbagliato a carico dello spettatore; basta guardare la locandina per farsi un’idea. La Universal fa bene i conti e, a monte di una spesa di 148 milioni di dollari, ne raggranella 300. Happy end. Van Helsing può andare in soffitta senza troppi rimpianti. Un film che per accontentare tutti ha finito per non piacere veramente a nessuno: non a coloro che non sopportano di vedere affiancate scenografie espressioniste e armi automatiche, né a quelli che le scenografie espressioniste manco sanno che sono. Io, che non ho troppa difficoltà a fare emergere il fanciullino interiore anche un po’ tocco, mi sono divertito; e poi, per la Universal ho un secolo d’affetto. Seguito da Van Helsing: the London assignment (2004), film d'animazione direct-to-video. E da non confondere, ma è difficile, con Van Helsing (2016-2021), serie tv con protagonista il discendente di Abraham Van Helsing, che si svolge in un futuro post-apocalittico; un poveristico Van Helsing (2021) diretto da Steve Lawson, e il fantahorror Van Helsing (2023).

TRIVIA

⟡ All'inizio del film, il logo della Universal diventa bianco e nero e prende fuoco dissolvendosi in una torcia tenuta in mano da un arrabbiatissimo paesano. Non compaiono titoli di testa, neppure il titolo del film; questi appaiono solo nei credits finali.

⟡ Il film è dedicato al padre del regista.

⟡ Sommers disse di aver deciso di cambiare il nome del protagonista da Abraham Van Helsing a Gabriel Van Helsing perché non intendeva avere il protagonista del film con un nome come Abraham. Lo scrittore Bram Stocker, che scrisse “Dracula”, creò quel personaggio dandogli il suo nome, infatti Bram è il diminutivo di Abraham.

⟡ I contenitori in cui vennero messe le pizze di pellicola poi distribuite nei cinema riportavano l'etichetta "The Vatican Detective".

⟡ Il laboratorio di Frankenstein fu arredato con strumenti medici d'epoca acquistati su eBay.

⟡ Van Helsing è palesemente un omaggio ai mostri della Universal creati fra gli anni '30 e '40, mentre l'inserimento di Mr. Hyde è una stranezza, dal momento che tale personaggio fu sfruttato inizialmente dalla rivale MGM. Tuttavia, nel 1953, la Universal inserì quel “mostro” nella commedia Gianni e Pinotto contro il dr. Jekyll.

⟡ Gli aiutanti di Dracula, i Duerghi, sarebbero trolls appartenenti al folklore tedesco.

⟡ La location in cui Van Helsing e Anna combattono contro le tre mogli di Dracula è il medesimo luogo in cui fu filmato Frankenstein (1931), Dracula (1931) e l'Uomo lupo (1941). Il posto è chiamato "la Corte dei Miracoli" ed è visibile nel tour guidato agli Universal Studios di Hollywood.

⟡ Il personaggio interpretato da David Wenham, Carl, prende il nome da Carl Laemmle, il boss della Universal ai tempi della creazione dei mostri classici.

⟡ La vendita dei DVD in Nord America portò, solo nella prima settimana, 65 milioni di dollari, cioè più della metà di quelli che erano stati gli incassi al botteghino nello stesso periodo di tempo.

⟡ Ci sono tre scene ben distinte in cui un licantropo cade dall'alto nell'acqua sottostante producendo uno "splash" leggero ma udibile; queste tre scene sono dei simpatici richiami a Wile E. Coyote.

⟡ Carl (David Wenham) sostiene che lui non deve rispettare il voto di castità perché è un frate e non un monaco. I frati, tuttavia, prendono gli stessi voti dei monaci (povertà, castità, ...) con l’unica differenza che i monaci stanno nei monasteri mentre i frati no.

⟡ Nel film si vede una mappa che mostra il percorso che la carrozza compie dai Carpazi a Budapest; la traiettoria mira a sud mentre quella città si trova ad ovest rispetto ai Carpazi.

⟡ Dracula cita Istanbul, tuttavia quel nome non fu usato prima del 1923 quando l'Impero Ottomano crollò e nacque la Turchia. Fino ad allora, Istanbul si chiamava Costantinopoli e solo dagli anni '60 apparve il nome Istanbul sulle mappe occidentali. Alcune mappe greche riportano ancora il nome Costantinopoli.

⟡ Pochi secondi prima di cadere nel pozzo sottostante il mulino incendiato, Anna (Kate Beckinsale) si beve una sorsata d'assenzio. Ora, chiunque abbia provato a bere l'assenzio sa che è impossibile farsi uno shottino senza avere degli effetti collaterali, se non altro a livello dell'espressione del viso, dal momento che l'assenzio fa 75°.

⟡ Nell'ultima scena, Van Helsing guarda il mare e vede il sole tramontare; nella scena successiva cavalca nella direzione opposta al mare e ha ancora di fronte il tramonto!

⟡ Ai tempi in cui si svolgono i fatti narrati nel film, la Transilvania non apparteneva alla Romania ma all'Ungheria; fu annessa alla Romania solo nel 1920.

⟡ Una delle scene finali vede Van Helsing trasformarsi da licantropo a uomo. Questa avrebbe dovuto essere una scena di nudo per Jackman. Il regista, però, pensò che la nudità dell'attore avrebbe distratto il pubblico non permettendogli di concentrarsi sul momento drammatico. La scena fu girata con l'attore nudo ma, in post produzione, venne coperto tramite computer grafica.

Titolo originale

Id.

Regista:

Stephen Sommers

Durata, fotografia

132', colore

Paese:

USA, Repubblica Ceca

Anno

2004

Scritto da Exxagon nell'anno 2010 + TR; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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