America di notte

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Voto:

Film documentaristico

LA RECE

Il sotto sotto genere del sexy-notturno (o sexy Mondo), ormai noiosetto ma con un suo peculiare valore storico.

Lo stesso anno di Mondo di notte, derivato dall’interesse suscitato da Europa di notte (1959), Scotese, forgiato dalla documentaristica al soldo dell’Istituto Luce, e dalla pittura sua grande passione, si lancia nel sotto-sotto-genere “sexy notturno” pre Mondo cane (1960) per illustrarci, con voce di Corrado Mantoni, tutta una serie di spettacolini pruriginosi (fra virgolette) che avreste potuto gustarvi nel continente americano degli anni Sessanta. Non solo New York City e i suoi mille neon ma anche Las Vegas, New Orleans e filmati di vecchie glorie del jazz e dello swing come Lu Elliott e, alla batteria, Lionel Hampton. Con l’inizio del secondo tempo, il film cambia zona americana e va nel centro sud, fra Mar dei Caraìbi (Corrado l’accento lo mette lì), Caracas, Indios venezuelani, il Messico di Vera Cruz, una generosa ripresa fra le gambe della ballerina di Trinidad che passa sotto il bastone basso del limbo, Cuba, Buenos Aires, Rio de Janeiro e le favelas che, nelle cineprese del tempo, parevano quasi un rustico e allegro villaggio vacanze. Si butta uno sguardo su posti del mondo allora davvero esotici ma è tutta una scusa per mostrare ballerine che mostravano il mostrabile, il tutto condito da una comicità che mette tenerezza. Ormai noiosetto alquanto, con il valore storico come unico punto qualificante. Interessante nota tecnica: il direttore della fotografia per le riprese dell’America del Nord era Massimo Dallamano che si farà conoscere anni dopo con pellicole a tinte fosche (Cosa avete fatto a Solange, 1972; la Polizia chiede aiuto, 1974; il Medaglione in-sanguinato, 1975).

TRIVIA

Giuseppe Maria Scotese (1916-2002) dixit: “Avemmo un successo enorme finché ci fu sequestrato il film, tra l’altro per una cosa stupida: io avevo costruito con elementi locali uno spettacolo in un teatro di Rio de Janeiro con musiche brasiliane e le più belle ragazze […] Ebbene, quando ad un certo punto c’era una ragazza figlia di genitori svedesi ma brasiliana, la collana si apriva sul seno piccolissimo e si vedeva per quattro o cinque fotogrammi un capezzolo” (Nocturno 100, 2010).
Regista:

Giuseppe Maria Scotese

Durata, fotografia

102', colore

Paese:

Italia

Anno

1960

Scritto da Exxagon nell'anno 2010; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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