la Casa nera
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Voto:
Il giovane Matto (Brandon Quintin Adams), un ragazzino di colore così soprannominato dalla sorella, è già ai ferri corti con la vita a causa di una mamma morente e di uno sfratto esecutivo sulla testa. Decide, quindi, di fare da spalla a Leroy (Ving Rhames), il ragazzo della sorella, per un tentativo di furto nella casa di una coppia di immobiliaristi che affamano tutto il quartiere. Va tutto per il peggio, e Matto si trova imprigionato in questa tetra casa stracolma di passaggi segreti, trappole, corridoi e sottoscala. I padroni di casa sono due folli fratelli (Everett McGill e Wendy Robie) che da tempo rapiscono bambini con l'insana volontà di allevare una discendenza perfetta.
LA RECE
Poco conosciuto film di Craven, tuttavia meritevole di rivalutazione. Fiaba nera moderna, con appunti di critica politica.
Wes Craven trae spunto da un fatto di cronaca che lo aveva turbato - due genitori che avevano segregato i figli in casa senza farli mai uscire - e costruisce un film solo in apparenza sempliciotto. La pellicola è immersa in una dimensione di critica sociale non indifferente e politicamente orientata: il protagonista è un bambino afroamericano socialmente disagiato, i padroni di casa rappresentano il capitalismo che sfrutta la massa, e quest'ultima si riapproprierà in modo letteralmente esplosivo di ciò che gli spetta; Matto finirà per essere Robin Hood per la sua gente. Da non trascurare la scena in cui il televisore trasmette le immagini del bombardamento USA sull'Iraq, riferimento critico per nulla velato. In ciò, la Casa nera si fa partecipe di una corrente di pellicole statunitensi coeve (Essi vivono, 1988 di Carpenter; the Stepfather: il Patrigno, 1987 di Ruben; Society: the horror, 1989 di Yuzna) particolarmente critiche verso la politica repubblicana di Reagan, prima, e di Bush padre, poi. In più, Craven struttura il tutto come una fiaba gotica moderna con pochi momenti di sangue, un bambino che deve fuggire dalle grinfie di due orchi, un tesoro di monete d'oro, una casa stregata con passaggi e cunicoli, mostri nella cantina e una vergine da liberare. Una certa ironia di fondo non riesce a stemperare completamente l'orrore che permea il film, il quale si conclude, però, in maniera semplicistica; qualcosa di più cinico di una chiusa platealmente anticapitalistica con un bambino supereroe avrebbe forse giovato. Gli attori, convincenti, sono volti noti: Leroy sarà in seguito il boss in Pulp fiction (1994) nonché il big cop ne l'Alba dei morti viventi (2004), mentre il papà orco che corre per casa come Leatherface ma vestito come lo storpio di Pulp Fiction, non solo lo abbiamo già odiato in Gunny (1986) di Eastwood, ma aveva fatto coppia con la matrigna Wendy Robie nel serial Twin Peaks (1990-1991) di Lynch; Brandon Quintin Adams, il giovane protagonista, era comparso in Moonwalker (1988) a fianco di Michael Jackson. La vera primadonna del film è, però, la casa, un vero labirinto del terrore. De la Casa nera di Wes Craven si parlò poco, e ora per nulla, a vantaggio di Nightmare - dal profondo della notte (1984) o Scream (1996), quando, in realtà, avrebbe meritato più d'attenzione. Film intelligente che potrebbe aver influenzato i Trasgressori (1992) di Walter Hill e Candyman (1992) di Bernard Rose.
TRIVIA
⟡ Durante tutto il film, la coppia criminale non si chiama mai per nome. Tuttavia, quando Alice attacca la donna, quest'ultima chiama il fratello Eldon. Dal momento che la targa davanti a casa riporta la scritta "Robeson funeral home", possiamo almeno ricostruire il nome dell'uomo: Eldon Robeson.
⟡ L'esordiente attore Sean Whalen interpreta Roach, ragazzino di 15 anni, pura avendo, ai tempi, 27 anni.
⟡ L'episodio Mosley Lane del serial Criminal Minds (2010) è molto simile a la Casa nera; racconta, infatti, di una coppia di coniugi che gestisce un'agenzia di pompe funebri e rapisce i bambini; è molto simile anche l'aspetto delle due interpreti negative.
⟡ Poco prima della sua morte avvenuta nel 2015, Wes Craven stava lavorando a un adattamento televisivo di questo film.
⟡ L'attrice Robie ha dichiarato che la Casa nera è il progetto al quale ha preferito lavorare e il set sul quale si è più divertita
Titolo originale
The People Under the Stairs
Regista:
Wes Craven
Durata, fotografia
102', colore
Paese:
USA
1991
Scritto da Exxagon nell'anno 2011; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0
