il Castello Maledetto
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Voto:
Tom Penderel (Tom Poston), americano trapiantato a Londra, vende un'auto al suo strano coinquilino, Casper Femm (Peter Bull); quest’ultimo gli chiede di portargli l’autovettura alla sua Femm House di Dartmoor, una villa che, tuttavia, si rivelerà tetra e persa in una zona paludosa. Qui, Tom farà, però, la conoscenza della famiglia Femm, legata a quella lugubre magione dal testamento lasciato dal loro antenato pirata che prevede che, se qualcuno di loro se ne va dal luogo e non torna entro la mezzanotte verrà diseredato. La dolce Cecily (Janette Scott) esorta Tom ad andarsene prima che sia troppo tardi ma Tom resta per scoprire che una mano misteriosa sta uccidendo gli altri membri della famiglia, ed anche lui è in pericolo.

LA RECE
Collaborazione Hammer-Castle fallimentare per l'eccessivo peso comico che affossa l'atmosfera gotica, risultando in uno dei film Hammer meno riusciti nonostante le premesse interessanti. Tuttavia, non buttiamo via il bambino con l’acqua sporca.
Strana joint-venture, fra la Hammer Film inglese e il “Maestro del Gimmick” William Castle, per ridurre cinematograficamente la seconda volta (il Castello Maledetto, 1932) il racconto “the Old Dark House” di J.B. Priestley. Il tono comedy di questa faccenda orrorifica interpreta correttamente lo specifico sottogenere, che ha lo stesso nome del romanzo sopracitato, e che trova in antiche pellicole come the Bat (1926) uno dei primissimi esempi di gotico con manifeste venature horror da declinarsi in una vecchia, ampia e sinistra magione. Sfortunatamente, il tono marcatamente ironico del film, che in alcuni frangenti sembra ricordare persino certi vecchi film Disney o le avventure di Bob Hope nel remake il Fantasma di mezzanotte (1939), affossa l’atmosfera sinistra della casa che aveva indubbiamente delle potenzialità; tutto ciò, finisce per fare de il Castello Maledetto uno dei film Hammer meno noti e meno guardati, anche perché privo dei suoi noti volti di richiamo: Peter Cushing e Christopher Lee. Interessanti, però, le basi sulle quali fu progettato. Il film originale del 1932 di James Whale era diventato una rarità, anzi, venne considerato perduto per anni, cosa che ne amplificò enormemente la fama. Fu Curtis Harrington, regista e amico di Whale, a recuperarlo e, oltretutto, gli Universal Studios, nel 1957, persero i diritti sul romanzo di Priestley, rendendolo una delle poche proprietà prestigiose del periodo classico usufruibili in ambito horror. La Hammer, probabilmente, voleva rinforzare la propria presenza negli States. La Columbia Pictures, dal canto suo, poteva spostarsi a lavorare nei Bray Studios inglesi, dei quali, oltretutto, negli anni Cinquanta, aveva acquistato una quota del 49% per salvarli dalla chiusura. Il film, però, adattato da Robert Dillon, venne da subito messo in dubbio nelle sue intenzioni e nella sua forma. Boris Karloff, protagonista dell'originale del 1932, decise di non partecipare al progetto, trovando inadatto l’eccessivo peso dato alla commedia rispetto all’horror. Il volto del protagonista, quindi, divenne quello di Tom Poston, attore di tutt'altra indole e con un radioso futuro nelle serie tv. Al suo fianco, oltre ad un manipolo di buoni caratteristi, la deliziosa Janette Scott (L'invasione dei mostri verdi, 1962) che l’anno dopo sarà protagonista de il Rifugio dei dannati (1963) uno psycho-thriller la cui influenza derivata dal lavoro di Hitchcock del 1960 è condivisa dal finale del Castello Maledetto Data la tiepida ricezione da parte del pubblico e le stroncature della critica, tutti poco convinti per i due registri del film mal accordati, i due partner inglesi e americani frenarono sulla diffusione del film. La Hammer tenne la pellicola in fondo al cassetto fino al 1966, per poi distribuirla in UK insensatamente censurata di ben 9 minuti; la Columbia Pictures, dal canto suo, distribuì the Old Dark House nel 1963 sul territorio USA ma lo presentò in bianco e nero, probabilmente per risparmiare sulle stampe, dato che il film era stato girato a colori. Peccato. Si tratta dell’occasione sprecata di offrire un prodotto che poteva giovarsi di una location sinistra integrando quadretti grotteschi e ironici, ma evitando, come invece si è fatto, troppe situazioni che arrivano fino allo slapstick (vedi scena in cantina con il carbone e le corde). Forse, potrebbe essere un buon horror da mostrare ad un bambino. Per gli adulti, invece, migliori soluzioni, pur ancora comedy-horror, sono: Invito a cena con delitto (1976) e Signori, il delitto è servito (1985). Comunque, un certo obliquo fascino, il film, lo ha, e chi ama il genere Old Dark House potrebbe gradire questo simpatico pasticcio anche di più della media.
TRIVIA
William "Castle" Schloss (1914-1977) dixit circa la lavorazione del film la Signora di Shangai (1947): “Orson mi prese da parte e mi disse che aveva terminato le riprese ad Acapulco e voleva che il cast e la troupe tornassero a Hollywood, dove avrebbe ripreso le riprese. Ero felicissimo, finché non mi disse che dovevo rimanere per girare altre scene. "Primi piani di insetti, serpenti, iguane, qualsiasi rettile si possa trovare nella giungla." Ora sono un regista di rettili e insegno a recitare a serpenti e iguane.” (IMDb.com).
⟡Castle rimase così deluso dal film, e tanto più dalle critiche ricevute da critica e pubblico, che non lo menzionò nella sua autobiografia scritta nel 1976.
⟡ Uno dei nomi più importanti che partecipò al film appare solo nei titoli di coda, e si tratta della mano che disegna fisicamente i titoli di coda: è quella di Charles Addams, il creatore de La famiglia Addams, che ha fatto la sua prima apparizione sullo schermo non molto tempo dopo con la serie tv La famiglia Addams (1964-6).
⟡ Oakley Court, il castello esterno, è lo stesso utilizzato in The Rocky Horror Picture Show (1975).
⟡ Sebbene Joyce Grenfell interpreti la madre di Peter Bull in questo film, in realtà aveva solo due anni più di lui.
Fast rating
Titolo originale
the Old Dark House
Regista:
William Castle
Durata, fotografia
86', colore
Paese:
USA, UK
1962
Scritto da Exxagon nel settembre 2025 + TR; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0