Clownado

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Voto:

Il clown Big Ronnie (lohn O'Hara) becca la moglie Savanna (Rachel Lagen) fra le braccia di un altro uomo, e lo uccide, minacciandola di far passare l'omicidio come suo. Savanna, disperata, si rivolge ad un'amica strega che lancia una maledizione tale per cui un tornado sfracella Big Ronnie e i suoi complici clown. Intanto, il cacciatore Fidelis (Bobby Westrick) carica in macchina un imitatore di Elvis; ai due si unisce un'attempata stripper licenziata di fresco e la teenager Rachel (Sierra Stodden). Tutto il gruppo verrà raggiunto da un tornado che porta con sé Big Ronnie ed accoliti ormai in stato di possessione demoniaca.

LA RECE

Siamo al limite dello Z-movie ma si apprezza l'entusiasmo (parzialmente) contagioso di chi ha lavorato a questo film dal soggetto folle. Il film evita lo "sconsiglio" proprio per questo fattore.

B-movie, ai limiti dello Z, realizzato da quel trafficone di Todd Sheets (Zombie bloodbath, 1993) che, ridendo e scherzando, va avanti eroicamente a lavorare dagli Ottanta con budget ridotti per realizzare una sua visione artistica che recupera il cinema di genere anche italiano; il poster de la Ragazza che sapeva troppo (1963), visibile in una scena del film, e la dedica a Lucio Fulci nei credits finali confermano. L'idea pare quella di prendere il fortunato filone horror dei clown cattivi - ne esistono di davvero buoni? - e dargli un titolo che giochi con il fortunato prodotto della The Asylum: Sharknado benché il prodotto di Sheets appaia ben più sbaraccato della pellicola del 2013 che, già di suo, era non poco baraccona. D'altra parte, da Clownado emerge un'energia realizzativa non comune, seppur caotica, e la consapevolezza di realizzare un'assurdità di stampo trash che consente l'inserimento di elementi bizzarri e splatter piacevoli benché non ottimamente realizzati: un nano clown che viene partorito da una donna e che inseguirà i nostri eroi su uno scooter per disabili (credo), capezzoli con i denti e frattaglie assortite. Presenza semi-cult dell'ormai attempata scream queen Linnea Quigley (il Ritorno dei morti viventi, 1985; Creepozoids, 1987; Hollywood chainsaw hookers, 1988), e un protagonista maschile che ricorda il nostro comico Ugo Dighero. Qualche scena di nudo mostra donne che, coerentemente con la produzione, non sono super-modelle. Film di cui si può evitare benissimo la visione e certo non buono per lo spettatore mainstream, però l'entusiasmo dei partecipanti è innegabile e il tema è assolutamente sopra le righe. Dopo un po', comunque, si spera si sbrighino ad arrivare alla fine.

TRIVIA

⟡ Nessun dato, per ora.

Titolo originale

Id.

Regista:

Todd Sheets

Durata, fotografia

99', colore

Paese:

USA

Anno

2018

Scritto da Exxagon nell'anno 2020; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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