il Collezionista di occhi

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Voto:

Un gruppo di giovani delinquenti viene mandato al decadente Blackwell Hotel per dare una rassettata alla struttura. Nel tetro albergo si nasconde Jacob Goodnight (Glenn Jacobs), un pazzo dal fisico enorme che ha preso troppo sul serio il detto "gli occhi sono lo specchio dell'anima". Insieme ai ragazzi c'è anche Williams (Steven Vidler), il poliziotto che anni prima era riuscito a ferire Jacob e, nell'impresa, aveva perso una mano. Tutti dovranno cercare di difendersi dal folle, la cui presenza è preannunciata dalle mosche.

LA RECE

Tentativo di creare una nuova icona slasher non andato a buon fine. Sarà che gli spunti originali in scrittura mancano? Sarà che Kane non ha il fisico per vestire i panni dell'eroe horror?

Prodotto dalla Lionsgate in collaborazione con la WWE (World Wrestling Entertainment), il Collezionista di occhi è uno slasher parecchio derivativo che piazza in primo piano la fisicità abnorme del wrestler Kane, al secolo Glenn Jacobs. Sulla sedia della regia Gregory Dark che qui esordisce con l'horror dopo un passato videoclipparo di livello per Britney Spears, Xzibit e i Bone Thugs-N-Harmony e, prima ancora, regista di film porno. Sfortunatamente, Dark, in See no evil, tradisce nello stile solo il suo passato più recente. In evidente deferenza rispetto ai cliché dello slasher anni '80, il film non è altro che una novantina di minuti in cui il solito psicopatico corre dietro ai soliti ragazzi, questa volta anche più antipatici della media. Riferimenti più o meno palesi rimandano a Carrie - lo sguardo di Satana (1976), Venerdì 13 (1980), Psyco (1960), lo Squartatore di Los Angeles (1978); mentre la fotografia desaturata e la ricostruzione scenografica ricordano il remake Non aprite quella porta (2003). Quello che manca è una genuina tensione, dal momento che i cliché ammorbano la pellicola ed è difficile essere sorpresi dalle imprese di Jacob che si aggira maestoso e implacabile per l'hotel con la stessa andatura di Jason Voorhees. Non manca lo splatter che viene spiattellato fin dall'inizio in dosi abbondanti con un braccio mozzato e un primissimo piano di un occhio deorbitato con tanto di ripresa che penetra nella scatola cranica permettendoci di scoprire che l'orbita oculare è più ampia di alcuni monolocali in cui la gente è costretta ad abitare spendendo un occhio della testa. Meno esaltanti e molto compiaciute le immagini di vasellame in cui il maniaco tiene i bulbi in salamoia, e certi effetti digitali manieristici che scopiazzano lo stile di C.S.I. Il villain strappa le carni con un uncino, sbatacchia le sue vittime contro i muri, solleva tutti per il collo per mostrare la sua potenza di wrestler e, come impone il titolo, strappa bulbi oculari. Il muto e digrignante Jacob è, almeno nelle intenzioni, pronto a diventare una nuova icona slasher, tanto più che la sua natura immortale e demoniaca è sottolineata dalle mosche che, come sanno tutti i satanisti della prima ora, sono legate al Maligno dato che Belzebù, o meglio Baal-ze-bub, è il Signore delle Mosche. Questa l'intenzione, così come intenzione sarebbe quella di lanciare nello stardom horror il pesante wrestler Kane, cosa che non avverrà nonostante la reiterazione de il Collezionista di occhi 2 (2014) preannunciata in questo primo film da un secondo finale post credits. Per il sequel vengono chiamate le due gemelle Jen e Sylvia Soska fattesi notare per alcuni lavori di un certo gusto (American Mary, 2012). Pare che le due, che si divertono a spingere un'immagine di goth-queens, abbiano lasciato la poetica weird a casa per realizzare questo sveltina-movie routinario (15 giorni di riprese) che non porta davvero nulla di nuovo ai meccanismi dello slasher di quelli già rodati a inizio anni '80. Scena clou: a Tamara (Katharine Isabelle) viene tagliata la gola al rallenty. Buono il cast, soprattutto il cattivo interpretato da Glenn "Kane" Jacobs, qui ancor più cattivo che pria.

TRIVIA

Gregory Hippolyte "Dark" Brown (1957) dixit: "Dopo Se7en, è stato molto difficile fare un thriller perché i prodotti televisivi fanno un ottimo lavoro. E così, ora, chi cerca di produrre un thriller, tende a inserire un tocco soprannaturale perché è difficile battere la tv nel thriller puro".

⟡ Nessun dato, per ora.

Titolo originale

See no evil

Regista:

Gregory Dark

Durata, fotografia

84', colore

Paese:

USA

Anno

2006

Scritto da Exxagon nell'anno 2010; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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