...E la notte si tinse di sangue

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Voto:

Il veterano del Vietnam Cain Adamson (Mathieu Carrière) girovaga a Belfast senza meta. Verrà ospitato per un semplice pasto da un gruppo di infermiere che coabitano. La stessa notte, l'uomo si recherà nella casa delle donne, le sevizierà e le ucciderà.

LA RECE

Un certo sottofondo autoriale e di critica sociale c'è; poi, però, tutto si perde nell'exploitation e la pellicola si riduce ad un erotico-sadico.

A metà fra l'exploitation e la critica sociale, questo film del regista canadese Héroux si pose sui binari di pellicole quali l'Ultima casa a sinistra (1972) ma senza l'elemento "revenge", ovvero rendendosi molto simile ad Angeli violati (1967). La location scelta, Belfast, non è casuale. Si tratta di una città, ai tempi, scossa dagli scontri fra il governo inglese e gli indipendentisti irlandesi. Il veterano del Vietnam che torna dai campi di battaglia disturbato nella psiche risuona con un ambiente violento e instabile; nemmeno uno dei luoghi che dovrebbe essere sicuro e pacifico, una chiesa, è esente da attentati. Va da sé che l'uomo in cerca di pace, quella che sembra esprimere nel primo contatto con le ragazze, è, in realtà, permeabile all'ambiente in cui vive così come l'ambiente è specchio delle agitazioni interiori dell'uomo. La crudezza realizzativa e l'essenziale regia di Héroux, almeno nella prima parte, rendono bene lo squallore della situazione sociale e della storia in divenire, anche se l'attore Carrière non è esattamente il veterano del Vietnam più credibile che si sia visto al cinema. La seconda parte, nella quale il killer diventa tale, preme sul pedale del sadismo e del sesso e, provvidenzialmente per lo spettatore amante dell'exploitation, Cain non si limita a uccidere le donne ma le obbliga a spogliarsi e ad avere rapporti saffici. A questo punto, tutta la precedente costruzione intellettuale si va ad arenare fra tette, pubi boscosi e omicidi ma il film è, prima di tutto, un horror exploitation e la cosa né stupisce né disturba. Capito il gioco del sadico vs le povere infermierine, le torture vengono presto a noia; chi ha qualche dimestichezza con l'exploitation ha già visto tutto. In ogni caso, il killer non "esagera" e, quindi, la storia non degenera nello splatter. Il risultato è che ...E la notte si tinse di sangue, titolo della distribuzione italiana che vorrebbe richiamare il giallo, come film riesce a metà. A parte il protagonista che non colpisce favorevolmente, si segnala, fra il gruppo di infermiere, la presenza di Leonora Fani (Giallo a Venezia, 1979) ed Ely Galleani (5 bambole per la luna d'agosto, 1970; una Lucertola con la pelle di donna, 1971; Nero veneziano, 1978). Vale una visione per gli amanti del cinema di genere in cerca di qualcosa di diverso.

TRIVIA

⟡ Nessun dato, per ora.

Titolo originale

Born for Hell

Regista:

Denis Héroux, Géza von Radványi

Durata, fotografia

92', colore

Paese:

Canada, Francia, Germania, Italia

Anno

1975

Scritto da Exxagon nell'anno 2012; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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