the Evictors

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Voto:

1942. Ben (Michael Parks) e Ruth Watkins (Jessica Harper) trovano una grande casa di loro gradimento in Louisiana. La fatica di integrarsi con la gente del luogo si fa improba quando Ruth inizia a subire delle aggressioni connesse all’oscuro passato dello stabile.

LA RECE

Sonnecchioso drama-crime dai sottesi psicopatologici e forse magici. Tutto sulle spalle di Jessica Harper con il plus dell'atmosfera del luogo. Tratto da una storia vera. Davvero? Comprensibilmente nel dimenticatoio.

Horror minore, ma non malfatto, da quel Pierce produttore e regista della Louisiana che, proprio nei drive-in di quei luoghi, riscosse un certo successo con prodotti di serie-B ma che divenne poi famoso per il docudramma the Legend of Boggy Creek (1972) che sbancò i botteghini USA. Inoltre, Pierce è ancor più famoso per aver scritto la stranota frase “Go ahead, make my day”, resa in italiano con “Coraggio, fatti ammazzare”, pronunciata da Clint Eastwood nel film del 1983. In the Evictors si cerca una strana sintesi fra il crime (con chiaro riferimento a Bonnie e Clyde), il genere old-dark-house ed elementi di psicopatologia hitcockiana alla Psyco (1960). Tutto finisce sul groppone recitativo della graziosa Jessica Harper che torna al lungometraggio dopo Suspiria (1977) e una fase di soli prodotti televisivi. Che il soggetto del film sia tratto da una storia vera c’è da compiere atto di fede; se mai fosse, si tratterebbe di un mero spunto, anche perché la suggestione che the Evictors vorrebbe indurre, soprattutto in chiusura, è quella del caseggiato maledetto come il coevo Amityville horror (1979) e il giro torbido di familiari visti in Non aprite quella porta (1974). Tutto si svolge secondo paradigmi abbastanza risaputi e semplici, compreso il colpo di scena finale, ma il tridente attoriale è valido e innestato nella solita “gradevole” atmosfera degli Stati del sud che nascondono del marcio in ogni angolo. A forza lo facciamo rientrare nel genere backwood brutality, dato che trattasi di orrore chiaramente connesso ad un ecosistema provinciale torbidissimo, esattamente come sarà per American gothic (1987). Ad ogni modo, film dimenticato ed è difficile che venga recuperato, anche perché il suo ritmo indolente non ne fa un prodotto appetibile per gli spettatori moderni. Di Pierce meglio la Città che aveva paura (1976).

TRIVIA

Charles Bryant Pierce (1938-2010) dixit: “Nessuno mi dirà mai cosa fare nel mio film. È il mio film!” (IMDb.com).

⟡ Nessun dato, per ora.

Titolo originale

Id.

Regista:

Charles B. Pierce

Durata, fotografia

92', colore

Paese:

USA

Anno

1979

Scritto da Exxagon nell'anno 2018; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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