il Mostro della strada di campagna
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Voto:
Cathy (Michele Dotrice) e Jane (Pamela Franklin) girano in bicicletta per le campagne inglesi. Dopo un litigio, Jane scompare e una vecchia storia di stupro e omicidio che infesta ancora la zona assume dei sinistri connotati. Cathy incontra Paul (Sandor Elès) che dice di essere un detective e promette di aiutarla, tuttavia la ragazza pensa che Paul possa essere il killer.
LA RECE
In un contesto sorprendentemente minimalista, Fuest e compagni ordiscono un thriller che intuisce il potenziale orrorifico della campagna, nella quale un quadro quasi idilliaco si trasforma in un incubo alla luce del sole. Da recuperare e, in parte, recuperato.
In un lungo e pigro pomeriggio nella soleggiata campagna della Francia settentrionale, Robert Fuest girò il suo secondo film, un sinistro thriller che anticipava per molti versi l'orrore del backwood brutality americano (un Tranquillo weekend di paura, 1972; Non aprite quella porta, 1972) ma anche altre pellicole di rottura tipo Cane di paglia (1971) e l'Ultima casa a sinistra (1972) nella misura in cui la libertà sessuale della generazione Seventy trova un rispecchiamento distorto e mortifero nella selvaggia bestialità degli istinti di chi sta ai margini della società. Questa storia di due giovani donne alle prese con uno psicopatico di provincia e con autoctoni non troppo comunicativi prende il via dalla penna di Brian Clemens e Terry Nation, colleghi di Fuest ai tempi del telefilm the Avengers (1962-‘69). Dopo il Mostro della strada di campagna, il regista realizzerà due classici dell'orrore (l'Abominevolo dottor Phybes, 1971, e Frustrazione, 1972), pellicole che fecero ben sperare per il futuro di Fuest benché, poi, finì per tornare a lavorare per la televisione. And soon the darkness, con una spesa assai contenuta e con qualche lentezza di troppo, comprensibilmente studiata per contrarre i costi, riesce a farsi ricordare come un buon pezzo di cinema anche se, ai tempi dell'uscita nelle sale, il pubblico non ne fece un successo e la pellicola sparì per diversi anni. Recuperato grazie alla comunicazione fra cinefili, il Mostro della strada di campagna è una storia che si fa forte dell'incomunicabilità fra la protagonista e il mondo che la circonda, un'ambiente rurale oscuro benché battuto dal sole, un luogo che diventa personaggio abitato da personaggi anch'essi ambigui a partire dal detective Paul. Pure Cathy, tuttavia, risulta ambigua per le sue idee pregiudizievoli. Fuest riesce a permeare la pellicola di un forte senso di alienazione perché, a meno che non si sia francofoni, lo spettatore assiste a dialoghi non doppiati di cui coglie solo parole sparse, al punto che, strano a dirsi, la morbidal ingua francese inizia a suonare anch'essa sinistra. Atipico, silenzioso, forse un po' statico, il Mostro della strada di campagna sa creare tensione con pochi mezzi cercando di sviare lo spettatore dalla soluzione del caso, benché lo script ricalchi diversi altri psycho-thriller; il finale, infatti, non funziona bene oggi come probabilmente non funzionò bene allora. C'è qualcosa di profondamente disturbante, e enormemente seminale se si pensa a pellicole di molto successive tipo Hostel (2005), nel modo in cui il film trasforma un tour ciclistico europeo, un rito di passaggio vacanziero della middle class, in un viaggio nell'orrore. Film particolare e da recuperare. Nel 2010 uscì il remake USA, And soon the darkness, in cui le due protagoniste inglesi diventano statunitensi e al posto della Francia c'è l'Argentina. Non è la stessa cosa.
TRIVIA
⟡ La crew che lavorò al film era praticamente la medesima che partecipò alla produzione del serial the Avengers (1961-1969).
⟡ John Carpenter ha citato questo film come una delle influenze per Halloween (1978), specialmente per quanto riguarda la gestione della suspense in spazi aperti.
Titolo originale
And Soon The Darkness
Regista:
Robert Fuest
Durata, fotografia
99', colore
Paese:
UK
1970
Scritto da Exxagon nell'anno 2014; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0
