Pandorum - l'universo parallelo
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Voto:
Anno 2174, la Terra è sovraffollata e gli esseri umani hanno bisogno di un altro luogo da colonizzare; la scoperta del pianeta Tanis offre una soluzione. La gigantesca astronave Elysium viene spedita nello spazio in direzione del pianeta con migliaia di persone in stato di ipersonno. Il Caporale Bower (Ben Foster) e il tenente Payton (Dennis Quaid) si riprendono dall'ipersonno in stato confusionale, dovendo, oltretutto, gestire l'astronave a corto di energia e infestata da creature mostruose.
LA RECE
Fantahorror derivativo diretto con competenza dal tedesco Alvart ma senza lasciare un'impronta memorabile. Nonostante un'intrigante parte iniziale che sviluppa un'atmosfera mystery, la trama non mantiene le promesse di complessità che sembrava suggerire, deludendo le aspettative di paradossi spazio-temporali.
Minestrone di precedenti pellicole fantascientifiche finanziato da quel trafficone di Paul W.S. Anderson (Resident evil, 2002) e diretto dal tedesco Alvart ancora fresco di Case 39 (2009) il quale, scrivendo pure il soggetto, dimostra la sua discreta cultura in ambito fantahorror e, dopo tutto, una certa competenza registica. In un ambiente troppo simile alla Nostromo di Alien (1979) si diparte un’intrigante storia mystery-sci-fi con pochi protagonisti sulla scena a ricostruire il loro passato recente, così come fu per Cube - il Cubo (1997) e Identità (2003). Le domande che cercano risposta sono molte sull’astronave in viaggio per raggiungere il pianeta Tanis sul quale l’umanità potrà realizzare un nuovo futuro dopo che la Terra si è sovrappopolata come il bagno di casa mia quando tocca a me. Se il volto più noto è quello di Dannis Quaid, il vero eroe è, però, il caporale Bower che inizia il lungo viaggio nella Terra di Mezzo dell’astronave Elysium strisciando nei cunicoli d’areazione come un futuristico John McClane; passa poco tempo prima che l'uomo incroci i troll della situazione e pure alcuni superstiti che da tempo si aggirano per i luridi corridoi, cercando di evitare di essere mangiati vivi: c’è l’orientale che non parla inglese ma che rotea il bastone come un monaco Shaolin, e c’è pure una bella biologa che mena forte come Alice in Resident evil. Nel viaggio, inframezzato dal nullafacente Quaid che domanda sempre al walkie-talkie “tutto bene?”, i nostri eroi incroceranno un cuoco sfasato che, come un camuno, ha disegnato sui muri tutta la storia dell’umanità che abita l’Elysium e che illustrerà a loro, e a noi, i più torbidi segreti dell’animo umano. Bruciato il fattore mystery, rimane la resa dei conti con i mostri-umani simili a quelli di the Descent - discesa nelle tenebre (2005); tutto ciò, prima che a qualcuno inizi a patire gli effetti di Pandorum, ovvero la sindrome di disorientamento dell’astronauta. La prima parte del film si rivela derivativa ma intrigante e ben realizzata, tale da non abbassarsi sotto la media degli innumerevoli cloni di Alien. L’assurdo, tuttavia, è che lo spettatore, in cerca di intrecci complessi e paradossi spazio-temporali che il film non proporrà (ingannevole il sottotitolo italiano) tenderà a interpretare gli accadimenti in forme più complesse di quanto, in effetti, la pellicola proponga. Film scansafatiche che toccherà solo vagamente alcuni estremi filosofico-fisici stile Punto di non ritorno (1997) e che, invece, cercherà di imboccare percorsi di comprovato successo già a partire dal titolo che richiama Avatar (2009). Moderata la sorpresa finale, così come i livelli di sangue e di violenza in un film dal quale ci si aspettava un po’ di più. La professionalità nella messa in scena non si discute, e una certa dose di intrattenimento pure, però nessuna impronta viene lasciata. Se devo guardare un fantahorror patinato con un plot così così, allora mi rivedo Sunshine (2007) o Prometeus (2012).
TRIVIA
Christian Alvart (1974) dixit: “La cosa più importante è che la cinepresa racconti la storia, è il suo linguaggio, la storia viene raccontata tramite immagini, quindi non può essere un lavoro casuale. Odio le riprese di riempimento. Ho sempre usato gli storyboard e non voglio che le coincidenze abbiano un ruolo più importante di quello che sono, cioè coincidenze. Lo spettatore deve sentire la posizione del regista come narratore” (cineuropa.org).
⟡ Il film era stato inizialmente pensato come un low-budget da 200.000 dollari da girarsi in una fabbrica di carta abbandonata con attori sconosciuti, finché la Impact Pictures non si mostrò interessata al progetto. Lo sceneggiatore e creatore del soggetto, Travis Milloy, non pensava che un racconto così oscuro avrebbe mai attirato l'attenzione delle major. Lo script originario di Milloy riguardava un'astronave prigione nella quale Nadia e Manh erano detenuti, e Bower era un uomo libero che, però, non si fidava di nessuno. Il regista Alvart fu stupito, una volta che gli fu consegnato lo script, nel notare quanto quello fosse simile ad un soggetto che lui aveva scritto (No Where) relativo ad alcuni astronauti che soffrivano di amnesia. Alvart decise che i due soggetti si sarebbero dovuti fondere, cosa approvata da Milloy.
⟡ Il film, girato ai Babelsberg Studios di Berlino, è stato un discreto flop al botteghino: costato circa 33 milioni di dollari ne ha globalmente incassati circa 20. Ciò ha bloccato il progetto originario che voleva Pandorum come il primo film di una trilogia.
⟡ Pandorum è il sesto film ad essere stato proiettato in cinema che adottano la tecnologia D-BOX la quale genera gli MFX. Si tratta di un software che analizza i suoni del film e, interpretandoli, li trasferisce come stimoli meccanici alle sedie sulle quali si siedono gli spettatori. Queste sedie, all'interno, hanno meccanismi che possono far percepire allo spettatore degli ondeggiamenti, scossoni, etc. Questa tecnologia è in vendita anche per l'home cinema: occorre acquistare la sedia, il lettore apposito e il decodificatore.
⟡ L'attore Ben Foster recita brevemente nel film con suo fratello Jon; quest'ultimo è il colono che si sveglia dall'ipersonno per essere subito sbranato dai mostri senza che Bower possa aiutarlo.
⟡ Ben Foster ha mangiato una vera cavalletta come si vede nel film. È stato lo stesso attore a insistere che l'animale fosse reale.
⟡ André Hennicke, che nel film ha il ruolo del capo cacciatore, compare nel film senza trucco nei panni del comandante della Elysium nella scena iniziale.
⟡ Il bambino mostruoso è stato interpretato da Asia Luna Mohmand, figlia del regista.
⟡ Il nome dell'astronave Elysium viene dai Campi Elisi di greca memoria, luogo della mitologia in cui gli eroi, una volta morti, venivano portati per vivere in uno stato di perfetta serenità.
Titolo originale
Id.
Regista:
Christian Alvart
Durata, fotografia
108', colore
Paese:
Germania, UK
2009
Scritto da Exxagon nell'anno 2013; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0
