Schramm
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Voto:
Lothar Schramm (Florian Koerner von Gustorf) è a terra in una pozza di sangue. In tale momento terminale, l'uomo viene investito da alcuni ricordi della propria vita: la sua furia omicida, le sue ossessioni sessuali, la solitudine e la relazione con Marianne (Monica M.), la prostituta della porta accanto.
LA RECE
Nella mente di un serial killer solitario attraverso una combinazione di ricercatezze artistiche, sessualità perversa e violenza grafica, reminiscente del classico Henry: Portrait of a Serial Killer. Il focus non tanto sugli omicidi quanto sulla profonda miseria esistenziale del protagonista, risultando uno dei film più lineari e significativi dell'intera filmografia del regista tedesco. Non essenziale ma sicuramente interessante per lo spettatore che sfida le convenzioni.
Ultimo film di Buttgereit prima della dirittura verso le produzioni televisive. Diversi appassionati rimpiangono questo regista dell'eccesso che, con opere estreme e intimiste (Nekromantik, 1987; der Todesking, 1989; Nekromantik 2, 1991), ha ispirato almeno due delle nuove leve teutoniche dell'eccesso: Olaf lttenbach (Premutos - l'angelo caduto, 1997) e Andreas Schnaas (Violent shit, 1989). Buttgereit cedette alla lusinga del filone serial killer che imperversava negli anni '90 trattandolo, però, secondo il proprio gusto, ovvero una miscela di ricercatezze artistiche, sessualità perversa e sangue. Lothar non è il solito serial killer, così come Schramm non è il solito film che mette in scena le imprese di un killer. Sarebbero più di dodici le donne uccise dal protagonista ma a noi è dato di vedere solo due omicidi, in quanto non è l'atto omicida il pivot della pellicola bensì la mente di Lothar, ciò che vive, soprattutto la sua profonda miseria esistenziale. Schramm è, prima di tutto, la storia di un uomo solo, delle sue peculiari abitudini sessuali fenomeno accessorio di quella solitudine e, contemporaneamente, origine di esse. Con qualche pretensione arty ma distante dal cinema d'essai, Buttgereit fa della solitudine del protagonista un'occasione ghiotta per far confluire tematiche e stili dei suoi passati lavori. Lothar si inchioda il prepuzio al tavolo, fa sesso con una mezza bambola gonfiabile mentre sente la vicina che geme con un cliente, ha allucinazioni cronenberghiane di vulve dentate che minacciano la sua sessualità. Gli effetti speciali sono realizzati molto bene, tenuto conto del budget ridotto, ed essi non fanno che rendere più ostica la visione. Cosa interessante: Buttgereit torna con le solite tematiche ma la sua regia è più controllata, più raffinata rispetto alle pellicole precedenti, e non cede, come aveva fatto ad esempio in der Todesking, a manierismi ricercati. Pochi dialoghi, però, poche spiegazioni rispetto a ciò che si vede, riprese ripetute e distorsioni cromatiche (effetti visivi vecchiotti ai quali il regista tedesco pare essere molto affezionato) rendono Schramm un film che farebbe storcere il naso a buona parte del pubblico. In tale contesto weird, difficile dare un giudizio sul livello recitativo ma sembra che i due attori, entrambi già presenti in Nekromantik 2, rispondano perfettamente alle richieste della storia e del regista. Schramm è il migliore tra i film di Buttgereit, il più lineare e, al contempo, il più pregno di significati: c'è la solitudine, l'impossibilità di comunicare e realizzarsi, la morte. Insomma, c'è tutto Buttgereit, regista seminale non adatto ai più sensibili e a chi non abbia voglia di sperimentare differenti modi d'espressione. Notazione finale: qui su Exxagon ospito la locandina originale nella quale è possibile vedere due capezzoli di donna; sembra poca roba ma, pur per un film del genere certo non diretto alle scuole primarie, la distribuzione DVD ha preferito censurare due capezzoli umani o tramite cancellazione digitale o con cerchi grafici. Censure abbastanza patetiche.
TRIVIA
⟡ Quando Lothar fa zapping con l'autoradio in attesa di Monika, si può ascoltare un'autocitazione di Nekromantik.
⟡ Nella scena nella quale il protagonista e la prostituta sono a cena fuori, il cameriere che li serve è il regista Buttgereit.
Titolo originale
Id.
Regista:
Jorg Buttgereit
Durata, fotografia
70', colore
Paese:
Germania
1993
Scritto da Exxagon nell'anno 2011 + TR; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0
