Scream

-

Voto:

Si torna nella cittadina di Woodsboro, nella quale una nuova generazione di adolescenti diventa bersaglio di un assassino mascherato da Ghostface. La giovane protagonista Sam (Melissa Barrera) è costretta a confrontarsi con un oscuro segreto familiare che la collega direttamente agli eventi del film originale. Ad aiutarla, anche la vecchia guardia: Sidney Prescott (Neve Campbell), Gale Weathers (Courteney Cox) e Dewey Riley (David Arquette).

LA RECE

Interessante come, ironicamente, si discute delle convenzioni dell'horror contemporaneo, riflettendo sulla cultura del fandom e sui meccanismi di rinnovamento dei franchise cinematografici. Ma, forse, da uno slasher a millennio inoltrato, mi sarei aspetto più nerbo e meno chiacchiere.

Un quarto di secolo dopo Scream (1996), la pellicola che ha rivoluzionato il panorama dell'horror negli anni '90, cosa sia Scream anno domini 2022 ce lo dicono direttamente i giovani protagonisti della pellicola: un "requel", un ibrido tra reboot e sequel, termine che il film stesso problematizza con consapevole ironia. Un film, soprattutto, e con chiarezza in incipit, che rivendica la natura di mero intrattenimento dello slasher attaccando ironicamente "l'elevated horror" di gente come Ari Aster (Hereditary: Le radici del male, 2018; Midsommar - Il villaggio dei dannati, 2019), Jordan Pele (Scappa - get out, 2017; Noi, 2019) o Robert Eggers (the Witch, 2015). Il collettivo Radio Silence (Matt Bettinelli-Olpin e Tyler Gillett), già artefice di Finché morte non ci separi (2019), prende il testimone dal compianto Wes Craven e si cimenta in un'operazione di meta-cinema, tentando di infondere nuova linfa in un franchise che sembrava aver esaurito le proprie possibilità narrative. Il meta-slasher degli sceneggiatori James Vanderbilt e Guy Busick si scatena in un gioco di citazioni, rimandi e regole del genere slasher che vengono continuamente esplicitate, sovvertite e reinterpretate. Le icone del franchise originale ritornano nei panni dei loro personaggi storici e vengono intelligentemente riposizionati come mentori di una nuova generazione; d'altra parte, pare che il vero spessore di presenza venga offerto proprio dai "boomer", dato che il giovane cast, soprattutto quello femminile, sembra scappato dal set di una soap turca; la Campbell, poi, pur in un ruolo più simpatico che attivo, è fascinosissima con quel suo allure che ricorda, almeno a me, Giorgia. Giorgia la cantante, non l'altra. DNA del franchise non tradito, buona la riflessione sulla tossicità della fandom, sull'ossessione per i reboot e sullo scollamento tra il pubblico e la critica che si fa sempre più evidente. La pellicola riesce a divertire, è dinamica e giovane ma manca una certa ferocia che verrà, almeno di qualche grado, aumentata nel successivo Scream VI (2023). Quello che, in realtà, non aiuta questo reboot è la fase storica diversa nella quale viene proposto un meta-horror: cosa assolutamente originale, geniale, entusiasmante a metà degli anni '90; cosa risaputa, già vista, già detta venti e più anni dopo. Come si è ovviato al problema? Sfortunatamente, aumentando le ciarle, il mumblecore level, la metacognizione - o la nevrotizzazione? - ma non il brillare delle lame. Avrei voluto vedere più energia, più coraggio, più crudezza e meno chiacchiere da divano perché quello non è horror, è solo parlare di horror, e c'è una bella differenza che io, peraltro, ben conosco, dato che so fare, ahimè, solo la seconda cosa. Decoroso ma per la seconda serata.

TRIVIA

⟡ Neve Campbell inizialmente esitava a tornare nel franchise, soprattutto in un nuovo film di esso che non avesse come regista Wes Craven, il padre nobile della saga. A farle cambiare idea è stata una lettera inviatale da Matt Bettinelli-Olpin e Tyler Gillett, nella quale i due scrivevano quanto Wes Craven e i suoi film significassero per loro come registi.

⟡ Come in tutti i precedenti quattro film del franchise, e nella versione non doppiata, Roger L. Jackson è al telefono con i personaggi nel ruolo di Ghostface.

⟡ Nel film originale, Sidney utilizzava il sistema di emergenza online 911 per chiedere aiuto. Questa scena avrebbe dovuto mostrarla mentre digitava il suo indirizzo, 34 Elm Street, ma fu tagliata per motivi di tempo. Solo in questo film si vede una Elm Street a Woodsboro; essa viene definita la strada in cui Sidney è cresciuta. Elm Street è, ovviamente, un riferimento al classico di Wes Craven, Nightmare - dal profondo della notte (1984).

Fast rating

etichetta di valutazione veloce del sito exxagon per i film giudicati di basso livello

Titolo originale

Id.

Regista:

Matt Bettinelli-Olpin, Tyler Gillett

Durata, fotografia

114', colore

Paese:

USA

Anno

2022

Scritto da Exxagon nel maggio 2025; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

commercial