Two Sisters

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Voto:

Due sorelle, Soo-mi (Soo-jung Lim) e Soo-yeon (Geun-young Moon), tornando a vivere col padre dopo un passato di problemi mentali ma dovranno abituarsi alla presenza della matrigna, l'ossessiva Eun-joo (Jung-ah Yum). In più, la casa sembra essere infestata da una qualche presenza maligna e, in apparenza, parrebbe che la matrigna voglia far precipitare di nuovo le due sorelle nel disagio mentale. Mentre la timida Soo-yeon patisce passivamente, Soo-mi è più risoluta nell'opporsi alla donna e a un padre che non riesce a porre limiti alla situazione.

LA RECE

K-horror che emerse per qualità dal bacino, già in allargamento, delle produzioni horror orientali. Presenze spettrali come in Ju-on e Ringu ma, qui, con una regia che punta sulla psicologia e non sui cliché del genere. Il film funziona sia come dramma che come horror. Finale a sorpresa.

Grande successo nelle sale sudcoreane e primo horror di laggiù a trovare distribuzione nei cinema statunitensi; chiaro che, da lì a poco, ne sarebbe stato fatto un remake. Two sisters riesce là dove molte pellicole orientali hanno dimostrato i loro limiti più evidenti: una certa lentezza narrativa, una regia poco dinamica, una recitazione monocorde e una fotografia piatta. Il film di Ji-woon Kim, in realtà, non porta nulla di realmente nuovo nel panorama della paura al quale siamo ormai assuefatti dopo le molteplici visioni di Ju-on (2002), Ringu (1998), the Eye (2002) o Phone (2002): siamo sempre e comunque d'innanzi a visioni di fantasmi oscuri dai lunghi capelli corvini circondati da suoni scricchiolanti e improvvisi. Two sisters, tuttavia, compie anche un superamento. Il regista e il direttore della fotografia Mo-gae Lee concertano un lavoro che si concretizza in un'attenzione maniacale per i particolari, in un utilizzo delle luci e delle riprese che riescono a dar valore sia agli esterni, ampi e luminosi, sia all'interno della casa, un dedalo di cui non risulta mai chiara la dimensione e l’organizzazione dei vani. I pochi attori sul set riempiono questi spazi con un'interpretazione davvero sentita, soprattutto quella resa da Jung-ah Yum. Inoltre, se pur Two sisters riesca a fare un balzo avanti rispetto alle molte produzioni orientali statiche e silenziose, contemporaneamente non rinuncia alla sua anima nazionale e mantiene tutto il fascino di un cinema non ancora totalmente uniformato al nostro, prova ne è lo score musicale (eccezion fatta per il pregevolissimo tema portante) e i metodi tipici del cinema di laggiù per sollecitare paura. Riduttivo affermare che questa pellicola si limiti a creare tensione tramite i cliché del genere; il disagio e l'orrore scaturiscono dalla dimensione psicologica in cui vivono le protagoniste. La complessità della trama e della risoluzione finale sono la dimostrazione che Two sisters non si gioca solo sul piano della semplice apparizione di ombre inquietanti. Finale carpiato che sfida le temporanee supposizioni dello spettatore lasciandolo interdetto. Due o tre momenti genuinamente terrificanti ma Two sisters non si gioca su questo: il lavoro di Jee-woon Kim (il Buono, il matto, il cattivo, 2008; I saw the devil, 2010) punta in alto e, prima di essere un horror, vuole sembrare un dramma, e ci riesce. Nel 2009, gli statunitensi producono l’addomesticato remake the Uninvited che ha il difetto, come molte trasposizioni fatte dalle nostre parti, di trattare lo spettatore come un bambino al quale debba essere spiegata ogni cosa per filo e per segno. Stiamo sul pezzo originale.

TRIVIA

⟡ Il film è ispirato ad una famosa fiaba popolare: “Janghwa Heungryeon-jeon”. In essa, i nomi delle due sorelle sono: Janghwa e Hon-gryeon, ovvero Fiore di Rosa e Loto Rosso. Nel film, i nomi sono Soo-mi e Soo-yeon che, comunque, hanno significato di rosa e loto.

⟡ Inizialmente, le due ragazze vennero scritturate per recitare nei ruoli opposti rispetto a quanto visibile nel film: l'attrice Geun-young Moon ha rifiutato il ruolo di Soo-mi poiché riteneva lo script troppo spaventoso.

⟡ Il film è stato distribuito qui in Italia anche con il titolo a Tale of Two Sisters.

Titolo originale

Janghwa, Hongryeon

Regista:

Jee-woon Kim

Durata, fotografia

115', colore

Paese:

Corea del Sud

Anno

2003

Scritto da Exxagon nell'anno 2006 + TR; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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