When evil lurks

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Gli abitanti di una cittadina di campagna, più specificatamente i due fratelli Pedro (Ezequiel Rodríguez) e Jimi (Demián Salomón) scoprono il cadavere di un "marcio", cioè un posseduto, e decidono di spostarlo di parecchi chilometri dal luogo di residenza, ciò scatenando un'epidemia demoniaca che devasta le loro famiglie attraverso regole precise e implacabili. E sembra che i disegni del Maligno siano anche più grandi.

LA RECE

L'epidemia demoniaca nella campagna argentina allegoria della dissoluzione dei legami etici fra persone: genitori e figli diventano reciproche minacce. Apocalisse domestica che dissolve ogni certezza sociale. Produzione low-budget efficacissima che eleva il cinema di genere argentino attraverso effetti speciali raccapriccianti e tensione costante.

Una serie di notizie sui pesticidi delle fattorie della sua terra natale, l'Argentina, robe che hanno causato problemi di salute diffusi, ispirano una nuova storia al regista del già interessante Terrorizzati (2017); si tratta dell’apatia delle istituzioni nei confronti della salute dei lavoratori e il modo in cui il problema si è verificato "in mezzo al nulla", dove è facile, per chi ragiona con logiche di sfruttamento, ma anche per i cittadini, ignorare l'impatto delle proprie scelte, foraggiando più o meno direttamente un male che si diffonde liberamente. Figlio artistico del “fantastico rioplantese” (leggi sotto), Rugna scrive con Cuando acecha la maldad di un’apocalisse di provincia capace di ridefinire i parametri del possession-movie, un genere che, insieme allo zombi-horror, è stato spremuto fino al delirio. Il demonologico di Rugna, di fatto para-zombesco, è un efficace coacervo di teologia ortodossa e paganesimo rurale che potrebbe essere appaiabile, a casa nostra, al cinema di Avati (il Signor diavolo, 2019) che, però, Rugna spalanca ad una dimensione più ampia che richiama, sempre per rimanere fra di noi, Fulci (...E tu vivrai nel terrore! l'Aldilà, 1981; Paura nella città dei morti viventi, 1980). Il demonologico dell’argentino sovverte i confini dell'ordinario e stravolge l'essenza del conosciuto sino a renderlo estraneo, svelando la natura perturbante di un’apocalisse domestica che parla chiaramente della dissoluzione del nucleo familiare contemporaneo, fino a giungere ad una “crisi del simbolo”, con mamma Sabrina (Silvina Sabater) che inverte, anzi, fonde le dicotomie materno/mostruoso e protezione/minaccia, con la terribile sequenza della mamma che mangia il cervello della figlia pescandoglielo a manciate dalla scatola cranica. La dimensione familiare del terrore, per la quale i genitori e figli diventano reciprocamente minaccia - vedi Hereditary (2018), ma anche, più indietro, con Ma come si può uccidere un bambino? (1976) - va al di là dell’unheimliche, il perturbante freudiano, e disarticola completamente la base di ogni basilare certezza, tenuto conto che, se il nucleo della società è la famiglia, distruggere la famiglia significa procedere alla distruzione della società partendo dall'interno fino ad approdare alla frammentazione dei legami etici fra individui. Ben congegnata l’idea delle sette regole che governano la relazione con i posseduti, non solo perché codificano un rituale che, ovviamente, genera tensione per la sua stessa violazione, ma perché Rugna conosce bene il pubblico di appassionati dell’horror e il loro piacere per la liturgia che governa quel cinema, ad esempio, nel caso degli slash killer o degli zombi. Davvero ben realizzati e raccapriccianti gli effetti speciali, tali da rendere inadatta la visione alle persone più sensibili ma, soprattutto, si apprezza l’angoscia strisciante che attraversa tutta la narrazione, la quale rimane tesa dall'inizio alla fine, facendo temere che possa accadere il peggio da un momento all’altro, cosa che si realizza nella sequenza del cane e della bimba, scena davvero tosta. Una produzione a basso budget ma una resa di livello più che discreto, un gradino più su per Rugna dopo il film del 2017. Film, però, difficilmente fruibile dal mainstream.

TRIVIA

Demian Rugna (1979) dixit: “Quello che mi ha ispirato è stato quello che è successo con il mondo e i social media, con l'odio che si fa crescere. In teoria, è contagioso. L'estrema destra ti convince continuamente che devi odiare. Quell'idea è stata mescolata con un'altra idea, che è il corpo marcio. Qui in Argentina è normale in alcune città trovare persone che crescono con la malattia, con il cancro. E ho sempre pensato, cosa succederebbe se, in mezzo al nulla, crescessero persone di cui non importa a nessuno, invece di una malattia, di un demone dentro? Cosa succederebbe se Regan de L'esorcista non vivesse nella grande casa con un sacco di preti?” (filmhounds.co.uk).

⟡ Con "fantastico rioplatense" si intende una corrente artistica, in primis letteraria che si è sviluppata nell'area del Rio de la Plata, comprendente Argentina e Uruguay, caratterizzato da elementi fantastici inseriti in contesti realistici. Si distingue dal fantasy per la sua tendenza a rendere ambiguo il limite fra reale e l'irreale, senza necessariamente creare realtà alternative o fare uso esteso di fattori magici.

⟡ Queste le regole per avere a che fare con i “marci”, ovvero i posseduti: 1. Non devi usare la luce elettrica; 2. Devi stare alla larga dagli animali; 3. Non devi toccare niente che sia stato nelle vicinanze di un posseduto; 4. Non devi fargli del male; 5. Mai e poi mai chiamare il diavolo con il suo nome. 6. Mai ferire un posseduto con un’arma da fuoco; 7. Non avere paura di morire.

⟡ Una delle ultime note riportate dai credits, segnala che (tradotto): “Tutti i minorenni appaiono nel film con l’autorizzazione della COPRETI (Commissione Provinciale per la Prevenzione ed Eradicamento del Lavoro Minorile) della provincia di Buenos Aires. I bambini che hanno recitato erano sempre accompagnati dai loro genitori e dalla maestra di recitazione e medico pediatra Dott.ssa Evangelina Cueto.”

⟡ Il film è stato nominato per quattro premi ai Dead Meat Horror Awards: Migliori effetti speciali, Miglior uccisione, Miglior regia e Miglior film originale. Ha vinto tutti e quattro i premi.

Fast rating

etichetta di valutazione veloce del sito exxagon per i film giudicati di alto livello

Titolo originale

Cuando acecha la maldad

Regista:

Demian Rugna

Durata, fotografia

99', colore

Paese:

Argentina, USA

Anno

2023

Scritto da Exxagon nell'agosto 2025 + TR; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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