Così dolce... così perversa
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Voto:
Jean Reynaud (Jean-Louis Trintignant) è separato in casa e se la spassa con le amanti, mentre la moglie Danielle (Erika Blanc) sembra subire. L'attenzione di Jean viene catturata dall'inquilina del piano di sopra, Nicole (Carroll Baker), che cede alle avances dell'uomo non senza remore, dal momento che la vita della donna è funestata da un ex particolarmente violento e invadente, il sinistro Klaus (Horst Frank). Di chi si può veramente fidare Jean quando scopre che qualcuno lo vuole uccidere?
LA RECE
Sexy-thriller mystery di Lenzi che, però, già lui amava poco. In realtà, a parte gli arzigogoli in scrittura, e qualche assurdità, la sua dose di vintage-intrattenimento la offre.
"Fui contattato dal produttore Luciano Martino che mi offrì questo film, anche quello un sexy thriller, però la sceneggiatura era presa dal film di Clouzot [...] ma dovetti arrangiarmi con dei grandi cambiamenti nel finale, insomma, dei film della trilogia era il meno valido" (Jachetti, 2017). Anche se si dice che sia lo Strano vizio della signora Wardh (1970) di Sergio Martino il primo vero giallo erotico all'italiana, già il Dolce corpo di Deborah (1968) di Guerrieri, 5 bambole per la luna d'agosto (1970) di Bava e Orgasmo (1969) dello stesso Lenzi portarono all'emersione di decise componenti erotiche, mai spudoratamente exploitation, in un intreccio giallo derivato perlopiù da i Diabolici (1954) di Clouzot. Se, da una parte, il film possiede ottimi momenti di tensione privi di sangue, la trama del dramma adulterino è intricata fino all'incomprensibilità o, se non altro, alla perdita di coerenza con progressivi gradi di intrigo. Il finale rimane aperto e quel poliziotto sull'aereo è cosa risibilmente inverosimile; chi vedrà, capirà. Comici sono anche alcuni dialoghi che vorrebbero essere battute palleggiate acidamente fra i protagonisti, membri di una società decadente che, tuttavia, suonano patetici e spesso insensati. Il lavoro di Lenzi, però, è dinamico, in buon equilibrio fra cinema commerciale (Riz Ortolani compone con sonorità da spionistico pop) ed exploitation che accelera sulle suggestioni saffiche. Ape regina, ancora Carroll Baker (Orgasmo, 1969), pupilla di Lenzi in cerca di recupero dopo i fasti di Hollywood (il Gigante, 1956; la Più grande storia mai raccontata, 1965) che, qui in Italia, vedrà la sua canonica bellezza progressivamente convertita in attraente ambiguità. In campo anche Trintignant, Horst Frank (il Gatto a nove code, 1971) ed Erika Blanc che, per non citare sempre film dal '70 in giù, può essere vista ne le Fate ignoranti (2001) di Ozpetek. La trilogia di Lenzi iniziata con Orgasmo si chiuderà con Paranoia (1970).
TRIVIA
⟡ Nessun dato, per ora.
Regista:
Umberto Lenzi
Durata, fotografia
92', colore
Paese:
Italia, Francia, RFT
1969
Scritto da Exxagon nell'anno 2011; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0
