Piranha 3D
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Voto:
A Lake Victoria impazza lo Spring Break. Jake Forester (Steven R. McQueen), la cui madre (Elisabeth Sue) è sceriffo del posto, s’intristisce pensando che dovrà curare i fratellini al posto di folleggiare con i suoi coetanei, soprattutto con Kelly (Jessica Szohr), la ragazza dei suoi sogni. Il momento di Jake arriva quando il regista Derrick Jones (Jerry O'Connell) gli offre il ruolo di location scout per un filmino erotico che deve realizzare con alcune modelle; sulla barca che li porterà sul luogo scelto, sale anche Kelly. Nel contempo, la madre di Jake è impegnata ad indagare le conseguenze di movimenti tellurici avvenuti sul fondo del lago: sott'acqua si è aperta una cava da cui sono fuoriusciti piranha preistorici che faranno incetta di giovane carna umana.
LA RECE
Reboot dei pesci assassini con più sesso (dato l'ambiente da "nudie cutie") e più sangue. Intrattenimento assicurato e validi SFX, senza che si debba ambire sempre e comunque a cose alte.
All’inizio fu lo Squalo (1975), non il primo ma uno dei più fulgidi esempi di animal- o natural-horror. Il grande successo del film di Spielberg spinse il furbastro Roger Corman a produrre Piranha (1978), trampolino di lancio per il regista Joe Dante che poi ebbe una brillante carriera negli anni ’80. Meno fortuna per il successivo Piranha paura (1981) che, però, ha un suo valore storico per aver segnato il debutto alla regia di James Cameron e per essere stato assurdamente remeccato dal solito buon vecchio Corman con il film tv Piranha (1995). Al giro del millennio, in fase di reboot e remake a vantaggio delle nuove generazioni, tornano i famelici pesci amazzonici, qui, dopati cinematograficamente in chiave preistorica grazie al 3D. La Dimension Films decide che per il reboot dei piranha, il regista giusto debba essere Alexandre Aja, il francese che si era fatto notare con Alta tensione (2003) e importato in USA per il remake le Colline hanno gli occhi (2006). La beffa è che Piranha era stato progettato in 3D ben prima dell’uscita nelle sale di Avatar (2009), circo effettistico che ha inaugurato la moda dell'occhiale polarizzato, con la conseguenza che Piranha 3D sembra l’ennesimo apostolo della nuova tecnologia mentre doveva esserne il messia. Rethinking rispetto alla pellicola del ’78: i pesci non sono il risultato di un folle esperimento militare ma animali preistorici tenuti in fresco da qualsiasi processo evolutivo giusto per i nostri occhi. Cambiano anche i protagonisti della faccenda: ci si aggiorna al più moderno e scollacciato Spring Break e alle “Girls Gone Wild" che mostrano le tette se doni loro collane orribili. Non fate finta di non sapere. La dimensione festaiola dello Spring Break dà l’ovvia possibilità ad Aja di filmare belle ragazze svestite (c’è anche un notevole balletto subacqueo al suono del Lakmé di Delibes) e giovani uomini con la schiuma di birra alla bocca. La prima parte del film scorre senza particolare originalità, a parte il simpatico cammeo di Richard Dreyfuss fu protagonista de lo Squalo. Ironico il modo di illustrare lo Spring Break e i giovani americani che lo abitano: donne macchiettistiche pronte a denudarsi e maschi testosteronati che ululano alle rotondità delle prime; i protagonisti più giovani sembrano già, per battute e azioni, adolescenti concentrati su sesso e soldi. Cosa, poi, comfermata e, soprattutto, foraggiata nei successivi anni social. Il vero potenziale del film, tuttavia, si esprime nella seconda parte nella quale l’horror mainstream mostra i denti: l’eccezionale lavoro effettistico operato dalla KNB EFX dà in pasto ai pesci una masnada di giovani ubriachi e ragazze pettorute in un tripudio di sangue di rara efficacia che ha il suo apice quando il pene del satiro Derrick viene conteso fra due famelici pescioni e poi sputato a brandelli in faccia allo spettatore. Sul piano dell'intrattenimento visivo, Piranha funziona indiscutibilmente come horror-show senza mai accantonare l'ironia di una rappresentazione iperbolica. Si tratta di un calderone di cultura pop con la bella Elisabeth Sue di tante pellicole mainstream, Christopher Lloyd nei panni dell'agitato biologo pallida ombra del suo Doc di Ritorno al futuro (1985), e il grosso Ving Rhames di tarantiniana memoria. Nonostante l'atmosfera molto statunitense, il film non sbancò in USA e, invece, racimolò sufficienti soldi all'estero, tanto da portare alla programmazione di un seguito annunciato meno di due settimane dopo l'uscita nelle sale del primo film. Accettabile, poiché Piranha 3D è un horror fast food che bene si presta al sequel e al trequel. Vero popcorn-movie, vero spasso. Seguito da Piranha 3DD (2011)
TRIVIA
⟡ Le due porno attrici Ashlynn Brooke e Gianna Michaels appaiono nel film nei panni di due scatenate ragazze in festa che vengono uccise dai pesci durante il grande attacco.
⟡ Il personaggio interpretato da Dreyfuss, nei credits, viene indicato con il nome Matt Hooper, cioè il nome del personaggio che l’attore interpretò nel film lo Squalo. Dreyfuss è stato pagato 50.000 dollari per il suo cammeo e l’attore ha donato i soldi in beneficienza.
⟡ Il film è stato girato in 2D e convertito in 3D usando il processo Reali-D sviluppato dalla compagnia Inner-D.
⟡ Il regista Eli Roth (Hostel, 2005) compare nel film nei panni del presentatore della competizione maglietta bagnata.
⟡ Lo spot tivù per pubblicizzare il film fu ritirato non solo perché mostrava troppe scene splatter ma anche perché, insensatamente, rivelava il finale del film.
⟡ Il film è stato girato presso il lago Havasu (Arizona) e non al lago Victoria come detto nel film, poiché la proloco del lago Victoria non ha dato il permesso di girare un horror temendo che il film potesse affossare il turismo in zona. Un suggerimento circa la vera location lo si coglie leggendo la marca della tequila bevuta sulla barca dai protagonisti: Havasu tequila.
⟡ Il fondatore e padrone del marchio “Girls Gone Wild”, Joe Francis (Banned from television, 1997), scrisse una lettera ai produttori intimandogli di non mettere sotto una cattiva luce il personaggio interpretato da Jerry O’Connell che, in effetti, è una parodia di Francis stesso; in caso contrario, Francis avrebbe attivato i propri avvocati in una causa per diffamazione. Dopo aver visto il film, Francis disse: “Apprezzo la parodia […] ma associarmi con la droga e le riprese di minorenni supera il segno. […] Jerry O’Connell ha ripetutamente ed enfaticamente affermato in pubblico che sta interpretando Joe Francis, non un personaggio di fantasia ispirato a me. Mr. O’Connell ha detto questo a dispetto del fatto di essere stato avvertito dai suoi avvocati di non dichiarare una cosa simile”. Per tutta risposta O’Connell ha fatto sapere: “Ho dovuto recitare nei panni di Joe Francis! Oh, aspetta. Per questioni legali penso che dovrei dire “Ho recitato nei panni di qualcuno vagamente ispirato a Joe Francis”.
⟡ Nel film non è chiaro cosa succeda ad Andrew (Paul Scheer), l’assistente del regista, una volta che la barca s’incaglia sugli scogli. Alexandre Aja ha chiarito l’arcano: “Per tutta la durata del film lui indossa un coprinaso per il sole, cosa che rende il suo personaggio un po’ tonto. Dopo essere caduto in acqua, cerca di nuotare verso la riva ma viene intercettato dai piranha. Uno di essi salta fuori dall’acqua e gli morde il naso. Questa era la sequenza. L’ho messa fra le scene cancellate, era molto costosa e ogni inquadratura era piena di effetti speciali”.
⟡ Il poster del film è volutamente somigliante a quello de lo Squalo (1975).
⟡ All’inizio, il logo della Dimension Film appare come se fosse sotto la superficie dell’acqua.
⟡ Alla fine dei titoli di coda, una testa scarnificata affonda nelle acque rosse del lago comparendo nella parte alta dello schermo e uscendo dalla parte bassa.
Titolo originale
Id.
Regista:
Alexandre Aja
Durata, fotografia
88', colore
Paese:
USA
2010
Scritto da Exxagon nell'anno 2014; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0
