Piranha

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Voto:

L’investigatrice Maggie McKeown (Heather Menzies-Urich), sulle tracce di due giovani scomparsi, ingaggia il misantropo Paul Grogan (Bradford Dillman). I due finiranno in un’istallazione militare nella quale si facevano esperimenti ittio-genetici e, inavvertitamente, liberano un branco di piranha mutanti capaci di sopravvivere nell’acqua salata. Il dottor Robert Hoak (Kevin McCarthy), artefice del lavoro genetico, aiuterà Maggie e Paul a cercare di fermare i pesci assassini prima che raggiungano il campo estivo nel quale soggiorna la figlia di Paul.

LA RECE

Epigono acquatico, simultaneamente parodia e omaggio verso l'oggetto della sua emulazione, mobilitando, inoltre, mobilita la figura del mostro naturale per esprimere ansie culturali riguardo all'autorità governativa nel periodo post-Watergate e il tema dell'ansia ambientalista.

Risposta produttiva dalla leggendaria New World Pictures di Roger Corman a lo Squalo (1975) di Spielberg, e trampolino di lancio per il regista Joe Dante. Ai tempi, la Universal, che aveva finanziato il film del ’75, non prese bene l’iniziativa copiona di Corman e pianificò di intentare causa alla New World, ma Spileberg, divertito dal lavoro di Dante, pacificò tutti con tarallucci e vino. Il regista, che aveva iniziato a mettere mano alle cineprese da una decina d’anni ma con soli due prodotti all’attivo, inaugurò, qui, il suo stile horror-comico e citazionista, consapevole della caratura del prodotto in lavorazione e, oltretutto, capace di prendere in giro “dall’interno” il B-movie con un equilibrio che successivamente non sempre riuscirà a garantire. Piranha, infatti, pur nei limiti di una produzione cormaniana, quindi poco finanziata e poco raffinata, riesce sia a garantire alleggerimenti, sia tensione in un finale gore poi copiato da moltissimi. Valore aggiunto, la sottotrama ecologico-politica: Dante inserisce le sue creature assassine all'interno di un contesto di sperimentazione militare illegale, creando un parallelismo fra gli animali assassini e l'intervento umano nell'ecosistema, quindi figlio tardivo di alcuni sci-fi atomici e in anticipo rispetto al poi sentitissimo tema ecologista. La pellicola, vista adesso, e proprio per l’assuefazione a quel genere di meccanismo che esplode nel finale, intriga di più nella prima parte con la presentazione dei due protagonisti (non male Grogan) e con l’esplorazione della base militare. Gli ingranaggi risaputi della trama e il semplice animo B dell’operazione vengono ben unti dalla musica di Pino Donaggio, dagli effetti dell’allora 17enne Rob Bottin, e dalla presenza cult di Dick Miller e di una spaesata Barbara Steele in un ruolo da cattivona. Il verso dei piranha, sopra ogni cosa, si guadagna il podio della memorabilità: pare che fosse stato realizzato registrando sott’acqua il suono di un trapano odontoiatrico utilizzato in superficie. Onesto nelle sue finalità e nel risultato, Piranha si è guadagnato il livello di cult, onorificenza alla quale si potrebbe muovere qualche critica, nondimeno è stato di gran pastura per l’animal-horror in generale e per una serie di film con pesciolini balordi. Un punto in più per meriti sul campo di battaglia. Segue Piraña paura (1981) il cui questionabile risultato derivò anche dalle traversie che videro un James Cameron agli esordi allontanato dalla sedia del regista per far posto ad Assonitis; però, in quest'ultimo dell’81, i piranha volano in faccia alla gente!

TRIVIA

Joseph “Joe” James Dante (1946) dixit: “Molte persone che si occupano di cinema non sanno molto di cinema e di certo non conoscono la storia del cinema. Devi persino trovare un codice quando parli con queste persone; non puoi usare i riferimenti che useresti quando parli con qualcuno che conosce la storia del cinema. […] Non puoi riferirti a nulla prima del 1980 con queste persone perché non sanno di cosa stai parlando. È limitante. Si irritano. Si offendono perché, in qualche modo, cerchi di esporre il fatto che non sanno le cose, e li fai sentire inadeguati. Il che, ovviamente, non è il punto, né il motivo per cui lo fai” (IMDb.com).

lo Squalo e Piranha, oltre ai loro rispettivi seguiti, hanno dato vita ad un hype cinematografico per la vita assassina sotto o nei pressi delle acque: Mako - Lo squalo della morte (1976), l'Orca assassina (1977), Tentacoli (1977), Tintorera (1977), Barracuda (1978), Killer Fish - L'agguato sul fondo (1979), Up from the Depths (1979), l'Isola degli uomini pesce (1979), Spiaggia di sangue (1980), Monster - Esseri ignoti dai profondi abissi (1980), l'Ultimo squalo (1981), Shark: rosso nell'oceano (1984), Creature dagli abissi (1994) fino ad arrivare alle trashate di casa The Asylum con Sharknado (2013).

⟡ I due attori protagonisti, la Menzies e Dillman, sono morti a distanza di un mese fra il dicembre 2017 e il gennaio 2018; l’attrice è deceduta a 68 anni per un cancro al cervello, Dillman a 87 per una polmonite. 

⟡ Barbara Steele non ha un buon ricordo del film: “A dire il vero non mi sono trovata molto bene, ma era colpa mia. Sentivo di non dover essere su quel set, non mi sono mai sentita autentica in quel film, non ne ho mai realmente fatto parte, non mi piacevo, non mi piaceva come recitavo… Ripeto: non era colpa di Joe Dante ma solo mia: non ero presente” (Nocturno dossier 36; 2005). 

⟡ I piranha furono realizzati attaccando dei pesci di gomma ad un bastoncino. 

⟡ Lo sceneggiatore John Sayles non aveva scritto il personaggio di Paul Grogan con grande raffinatezza e questo dispiacque molto all’attore Dillman che era un professionista. Sayles si scusò dicendogli che Corman, generalmente, non lavorava con bravi attori e che, quindi, non c’era bisogno di scrivere personaggi che fossero qualcosa di più che macchiette bidimensionali. Messo sotto pressione da Dillman, Sayles riscrisse Grogan in modo che fosse un uomo più sfaccettato.

Titolo originale

Id.

Regista:

Joe Dante

Durata, fotografia

94', colore

Paese:

USA

Anno

1978

Scritto da Exxagon nell'anno 2014; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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