Rivelazioni di un maniaco sessuale al capo della squadra mobile
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Voto:
L'ispettore Capuana (Ferley Granger) è sulle tracce di un serial killer che elimina tutte le ricche borghesi fedifraghe della città. Ciò sembra opera di un semplice maniaco sessuale ma le cose sono più complesse, soprattutto nel momento in cui anche la moglie di Capuana si rivela infedele.
LA RECE
Sleaze o sexy giallo di Montero che affastella una serie di belle attrici per scaldare la platea. Il modello è Bava-Argentiano, lo spasso moderato. Titolone, comunque.
Spaghetti giallo argentiano con killer guantato di nero vestito alla Sei donne per l'assassino (1964). Montero, più noto per alcuni mondo-movie (Sexy nel mondo, 1963; Africa sexy, 1963; Sexy nudo, 1963; Mondo balordo, 1964) e per altre pellicole dai titoli entusiasmanti (Donne e magia con satanasso in compagnia, 1973; il Pomicione, 1976) non era il gran maestro del giallo all'italiana e se la cavicchiò ispirandosi qua e là relativamente al fattore horror, mentre infarcì la pellicola di nudi femminili che è un po' quello che ci si aspetterebbe da un film con un titolo che pare ideato dalla Wertmuller in uno stato di forte eccitazione. Il cast femminile delle grandi occasioni decide per un peso decisivo sul fattore sleaze, in modo che Rivelazioni di un maniaco sessuale al capo della squadra mobile possa offrire tanti omicidi quanti corpi nudi, mentre le investigazioni della polizia procedono a rilento. In effetti, due elementi lo distinguono dai coevi: l’affidamento delle indagini alle forze di polizia e non al comune cittadino e, in secondo luogo, il sovrapporsi della figura del killer a quella del protagonista per una soluzione conclusiva che è buona cosa non rivelare. Gli omicidi non sono realizzati con finezza e dimostrano una tecnica limitata da parte di Montero il quale, però, trova il guizzo per l’omicidio sulla spiaggia di Femi Benussi che, al rallenty, viene inseguita dal killer e, quindi, braccata; peccato che si scelga la soluzione economica di far passare il giorno come la notte semplicemente usando un filtro azzurro e diminuendo l'apertura del diaframma. Il film, in cui un killer misogino punisce le donne traditrici ma lascia intoccati gli amanti - vabbé, è misogino... - è comunque un divertente esempio di sleaze che associa furbescamente tocchi sadici e gradevoli provocazioni erotiche in una storia che, nella sua limitatezza, comunque funziona. Nel ruolo del protagonista maschile, il più che discreto Farley Granger, e marginale, ma non invisibile, la presenza del sinistro Luciano Rossi nei panni di un patologo che sembra avere qualcosa da nascondere. Plotone di bellone per riscaldare la platea: Silvia Koscina, Kristina Neill, la Benussi di cui sopra, Annabella Incontrera e Susan Scott aka Nieves Navarro volto noto del giallo all'italiana (la Morte cammina con i tacchi alti, 1971; la Morte accarezza a mezzanotte, 1972; Tutti i colori del buio, 1972), l’unica, quest’ultima, a concedersi in un nudo integrale. Il non brillantissimo score musicale di Giorgio Gaslini, prima del determinante ingaggio offerto da Argento con Profondo rosso (1975), completa il menù.
TRIVIA
⟡ La versione porno circolata con un titolo che lascia poco spazio alla fantasia, Penetration, fu pubblicizzata come un film con Farley Granger che, però, non era presente nella versione rieditata. Granger minacciò il distributore di portarlo in causa per l'uso non autorizzato del proprio nome e, così, il film fu ritirato dalla distribuzione USA ma non da quella europea.
⟡ Silvia Koscina, d'origine croata, prima di approdare al cinema fu una studentessa di fisica all'università di Napoli. Col successo arrivarono i soldi e, fin dai primi anni '60, la Koscina investì la maggior parte dei propri introiti in una lussuosissima villa fuori Roma arredata con mobili del XVI secolo e dipinti d'autore. Quando le entrate divennero minori delle uscite e l'attrice dovette affrontare un'inchiesta per evasione fiscale, l’agio finì; ciò portò, nel ’76, alla vendita della villa. La Koscina, nata nel 1933, morì di arresto cardiaco il 26 dicembre 1994.
⟡ Krista Nell, nata in Austria nel 1946, comparve in 37 film ma la sua carriera fu comunque breve (1965-1975) perché morì giovanissima di leucemia il 19 giugno 1975. Il suo ultimo film fu la Sanguisuga conduce la danza (1975).
Regista:
Roberto Bianchi Montero
Durata, fotografia
90', colore
Paese:
Italia
1972
Scritto da Exxagon nell'anno 2008 + TR; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0
