la Casa del Terrore
Voto:
Su una sedia a rotelle, Penny (Susan Strasberg) torna, dopo molto tempo, nella casa paterna. La matrigna Jane (Ann Todd) le fa sapere che il padre è in viaggio d'affari ma la ragazza vede il cadavere dell'uomo e vuole indagare; si fa aiutare dall'avvenente Bob (Ronald Lewis), l'autista di famiglia.
LA RECE
Psycho-thriller targato Hammer, quindi non il suo solito prodotto. Storia intrigante e un finale assolutamente non prevedibile ma coerente con le premesse.
Inusuale caso di film Hammer privo di suggestioni paranormali, ma ricco di qualità tecniche, che prende ispirazione da i Diabolici (1954) di Clouzot. Il fatto che la Casa del terrore rappresenti una mosca bianca nella produzione Hammer merita un piccolo approfondimento. Il soggetto fu scritto da Jimmy Sangster, la migliore penna a disposizione della casa di produzione inglese, ma l'idea, a Sangster, venne anni prima. Incastrato nel territorio dell'horror gotico da successi quali la Maschera di Frankenstein (1957), Dracula il vampiro (1958) e la Mummia (1959), lo scrittore pensò al soggetto de la Casa del terrore come via di fuga da una dimensione orrorifica che a lui, e in parte ormai anche al pubblico, suonava ormai troppo tradizionale. La Hammer, inizialmente, non era interessata al soggetto, sicché Sangster tentò di vendere la sua storia ad altri produttori ma senza successo. I tempi divennero maturi quando il successo di Psycho (1960) dimostrò alla casa di produzione inglese che il pubblico amava gli horror thriller in cui la dimensione orrorifica venne sollecitata più dall'inquietudine psicologica che dalle ormai ritrite icone gotiche. A quel punto, Taste of fear, o com'è noto negli USA Scream of fear, entrò in produzione. Alla qualità del film non concorre solo la penna di Sangster ma anche la regia di Holt (the Nanny - la Governante, 1965; Exorcismus - Cleo la dea dell'amore, 1971) che, in maniera per nulla banale, esalta la dimensione ristretta delle ambientazioni e riesce a gettare un'aria sinistra e minacciosa su tutta la faccenda, complice la superlativa fotografia di Douglas Solocombe che, molti film dopo, si troverà a curare la fotografia del blockbuster Indiana jones e il tempio maledetto (1984 ). Validissimi gli attori; Susan Strasberg si fa notare per bravura e bellezza. Inusuale il ruolo di un giovane Christopher Lee, regular nei prodotti Hammer ma questa volta non vampiro né personaggio centrale. Storia intrigante e un finale assolutamente non prevedibile ma coerente con le premesse; cosa non facile da realizzare in tale misura. Nella sequenza conclusiva, che ha luogo sul bordo di una scogliera, vengono svelati gli intrighi e le vere identità; un finale perfetto per coloro che si vantano di capire fin dalle prime battute come si risolveranno le sorti della storia. Film elegante e affascinante, un gradino sopra il livello medio delle produzioni Hammer, perfetto in double-bill con il Rifugio dei dannati (1962), altro psycho-thriller hammeriano.
TRIVIA
James "Seth" Aubrey G. B. Holt (1923-1971) dixit: "Si fanno tagli proprio dove si sente che dovrebbe esserci enfasi, ciò dà una consistenza ritmica piuttosto eccitante" (filmuforia.co.uk).
⟡ Il bel Ronald Lewis si suicidò l'11 gennaio 1982 a Pimlico (Londra) con un'overdose di droga.
Titolo originale
Taste of Fear
Regista:
Seth Holt
Durata, fotografia
81', b/n
Paese:
UK
1961
Scritto da Exxagon nell'anno 2010; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0
