la Mummia

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1895. L'archeologo Banning e suo figlio John (Peter Cushing) scoprono la tomba della principessa egizia Ananka (Yvonne Furneaux). Tre anni dopo, in Inghilterra, Mehemet Bay (George Pastell) riporta in vita la mummia (Christopher Lee) del sacerdote sepolto con Ananka per usarla come arma contro i componenti della spedizione.

LA RECE

Sugli schemi della Universal, i britannici narrano di una repressione vittoriana che ritorna dalle profondità delle sabbie egiziane. Le profanazioni del colonialismo europeo ma in un Egitto british con nebbia londinese inclusa per quel tocco gotico in più.

Alla fine degli anni '50, la Hammer diede il meglio di sé: abbandonò il monocromatico e portò nelle sale alcune pietre miliari dell'horror: a Maschera di Frankenstein (1957), Dracula il vampiro (1958) e la Mummia. Quest'ultimo film, come gli altri, era una sorta di remake dei lavori della Universal. Nonostante la Hammer avesse già remeccato dei classici della Universal, la Mummia fu il primo film per il quale gli inglesi riuscirono a trovare un accordo con la controparte statunitense, cioè il permesso di riproporre ufficialmente un loro prodotto. Ad ogni modo, la pellicola di Fisher sarebbe solo nominalmente il rifacimento de la Mummia (1932) ma, in pratica, il film mescola elementi di the Mummy's hand (1940) e di the Mummy's tom (1942): i nomi Kharis, Stephen Banning, Mehemet Bay e Ananka vengono direttamente dal film del '42. Con La Mummia, la Hammer realizza un classico a partire soprattutto dal cast e dalla crew: alla regia Fisher, alla sceneggiatura Jimmy Sangster, attori di punta Christopher Lee e Peter Cushing. Insomma, il dream team della casa di produzione inglese. Il risultato, però, visto soprattutto dallo spettatore moderno, è un po' sabbioso. Il problema maggiore, cosa comunque non indifferente al gusto soggettivo, è che la mummia come mostro cinematografico non è esattamente né il più affascinante né il più spaventoso. Si aggiunga una prima parte del film molto verbosa e pomposa, più melò che horror. Per contro, e come ci si aspetta da una pellicola Hammer, la produzione è visivamente ricca e il lavoro del direttore della fotografia Jack Asher funziona in perfetta sinergia con le scelte scenografiche. Pregevole anche il livello recitativo con un Lee che dà vita a una mummia molto affascinante, al punto che il film, sottilmente, presenta diversi momenti di obliqua seduzione che si realizza fra la bella Furneuax e la mummia stessa. Di non poca importanza il modo nel quale è stato scritto il personaggio interpretato da Peter Cushing: il suo John Banning disegna l'archetipo dell'archeologo-detective, una figura che influenzerà il cinema d'avventura per decenni; si pensi ad Indiana Jones, per dirne uno moderno e famoso. La bravura del regista Fisher è sempre quella di creare un senso di minaccia senza ricorso al sangue, benché il tema del film non spinga verso situazioni troppo viscerali; la pellicola non manca di momenti macabri risolti, però, in maniera elegante per evitare inutili truculenze. La Mummia della Hammer è uno dei pochi horror egittologici che vale davvero la pena di vedere, non tanto per l'effetto epidermico, che oggigiorno difficilmente otterrebbe; piuttosto, per le sue qualità tecnico-artistiche. La saga hammeriana della mummia proseguirà con: il Mistero della mummia (1964), il Sudario della mummia (1966), Exorcismus - Cleo la dea dell'amore (1971).

TRIVIA

⟡ La maschera funeraria della mummia di Ananka ha gli occhi chiusi. Le vere maschere delle mummie egizie avevano tutte gli occhi aperti in modo che i morti vedessero nell'Aldilà. 

⟡ Nella scena in cui Christoper Lee, nei panni della mummia, entra da una porta finestra spaccandola, accadde un incidente. Qualcuno aveva chiuso inavvertitamente la porta con un fermo, perciò, quando l'attore ruppe la finestra, finì per slogarsi una spalla. La scena non fu rifatta e, quindi, vi si può assistere. Questo non fu l'unico incidente al quale andò incontro Lee nel making del film: nella sequenza della palude, non potendo vedere i tubi e i cavi sotto la melma, l'attore si ferì le ginocchia e gli stinchi; il petardo lanciatogli da Cushing gli causò delle limitate ustioni che durarono settimane; portando in braccio la Furneaux, Lee si procurò uno strappo alla schiena. 

⟡ Checché si dica nel film, Karnak non era una divinità ma solo una città dell'Egitto.

Titolo originale

The Mummy

Regista:

Terence Fisher

Durata, fotografia

88', colore

Paese:

UK

Anno

1959

Scritto da Exxagon nell'anno 2006; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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