i Vivi e i Morti

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Voto:

Philip Winthorp (Mark Damon) va a fare visita alla fidanzata Madeline (Myrna Fahey) nella sua casa di famiglia nel New England. Phil è accolto dal fratello di lei, Roderick (Vincent Price), il quale riferisce che Madeline è malata e che sarebbe meglio che la lasciasse perdere. In effetti, Madeline muore e viene sepolta nella tomba di famiglia. Poco prima di lasciare la casa, Philip scopre che la donna soffre di catalessia e che è stata sepolta viva. Ma qual è la malattia che affligge gli Usher?

LA RECE

Corman con il vestito della festa. Una rilettura del gotico di notevole gusto estetico e inquietudine psicologica. Lo straordinario Vincent Price pone qui le basi di uno stile recitativo che lo renderà un'icona del genere. Film di una certa importanza per il vero appassionato di horror.

In seguito al successo che ebbero gli adattamenti dei classici della Universal da parte della Hammer con titoli che avevano come protagonisti Frankenstein e Dracula, Corman si persuase del fatto che l'interesse del pubblico per il gotico fosse arrivato a buon punto. Il regista, fino ad allora noto per B-movie di scarsa fattura, diresse la sua attenzione verso un alto modello d'ispirazione, ovvero Edgar Allan Poe e i suoi racconti d'orrore. Invece di produrre l'ennesimo low-budget, il regista riuscì a convincere Samuel Z. Arkoff e James H. Nicholson della AIP (American International Pictures) a farsi dare tanti soldi quanti, in genere, gli sarebbero bastati per girare tre dei suoi soliti film. Corman stregò i produttori proponendo un una pellicola in cinemascope e technicolor che avrebbe visto come mostro protagonista niente di meno che la location stessa, ovvero la casa. La AIP pretese solo che il titolo del racconto di Poe venisse abbreviato per poterlo fare stare sulla locandina. The Fall of the house of Usher o, più sinteticamente, House of Usher sarà uno spartiacque nella carriera di Roger Corman che, con questo film, fuse le suggestioni gotiche della Hammer con una certa inquietudine intellettuale e psicologica che si rifaceva a Ingmar Bergman, cineasta molto ammirato da Corman; non è un caso che ne la Maschera della Morte Rossa (1964) siano rintracciabili echi de il Settimo sigillo (1956). Questa fusione di stili portò alla creazione di film melodrammatici di forte impatto emotivo ancor più che orrorifico, prova ne è il finale de i Vivi e i morti. Più cose concorrono alla riuscita di questo film: la recitazione di Price, angosciata e altezzosa, diventerà un marchio di fabbrica per i successivi lavori dell'attore per almeno un ventennio; l'adattamento operato da Richard Matheson che dilata un breve racconto di Poe senza snaturarne l'essenza; l’uso sperimentale di filtri colorati scelti dal direttore della fotografia Floyd Crosby per dare un impatto onirico al racconto ed aumentarne la bizzarria. Non meno riuscita la ricerca scenografica di Daniel Haller che andò a sfruttare una zona devastata dalle fiamme presso Beverly Hills per rendere la desolazione delle lande attraversate da Damon a cavallo, lande fatte di alberi scheletrici che, insieme alla facciata e all'interno della casa degli Usher, accrescono l’atmosfera gotica. Notevoli, infine, i dipinti realizzati da Bert Schoenberg che vestono i muri della villa, quadri eseguiti in uno stile che richiama, in qualche modo, "L'Urlo" di Munch. Tutti elementi che fanno de i Vivi e i morti un gothic horror di tutto rispetto seppur non privo di difetti; il comparto attoriale, ad esempio, con esclusione di Price. Film di valore storico passibile di stregare anche una fetta di pubblico mainstream.

TRIVIA

⟡ Gli altri film di Corman basati sui racconti di Poe, sono: il Pozzo e il pendolo (1961), Sepolto vivo (1962), i Racconti del terrore (1962), i Maghi del terrore (1963), la Città dei mostri (1963) però tratto da Lovecraft, la Maschera della Morte Rossa (1964), la Tomba di Ligeia (1964).

⟡ Gli altri adattamenti cinematografici del racconto di Poe "La rovina della casa degli Usher", sono: la Chute de la maison Usher (1928) di Jean Epstein adattamento francese curato da Buñuel; the Fall of the house of Usher (1928) corto di Watson e Webber; the Fall of the house of Usher (1948) versione inglese di Ivan Barnett; the Fall of the house of Husher (1966) prodotto tv; Histoires extraordinaires: la chute de la maison Usher (1981) film tv con Fanny Ardant; la Casa degli Usher (Zánik domu Usheru, 1981) corto animato cecoslovacco; the Fall of the house of Usher (1982) film per la tv inglese con Martin Landau; Revenge in the house of Usher (1982) di Jesus Franco; il Mistero di casa Usher (1988) di Alan Birkinshaw con Oliver Reed; The Fall of the louse of Usher: a gothic tale for the 21st century (2002) una variazione musical rock di Ken Russell; the House of Usher (2006) thriller di Hayley Cloake.

⟡ Corman era venuto a sapere che c'era un vecchio edificio nella Orange County che doveva essere demolito. Ottenne il permesso di girare in esso e di dargli fuoco alla fine delle riprese in modo da poter filmare anche l'incendio. Tali riprese vennero così bene che furono utilizzate non solo per il finale di questo film ma anche per gli altri film successivi tratti dai racconti di Poe. Corman, che non aveva preventivato il successo della pellicola, pensava che il pubblico non avrebbe riconosciuto le stesse riprese piazzate in differenti film.

Titolo originale

The Fall Of The House Of Usher

Regista:

Roger Corman

Durata, fotografia

79', colore

Paese:

USA

Anno

1960

Scritto da Exxagon nell'anno 2008 + TR; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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